Europa Anguissola

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Europa Anguissola

Europa Anguissola (Cremona, 1548-50 circa – 1578) è stata una pittrice italiana della nobile famiglia cremonese degli Anguissola, sorella della ben più celebre pittrice Sofonisba Anguissola e delle altre pittrici Elena, Lucia e Anna Maria Anguissola.

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Ritratto di Europa Anguissola bambina, opera attribuita a Lucia Anguissola, olio su tavola, 14.5 di diametro, post 1550 (Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia, Italia)[1][2][3]

Biografia

Riepilogo
Prospettiva
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Ritratto di Livia de Lanchi, opera attribuita a Europa Anguissola, olio su tela, 98 × 73 cm (101 × 76.5 × 5 cm con cornice), post 1575 (Castello Sforzesco, Milano, Italia)[4]
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Stemma Anguissola

Scarse sono le fonti biografiche riguardanti la sua vita. Europa Anguissola nacque probabilmente a Cremona tra il 1548 e il 1550 circa.[5] Il cognome è stato anche riportato trascritto come Anguisciola o Angussola.[6]

Suo padre era Amilcare Anguissola, membro della piccola nobiltà cremonese, e sua madre era Bianca Ponzoni, che venne sposata da Amilcare in seconde nozze intorno al 1530 circa.[6] Europa era la quinta di sei sorelle e un fratello, Asdrubale Anguissola.[6] Ad eccezione di Minerva Anguissola, tutte le altre cinque sorelle furono pittrici e cioè Sofonisba, Elena, Lucia, Anna Maria ed Europa stessa.[6] Suo padre infatti incoraggiò le figlie a coltivare gli studi umanistici e artistici ed in particolar modo Sofonisba ed Elena vennero formate insieme nelle botteghe dei maestri Bernardino Campi e di Bernardino Gatti, detto "il Sojaro".[6] L'artista e storico Giorgio Vasari invece riporta erroneamente il nome di Giulio Campi come maestro di Sofonisba e riporta come sue discepole anche Europa, Lucia e Anna, non citando neppure l'altra sorella Elena:

«Del medesimo Giulio Campo sono stati discepoli non solo i detti suoi due fratelli, ma ancora Latanzio Gambaro bresciano et altri. Ma sopra tutti gli ha fatto onore et è stata eccellentissima nella pittura Sofonisba Angusciola cremonese con tre sue sorelle, le quali virtuosissime giovani sono nate del signor Amilcare Angusciola e della signora Bianca Punzona, ambe nobilissime famiglie in Cremona. [...] Ma tornando a Giulio Campo, del quale ho detto che queste giovani donne sono discepoli [...]»

Come già asserito, il Vasari parla di Sofonisba e delle sue sorelle pittrici in una raccolta di biografie di vari artisti lombardi, parte delle sue Vite (1568), e nello specifico di Europa scrisse che:

«La terza sorella Angosciola, chiamata Europa, che ancora è in età puerile et alla quale, che è tutta grazia e virtù, ho parlato questo anno, non sarà, per quello che si vede nelle sue opere e disegni, inferiore né a Sofonisba, né a Lucia sue sorelle. Ha costei fatto molti ritratti di gentiluomini in Cremona, che sono naturali e belli affatto, et uno ne mandò in Ispagna della signora Bianca sua madre, che piacque sommamente a Sofonisba et a chiunche lo vide di quella corte.»

Dalla testimonianza del Vasari, quindi, si viene a conoscenza che già in giovane età Europa era un'abile ritrattista e disegnatrice, avendo realizzato i ritratti di molti uomini cremonesi e uno della madre Bianca inviato alla corte reale in Spagna, dov'era già presente anche la sorella Sofonisba. Tuttavia di queste opere non vi è più traccia al giorno d'oggi.

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Vocazione di Sant'Andrea (o Vocazione di San Pietro e Sant'Andrea), opera firmata di Europa Anguissola, olio su tela, 200 × 128 cm, 1570-1578 circa (Chiesa di Sant'Andrea di Vidiceto, Cingia de' Botti, Italia)[6][7]

Con stile simile all'illustre sorella, oltre al perduto ritratto della madre Bianca citato dal Vasari, altre opere di Europa esistono oggi. Due dipinti, una sua Vocazione di Sant'Andrea firmata e una connessa Deposizione, sono ubicati nella chiesa parrocchiale di Vidiceto (Cingia de' Botti); una Madonna della Scodella è invece custodita nel Museo civico Ala Ponzone di Cremona; una Pala con San Francesco stigmatizzato è invece nella chiesa di Casalbuttano.[6]

Oltre alle opere citate, un'altra opera attribuita alla mano di Europa è anche il Ritratto di Livia de Lanchi al Castello Sforzesco di Milano, entrato nella pinacoteca nel 1863 tramite il lascito testamentario dell'allora proprietario Antonio Guasconi.[5] L'opera si presentava in pessimo stato di conservazione, con tagli, lacune e abrasioni e un intenso restauro fu effettuato nel 1975 da Giovanni Rossi, sebbene tuttora lo strato pittorico risulti rovinato.[5] L'iscrizione a caratteri cubitali presente, a stento ne permette la lettura del nome e dell'età dell'effigiata: Livia de Lanchis / Anno [...] 18.[5] Sebbene collocata nell'ambito delle sorelle Anguissola, la scarsa qualità dell'opera permette di escludere le ben più esperte Sofonisba e Lucia, lasciando l'attribuzione a Europa o Anna Maria e propendendo per la prima.[5] Di fatti, la resa naturalistica senza idealizzazioni e lo stile di altri dettagli, come le mani, le labbra e le ombre, collegano innegabilmente il ritratto a quello di Angela Fossa Schinchinelli presente nella Pala con San Francesco stigmatizzato, opera certa di Europa realizzata tra il 1569 e il 1578.[5]

Europa sposò Carlo Schinchinelli[6] nel 1569 e morì giovane pochi anni dopo, prima del 18 gennaio 1578.[5]

Aspetto fisico

Riepilogo
Prospettiva

In un piccolo tondo, un dipinto raffigurante una bambina a mezzo busto di tre quarti e attribuito alla mano di Lucia Anguissola, sono state riconosciute le fattezze di una giovane Europa ed infatti l'opera è conosciuta come Ritratto di Europa Anguissola bambina (oggi alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia).[1][2][3] Lungo il bordo sinistro dell'opera è stata individuata un'iscrizione che, trascritta, recita: Europa a Lucia sorore / pict[rice] Amilcaris Anguis[s]ola f[ieri] f[ecit] (ovvero "Europa fece fare [questo ritratto] dalla sorella Lucia pittrice, figlia di Amilcare Anguissola").[8]

Altra importante opera per la ricostruzione fisica dell'artista è quella della Partita a scacchi dipinta da Sofonisba Anguissola nel 1555 e nella quale ritrae tre delle sue sorelle, come da lei stessa asserito nell'iscrizione posta a un lato della scacchiera: Sephonisba Angvssola virgo Amilcaris filia ex vera efigie tres svas sorores et ancilam pinxit MDLV. In base alla loro età e all'anno di esecuzione, le tre sorelle dipinte da Sofonisba sono state identificate rispettivamente con Lucia a sinistra, Europa al centro e Minerva a destra e sono tutte e tre vestite con abiti sontuosi e gioielli.[9][10]

Inoltre i tratti di Europa sono stati riconosciuti in due disegni di Sofonisba, uno è il Fanciullo morso da un gambero (c. 1554, oggi al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli) e l'altro è la Vecchia che studia l'alfabeto ed è derisa da una bambina (c. 1559, oggi al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi a Firenze). Per il secondo c'è anche chi ha ipotizzato che raffiguri una giovane Lucia, ma in genere è datato al 1559 circa e l'effigiata è individuata in Europa, per l'appunto, mentre nella prima ipotesi il disegno dovrebbe anticiparsi e collocarsi almeno nella prima metà degli anni '50 del 1500.[11]

Note

Voci correlate

Altri progetti

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