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aeromobile a pilotaggio remoto prodotto dalla Elbit Systems Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Elbit Hermes 900 Kochav (dall'israeliano con il significato di "Stella")[1] è un drone (UAV) israeliano progettato per missioni tattiche ad altezze medie e con alta durata di volo.
Elbit Hermes 900 | |
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Mockup dell'Hermes 900 esposto all'edizione 2007 Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget | |
Descrizione | |
Tipo | APR |
Costruttore | Elbit Systems |
Data primo volo | 9 dicembre 2009 |
Data entrata in servizio | 2012 |
Utilizzatore principale | Heyl Ha'Avir |
Sviluppato dal | Elbit Hermes 450 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,3 m |
Apertura alare | 15 m |
Peso a vuoto | 450 kg |
Peso max al decollo | 1.100 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 Rotax 912 |
Potenza | 115 kW (52 shp) |
Prestazioni | |
Velocità max | 220 km/h |
Velocità di crociera | 112 km/h |
Autonomia | 36 ore |
Tangenza | 9 144 m |
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Può volare per oltre 30 ore e raggiungere un'altezza massima di 9.100 m avendo come scopo primario operazioni di sorveglianza, ricognizione e comunicazioni.
L'Hermes è lungo 8,3 m con un'apertura alare di 15 m, pesa 970 kg e può portare un carico massimo di 300 kg[2] costituito da sensori a infrarossi, sensori elettrottici, radar ad apertura sintetica, sensori iperspettrali, individuazione bersagli in movimento, comunicazioni e per guerra elettronica.[3]
L'Hermes 900 è stato utilizzato per la prima volta da Israele durante l'Operazione Margine di protezione nel luglio 2014. Era stato sottoposto a test di volo ma non era previsto l'impiego operativo prima della fine del 2015; è stato tuttavia impiegato durante l'operazione per singole missioni che si riteneva potesse svolgere meglio dell'Elbit Hermes 450.
Pochi giorni dopo aver ricevuto l'ordine di impiegare il velivolo, un Kochav è stato approntato per un'attività temporanea. La prima missione operativa dell'Hermes 900 ha avuto luogo il 15 luglio 2014, primo anello di una catena di operazioni che alla fine ha portato ad un attacco aereo da parte dei cacciabombardieri che ha distrutto alcune infrastrutture terroristiche. La manutenzione del velivolo durante le operazioni è stata curata da personale Elbit perché le squadre di terra delle forze armate israeliane (Heyl Ha'Avir) non avevano ancora la qualificazione adeguata per eseguire la manutenzione, e anche nelle postazioni della missione era presente personale della Elbit per guidare gli operatori durante i voli di combattimento.
Dopo la fine dell'operazione, l'Hermes 900 ha ripreso i test di volo necessari per superare alcuni punti cruciali che non erano ancora stati raggiunti.[4][5] L'Hermes 900 è stato ufficialmente introdotto nello schieramento delle IAF l'11 novembre 2015.[6]
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