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linea ferroviaria italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La ferrovia Gemona del Friuli-Casarsa è una ferrovia a scartamento ordinario, nel territorio regionale del Friuli-Venezia Giulia. La tratta da Gemona a Pinzano al Tagliamento è in esercizio, mentre la tratta Casarsa-Pinzano è stata dismessa.
Gemona del Friuli-Casarsa | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Gemona del Friuli |
Fine | Casarsa della Delizia |
Attivazione | 1893 (Casarsa-Spilimbergo) 1912-14 (Spilimbergo-Gemona) |
Soppressione | 1967 (viaggiatori su Casarsa-Pinzano) 1987 (merci su Casarsa-Pinzano) |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | FS (1905-2001) ? (1893-1905) |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V = (Gemona-Osoppo) |
Note | Servizio ordinario dal 2012 sospeso sulla tratta Pinzano-Gemona, al 2018 attiva per traffico turistico. |
Ferrovie | |
Tratto | Inaugurazione[1] | |
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Casarsa-Spilimbergo | 12 gennaio 1893 | |
Spilimbergo-Pinzano | 16 gennaio 1912 | |
Pinzano-Gemona del Friuli | 1º novembre 1914[2] | |
Manuale |
La prima tratta, da Casarsa a Spilimbergo con le stazioni di Valvasone, San Martino (fermata) e San Giorgio della Richinvelda, fu inaugurata nel gennaio 1893. I successivi due lotti, da Spilimbergo a Pinzano al Tagliamento (con la stazione di Valeriano) e da Pinzano a Gemona furono completati rispettivamente nel gennaio del 1912 e il 1º novembre 1914[1][2]. Il piazzale della stazione di Majano (a Rivoli di Osoppo), successivamente fu interessato da lavori di ampliamento perché in questa stazione doveva innestarsi la linea, rimasta incompiuta, Majano-Udine.
Ebbe notevole importanza nella movimentazione militare nel corso delle due guerre mondiali e nella movimentazione di passeggeri tra la Pedemontana e la pianura friulana.
La sola tratta tra Casarsa e Pinzano fu chiusa al traffico passeggeri nel 1967 ed al traffico merci nel 1987.
La tratta chiusa è ancora armata, si è valutato anche un progetto di riqualificazione per convertirla in pista ciclabile, poi non realizzato. Un'altra proposta è quella di trasformare il tratto da Pinzano a Casarsa in una ferrovia turistica.
La tratta Pinzano-Gemona rimasta in servizio fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1976 e viene normalmente considerata come parte della ferrovia Gemona del Friuli-Sacile, anche per il fatto che il dirigente centrale operativo di tali linee è comune e localizzato nella stazione di Pinzano. La linea attualmente in servizio è costituita da un binario unico non elettrificato. La breve tratta tra Gemona e Osoppo è invece elettrificata per favorire la circolazione dei treni merci diretti al raccordo con la zona industriale di Rivoli.
Il 6 luglio 2012 nei pressi della stazione di Meduno, posta sulla linea Sacile-Pinzano, si verificò lo svio di un treno a causa di una frana sulla sede ferroviaria. Di conseguenza, il servizio ferroviario fu sospeso e sostituito da un autoservizio[3].
Il 7 ottobre 2016 la Regione Friuli Venezia Giulia, RFI e Fondazione FS hanno annunciato la riapertura del tratto usato come parte della Sacile-Gemona non appena saranno terminati i lavori di ammodernamento. La Sacile-Pinzano-Gemona sarà la prima linea in Italia ad essere riaperta sia ai normali scopi di trasporto pubblico locale che come ferrovia turistica.[4]
Il 29 luglio 2018 la linea è stata riaperta al traffico ferroviario turistico nel tratto Gemona-Pinzano.[5]
Il 16 settembre 2021 RFI e Regione Friuli Venezia Giulia hanno annunciato la riapertura al regolare traffico passeggeri, oltre che ai fini turistici, del tratto Gemona-Pinzano entro il 2023.[6][7]
Il 23 settembre 2014, dopo vari altri tentativi di riutilizzo poi non realizzati, si è di nuovo discusso del futuro del tronco Pinzano-Casarsa. Il tentativo di riqualificazione come pista ciclabile non venne realizzato, quindi si propone di riutilizzarla come ferrovia vera e propria o di riattivarla a scopi turistici.[8]
Nel dicembre 2020 la Regione Friuli Venezia Giulia acquista da RFI per 800000 € il sedime ferroviario tra Casarsa e Pinzano al fine di convertirla in pista ciclabile entro il 2022 e collegarla alla prossima completa riattivazione della Sacile-Pinzano,[9] iniziativa però non condivisa all'unanimità per cui secondo alcuni eliminerebbe importanti possibili collegamenti tra i centri abitati e la ferrovia.[10][11]
Nel settembre 2022 la regione FVG proprietaria del tratto Casarsa Pinzano ha stanziato circa 13 milioni di euro per la realizzazione della pista ciclabile FVG6 sul sedime dell'attuale ferrovia dismessa. I lavori saranno suddivisi in 3 lotti per complessivi circa 29 km totali.
[12][13] Stazioni e fermate | ||||||
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per Tarvisio | |||||
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49+911 | Gemona del Friuli | 193 m s.l.m. | |||
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per Udine | |||||
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per Precenicco (incompiuta) | |||||
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Autostrada A23 - Strada europea E55 | |||||
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45+138 | Osoppo | 181 m s.l.m. | |||
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per Zona Industriale di Rivoli | |||||
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per Udine (incompiuta) | |||||
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41+489 | Majano | 165 m s.l.m. | |||
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38+079 | Cimano * 1951[14] † 2003[15] | 161 m s.l.m. | |||
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fiume Tagliamento | |||||
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35+823 | Cornino | 157 m s.l.m. | |||
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31+622 | Forgaria-Bagni Anduins | 146 m s.l.m. | |||
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fiume Arzino | |||||
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galleria Pontaiba | |||||
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Fermata Pinzano * 1943 † 1945 | |||||
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tranvia per San Daniele (mai attivata) | |||||
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28+553 | Pinzano | 163 m s.l.m. | |||
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per Sacile | |||||
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24+100 | Valeriano | 134 m s.l.m. | |||
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18+395 | Spilimbergo | 132 m s.l.m. | |||
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13+432 | Provesano * 1941[16] | 95 m s.l.m. | |||
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11+XXX | San Giorgio della Richinvelda | 81 m s.l.m. | |||
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8+320 | San Martino al Tagliamento | ||||
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6+131 | Valvasone | 61 m s.l.m. | |||
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Casarsa Nord | |||||
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per Udine | |||||
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0+000 | Casarsa | ||||
|
per Venezia | |||||
|
per Portogruaro | |||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
Il servizio passeggeri regionale era svolto da Trenitalia lungo la relazione Sacile-Pinzano-Gemona. Dal luglio 2012 il servizio ferroviario è sostituito da autocorse[3].
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