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dialetti italo-meridionali parlati in Basilicata Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
I dialetti lucani[1], detti anche dialetti basilicatesi[2] costituiscono l'insieme delle varietà italo-romanze, appartenenti al diasistema dei dialetti meridionali intermedi, parlate nella regione italiana della Basilicata (detta anche Lucania).
Dialetti lucani lucàne, dialétte, tialètte. | |
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Parlato in | Italia |
Regioni | Basilicata Campania Calabria Puglia |
Locutori | |
Totale | 800.000 |
Classifica | Non tra le prime 100 |
Tassonomia | |
Filogenesi | Indoeuropee Italiche Romanze Italoromanze Italo-meridionali Dialetti lucani |
Statuto ufficiale | |
Regolato da | nessuna regolazione ufficiale |
Codici di classificazione | |
Glottolog | nort2612 (EN)
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Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 In dialetto potentino: Tutti li cristiàni nascëno liberi n'ta dignitatë e dirìtti. S'u addùtati di r'agiùne e d'a cosciënza e s'ànna cumpurtanë l'unu c'u l'ati, c'unù spirito di fràti. In dialetto materano: | |
La lingua originaria di gran parte della Lucania era quella osca (di ceppo osco-umbro) parlata dai lucani e da altri popoli italici, alla quale si sovrappose, nelle aree costiere della regione, quella greca antica parlata nelle polis della Magna Grecia. A questi idiomi, che costituiranno il sostrato linguistico della regione, si sovrapporrà, a partire dal III secolo a.C., una ulteriore lingua italica, in questo caso di ceppo latino-falisco: il latino; il quale segnerà per sempre il divenire linguistico di tutta l'area. A partire dal latino volgare parlato in zona durante il Medioevo si svilupperanno i vari dialetti lucani, appartenenti, a loro volta, alla più ampia continuità degli idiomi romanzi.
Sebbene abbia caratteristiche proprie,[senza fonte] questo gruppo di dialetti presenta similitudini con i vernacoli parlati nelle regioni limitrofe (Campania, Puglia, Calabria).
In linea generale, si può affermare che i dialetti di questa regione sono suddivisi principalmente in quattro blocchi, a cui si aggiunge un dialetto alloglotto di origine extraromanza.
Secondo la classificazione operata da Giovan Battista Pellegrini nella sua Carta dei dialetti d'Italia, invece, vengono annoverati tra i dialetti lucani il lucano nord-occidentale, il materano (o lucano nord-orientale), il lucano centrale, l'area Lausberg (o area arcaica calabro-lucana) e anche il calabrese settentrionale (a nord della linea Cetraro-Bisignano-Melissa, dunque esclusa Cosenza)[3][4]. In realtà tale suddivisione, che si basa prevalentemente su dati dell'Atlante italo-svizzero raccolti negli anni venti, non tiene conto dell'area metapontina che è un'area di antropizzazione abbastanza recente; inoltre le differenze rispetto alla classificazione precedentemente enunciata sono la separazione dell'area materana da quella del Vulture (che viene inclusa nel lucano nord-occidentale) pur senza una linea di demarcazione precisa tra le due zone, e la separazione tra l'area nord-occidentale e quella centrale.
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