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direzione del Ministero dell'interno italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Direzione centrale per i servizi antidroga (in sigla DCSA) è l'ufficio nazionale attraverso il quale il Capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza in base alle direttive ricevute dal ministro dell'interno assicura il coordinamento dei servizi di Polizia per la prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope. È un organo interforze, costituito in maniera paritetica da personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La caratteristica componente interforze è sintetizzata nel motto della Direzione: "Trigemina vis, cor unum". È una delle Direzioni centrali che compongono il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno.[1]
Direzione centrale per i servizi antidroga | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 7 gennaio 1976 - in attività |
Nazione | Italia |
Servizio | Polizia di Stato |
Tipo | Unità interforze |
Compiti | Prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti |
Numero di emergenza | (+39) 06 4651 |
Sede | Via Torre di Mezzavia, 9 00173 Roma (RM) |
Soprannome | DCSA |
Motto | Trigemina vis, cor unum |
Colori | Oro Azzurro |
Operazioni antidroga | 19.198 (2022) |
Missioni all'estero | 20 uffici esteri |
Sito internet | https://antidroga.interno.gov.it/ |
Reparti dipendenti | |
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Comandanti | |
Direttore Centrale | Gen. D. CC Pierangelo Iannotti |
Fonti citate nel corpo del testo | |
Voci di enti pubblici presenti su Wikipedia |
Dal 27 luglio 2023 è diretta dal Generale di Divisione dell'Arma dei Carabinieri Pierangelo Iannotti.
La Direzione centrale per i servizi antidroga nasce con il d.m. 7 gennaio 1976 che costituisce "l'Ufficio centrale di direzione e coordinamento dell'attività di polizia per la prevenzione e repressione del traffico illecito delle sostanze stupefacenti o psicotrope" in attuazione dell'articolo 7 della legge 685/75. Con decreto ministeriale in data 17 marzo 1976 l'ufficio assume la denominazione di Direzione antidroga (DAD). Successivamente, con decreto ministeriale del 14 marzo 1985 che recepisce i contenuti della legge 121/1981, l'ufficio assume il nome di Servizio centrale antidroga (SCA). Con la legge 15 gennaio 1991 n.16 viene decretata la soppressione del Servizio centrale antidroga e la contestuale istituzione della Direzione centrale per i servizi antidroga (DCSA) che ne assorbe compiti ed attribuzioni. Il quadro normativo si completa con il decreto interministeriale 15 giugno 1991 che ne determina l'articolazione interna e le funzioni.
La DCSA, sulla base delle direttive impartite dal Capo della Polizia e Direttore generale della Pubblica Sicurezza[2]:
Inoltre, promuove, partecipa e contribuisce ad accordi internazionali multilaterali e bilaterali in tema di cooperazione nelle operazioni antidroga; esercita attività di consulenza tecnico-giuridica sugli atti normativi riguardanti il c.d. narcotraffico; contribuisce alla formazione specifica in tema antidroga delle Forze di Polizia italiane ed estere; mantiene e sviluppa i rapporti con gli omologhi uffici esteri e le organizzazioni internazionali dedite al contrasto del narcotraffico; cura la raccolta ed il monitoraggio dei dati relativi al fenomeno droga in Italia; cura il monitoraggio ed il controllo sui c.d. precursori e sulle nuove sostanze psicotrope (NPS); sviluppa e cura l'analisi strategica ed operativa dei dati; gestisce la rete degli esperti antidroga all'estero; promuove e coordina le attività investigative sul territorio nazionale e all'estero; dispone, dirige e coordina tecnicamente le "operazioni speciali antidroga" previste dalla legge; fornisce assistenza alle rogatorie e alle altre attività di cooperazione giudiziaria internazionale nel settore di competenza[3]
Alla direzione centrale è preposto, secondo un criterio di rotazione triennale, un dirigente generale della Polizia di Stato, un generale di divisione dell'Arma dei Carabinieri o un generale di divisione della Guardia di Finanza che abbia maturato specifica esperienza nel settore[4] Ai servizi sono preposti dirigenti superiori della Polizia di Stato e generali di brigata dei Carabinieri e della Guardia di Finanza; alle Divisioni sono preposti primi dirigenti della Polizia di Stato e colonnelli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza[5].
La DCSA si articola in tre "Servizi" - ognuno dei quali è formato da due "Divisioni" - e in un "Ufficio di programmazione e coordinamento generale"; secondo le indicazioni del Decreto Interministeriale (Interno e Tesoro) del 15 giugno 1991 emanato al fine di procedere alla determinazione del numero e delle competenze degli uffici, dei Servizi e delle Divisioni in cui si articola la Direzione, le competenze degli Uffici di cui sopra sono le seguenti:
Divisione I: Affari generali - Consulenze tecnico-giuridiche e istruttorie degli atti di sindacato ispettivo parlamentare - Promozione di corsi di qualificazione e aggiornamento antidroga interforze per operatori delle forze di Polizia - Problematiche generali in materia di traffico illecito di droga e di abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope - Rapporti di cooperazione con organismi stranieri per la prevenzione e repressione del traffico illecito di droga in raccordo con l'Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia - Collegamenti con i servizi antidroga esteri e con l'OIPC - Interpol.
Divisione II: Impiego automezzi e gestione mezzi speciali per le operazioni antidroga - Mezzi tecnici e telecomunicazioni per operazioni speciali - Dotazioni per gli uffici antidroga all'estero - Impiego di beni sequestrati in operazioni antidroga - Affari relativi all'impiego del personale assegnato alla Direzione centrale e agli Uffici antidroga all'estero - Segreteria di sicurezza - Traduttori ed interpreti - Predisposizione atti in materia contabile e di ragioneria[6]
Divisione I: Studi, ricerche, analisi per la prevenzione e repressione del traffico illecito di droga, anche a livello internazionale, sulle persone e sulle organizzazioni implicate - Controllo del commercio di precursori e prodotti chimici di base - Collegamenti fra traffico illecito di droga e altre forme di criminalità: rapporti con la Direzione Centrale della Polizia Criminale e con i competenti Uffici e Comandi delle Forze di Polizia.
Divisione II: Raccolta, coordinamento, elaborazione ed archiviazione nel C.E.D. Interforze delle informazioni e dei dati riguardanti la produzione e traffico illecito di droga - Collegamento attraverso il TAI (trattamento automatico delle informazioni) con il CED Interforze per l'accesso alle banche dati italiane ed estere nelle materie di specifico interesse - Gestione informatizzata dei dati concernenti analisi chimiche di campioni di droghe e successiva memorizzazione degli stessi nel CED interforze - Memorizzazione ed elaborazione dei dati statistici secondo i programmi concordati con l'Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia - Archivio generale, biblioteca specializzata, pubblicazioni[6]
Divisione I: Promozione e coordinamento delle attività investigative sul territorio nazionale e all'estero - Disposizione, direzione e coordinamento delle operazioni speciali antidroga previste dalla legge - Rapporti operativi con gli uffici o comandi delle forze di Polizia, con gli Uffici dell'OIPC - Interpol e con le competenti strutture delle Polizie straniere - Assistenza alle rogatorie e ad altre attività di cooperazione giudiziaria internazionale nel settore di competenza.
Divisione II: Affari concernenti la cooperazione e l'assistenza tecnico-operativa a livello bilaterale e multilaterale, con gli organi di polizia dei Paesi interessati - Coordinamento dell'attività degli uffici antidroga presso le rappresentanze diplomatiche all'estero e con gli ufficiali di collegamento antidroga italiani e stranieri - Rapporti con le amministrazioni doganali e con il Consiglio di cooperazione doganale[6]
Collaborazione con i competenti uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza e delle altre Direzioni generali per la predisposizione unitaria delle linee di intervento del Ministero dell'Interno in materia di lotta alla droga e prevenzione delle tossicodipendenze - Raccordo delle attività di competenza della Direzione centrale con quelle dell'Osservatorio permanente istituito presso il Ministero dell'interno e con quelle delle prefetture - Rapporti con altre amministrazioni dello Stato, con enti pubblici e con associazioni in materia di prevenzione delle tossicodipendenze - Predisposizione e verifica dei programmi di potenziamento delle dotazioni e dell'attività della Direzione centrale e degli operatori all'estero[6]
I paesi esteri nei quali sono presenti degli uffici sono[7]:
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