Diocesi di Laval

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Diocesi di Laval

La diocesi di Laval (in latino Dioecesis Valleguidonensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Rennes. Nel 2021 contava 282.200 battezzati su 307.084 abitanti. È retta dal vescovo Matthieu Dupont.

Fatti in breve Suffraganea dell', Vescovo ...
Diocesi di Laval
Dioecesis Valleguidonensis
Chiesa latina
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Suffraganea dell'arcidiocesi di Rennes
 
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Provincia ecclesiastica
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Collocazione geografica
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VescovoMatthieu Dupont
Presbiteri110, di cui 59 secolari e 51 regolari
2.565 battezzati per presbitero
Religiosi80 uomini, 207 donne
Diaconi23 permanenti
 
Abitanti307.084
Battezzati282.200 (91,9% del totale)
StatoFrancia
Superficie5.175 km²
Parrocchie31 (8 vicariati)
 
Erezione30 giugno 1855
Ritoromano
CattedraleSantissima Trinità
Indirizzo27, rue du Cardinal Suhard, B.P. 1225, 53012 Laval CEDEX, France
Sito webwww.diocesedelaval.fr
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
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La basilica di Nostra Signora di Pontmain.
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La basilica di Notre-Dame d'Avesnières.

Territorio

La diocesi comprende il dipartimento francese della Mayenne.

Sede vescovile è la città di Laval, dove si trova la cattedrale della Santissima Trinità. Nel territorio diocesano sorgono 4 basiliche minori: la basilica di Nostra Signora della Speranza a Pontmain; la basilica di Notre-Dame d'Avesnières; la basilica di Nostra Signora della Spina a Évron; la basilica di Nostra Signora dei Miracoli a Mayenne.

Il territorio si estende su 5.175 km² ed è suddiviso in 31 parrocchie, raggruppate in 8 decanati.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

L'attuale territorio diocesano apparteneva nell'Ancien régime alle diocesi di Le Mans e di Angers. In epoca rivoluzionaria, a seguito della costituzione civile del clero, il 17 febbraio 1790 era stata eretta una diocesi costituzionale, comprensiva del dipartimento della Mayenne, che non venne riconosciuta dalla bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801. Il suo territorio entrò a far parte interamente della diocesi di Le Mans.

Il concordato del 1817 prevedeva la creazione della diocesi di Laval, ma il progetto non andò in porto.

La diocesi è stata eretta il 30 giugno 1855 con la bolla Proprium fuit semper di papa Pio IX, ricavandone il territorio dalla diocesi di Le Mans. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Tours. Fu eretta a cattedrale la chiesa della Trinità; una benefattrice, Madame Berset de Vaufleury, aveva donato allo Stato, a condizione che fosse istituita la diocesi, un palazzo di sua proprietà perché divenisse il palazzo episcopale e un vasto terreno per la costruzione del seminario.

Primo vescovo fu Casimir Wicart, trasferito da Fréjus il 28 settembre 1855, che fece il suo ingresso solenne in diocesi il 20 novembre successivo. Al Wicart si deve l'organizzazione della nuova diocesi, la costruzione del seminario, l'istituzione del capitolo della cattedrale, delle missioni parrocchiali.

Il 17 gennaio 1871 la Vergine sarebbe apparsa a quattro fanciulli, promettendo loro che Laval sarebbe stata risparmiata dalla guerra che in quel momento vedeva di fronte Francia e Prussia. Il vescovo Wicart si affrettò a riconoscere l'autenticità delle apparizioni e dette avviò alla costruzione della basilica di Pontmain, meta di pellegrinaggio.

I successori di Wicart non ebbero molta fortuna: Le Hardy du Marais aveva una salute cagionevole e non poté fare molto per la diocesi; Maréchal morì improvvisamente un mese dopo il suo ingresso in diocesi; Bougaud morì d'infarto qualche mese dopo la sua installazione; Cléret fu colpito da paralisi quattro anni dopo la sua nomina e due anni dopo morì.

Nel 1896 fu nominato vescovo Pierre-Joseph Geay, uomo energico e di tendenze liberali, che si scontrò aspramente con l'anima più conservatrice della sua diocesi. La distanza tra le due anime della diocesi si fece sempre più acuta nel corso dell'episcopato di Geay e dalla discussione sui principi e sulle idee si passò agli attacchi personali contro il vescovo, il quale, esasperato per una situazione divenuta per lui sempre più insopportabile[1], dette le dimissioni nel 1904.

Dopo un anno e mezzo di sede vacante, fu nominato vescovo nel 1906 Eugène-Jacques Grellier, che riuscì a riportare la calma nella sua diocesi, e in trent'anni di episcopato riorganizzò la diocesi, che rimaneva essenzialmente di carattere rurale.

Negli anni sessanta del XX secolo la diocesi visse un periodo di crisi, come molte altre diocesi francesi di quel periodo, in cui circa trenta sacerdoti abbandonarono il ministero.

Con le ordinanze episcopali del maggio del 1997 e dell'agosto del 1998, l'organizzazione territoriale è stata completamente rivista, con la soppressione di numerose parrocchie e la loro riduzione dalle quasi 300 del 1990 alle attuali 31.

L'8 dicembre 2002, con la riorganizzazione delle circoscrizioni diocesane francesi, è entrata a far parte della provincia ecclesiastica di Rennes.[2]

Cronotassi dei vescovi

Riepilogo
Prospettiva

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 307.084 persone contava 282.200 battezzati, corrispondenti al 91,9% del totale.

Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950253.500254.47999,6614538764121251.500297
1970 ?252.762 ?42738245 ?56995295
1980220.000262.02584,03743413358861965295
1990233.000276.00084,43122753774686785289
1999278.000293.00094,9257220371.08168054431
2000270.000285.31094,6252213391.07167957231
2001280.000285.33898,1239202371.171811154731
2002280.000285.33898,120019371.40074664931
2003275.000285.33896,4219180391.2558349231
2004275.000285.33896,4231191401.190118452231
2013279.500305.14791,6157112451.780217534331
2016282.783307.58791,913989502.034227428731
2019283.000307.94091,912765622.228248724931
2021282.200307.08491,911059512.565238020731
Chiudi

Istituti religiosi presenti in diocesi

Riepilogo
Prospettiva

Nel 2013 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi:[8]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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