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La diocesi di Tauriana (in latino: Dioecesis Taurianiensis), riportata nell'Annuario pontificio come diocesi di Tauriano, è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Tauriano Sede vescovile titolare Dioecesis Taurianiensis Chiesa latina | |
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L'ottocentesca chiesa di San Fantino, ricostruita nel 1857 sul suolo delle antiche cattedrali di Tauriana. | |
Vescovo titolare | Alessandro Staccioli, O.M.I. |
Istituita | 1968 |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Diocesi soppressa di Tauriana | |
Suffraganea di | Reggio Calabria |
Eretta | circa IV secolo |
Rito | latino (dal IV secolo all'VIII secolo) greco (dall'VIII secolo al 1080) |
Cattedrale | San Fantino |
Soppressa | circa 1080 |
Confluita nella diocesi di Mileto | |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Sede vescovile era la città bruzia di Tauriana (in latino Taurianum), le cui rovine sono localizzate nel comune di Palmi, in corrispondenza dell'attuale frazione denominata Taureana di Palmi.
La diocesi era di rito greco ed era suffraganea di Reggio Calabria. Originario della città era san Fantino il vecchio, morto nella prima metà del IV secolo.
La sede vescovile fu eretta attorno al III-IV secolo. Da quel periodo, e fino all'istituzione nell'XI secolo delle diocesi di Oppido Mamertina (rito greco) e di Mileto (rito latino), la diocesi della Vallis Salinorum fu appunto quella di Tauriana.[1] L'episcopato garantiva, nonostante le numerose devastazioni e i vari sconvolgimenti, il perdurare del toponimo di Tauriana. Difatti la città seguiva il "suo" vescovo nelle traslazioni di sede o nell'identità culturale e religiosa.[1]
Quando nell'VIII secolo venne istituita la chiesa greca di Calabria, la diocesi passò dal patriarcato di Roma a quello di Costantinopoli. Pertanto l'ellenizzazione dell'episcopato e del suo clero si riflesse sulla popolazione e sulla città di Tauriana.[1]
Tra il IX secolo e l'XI secolo la cattedrale fu probabilmente la chiesa di San Fantino che era stata in precedenza un ninfeo romano e successivamente trasformata in luogo di culto cristiano, dedicandola al santo locale e conservandone le spoglie.[2]
Nel 951 la città di Tauriana venne distrutta dai saraceni, e il vescovo Vitale si rifugiò nel castello di Seminara, insieme al clero e ai nobili.[3] Da questo momento i vescovi spostarono la loro residenza a Seminara per quanto Tauriana rimanesse la sede eponima.[4]
Dopo che la Calabria venne conquistata dai Normanni, attorno al 1080, la diocesi di Tauriana fu soppressa e il suo territorio, assieme a quello della diocesi di Vibona ugualmente soppressa, fu incorporato nella nuova diocesi di Mileto, fondata da Ruggero I d'Altavilla e capitale del suo regno. Anche se l'aggregazione di Tauriana fu giustificata con la motivazione che la città era stata devastata e che la cattedra vescovile fosse vacante da lungo tempo, ciò non sembra corrispondere esattamente al vero, infatti la cattedrale era officiata regolarmente ancora negli anni 1112-1113.[5] Le aggregazioni di Vibona e Tauriana alla sede di Mileto erano comunque state convalidate da papa Urbano II nel 1093 con la bolla Potestas ligandi.
Dal 1968 Tauriana è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica con il nome di Tauriano; dal 26 settembre 1968 il vescovo titolare è Alessandro Staccioli, O.M.I., già vescovo ausiliare di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.
Questa è la lista dei vescovi attribuiti alla diocesi di Taureana:[N 1]
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