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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Terranova di Pollino è un comune italiano di 1 031 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata.
Terranova di Pollino comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | Potenza |
Amministrazione | |
Sindaco | Franco Mazzia (lista civica) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 39°59′N 16°18′E |
Altitudine | 926 m s.l.m. |
Superficie | 113,07 km² |
Abitanti | 1 031[1] (31-12-2021) |
Densità | 9,12 ab./km² |
Frazioni | Casa Del Conte, Destra Delle Donne, San Migalio, Vena Della Ricotta |
Comuni confinanti | Alessandria del Carretto (CS), Castrovillari (CS), Cerchiara di Calabria (CS), Chiaromonte, Francavilla in Sinni, San Costantino Albanese, San Lorenzo Bellizzi (CS), San Paolo Albanese, San Severino Lucano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 85030 |
Prefisso | 0973 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 076088 |
Cod. catastale | L126 |
Targa | PZ |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 593 GG[3] |
Nome abitanti | terranovesi |
Patrono | san Francesco di Paola |
Giorno festivo | 2 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di Terranova di Pollino all'interno della provincia di Potenza | |
Sito istituzionale | |
Il comune, situato nel parco nazionale del Pollino, comprende nel suo territorio diverse frazioni, che sono: Casa Del Conte, Destra Delle Donne, San Migalio, Vena Della Ricotta.
Il comune di Terranova di Pollino confina con numerosi altri comuni, alcuni dei quali in Calabria (provincia di Cosenza), che sono: Alessandria del Carretto, Castrovillari, Cerchiara di Calabria e San Lorenzo Bellizzi, mentre gli altri comuni lucani con cui esso confina sono: Chiaromonte, Francavilla in Sinni, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese e San Severino Lucano.
Il suo abitato si sviluppa prevalentemente tra gli 800 ed i 1000 m s.l.m. alle falde del monte Calvario, nella parte più alta del Sarmento, fiume a regime torrentizio e maggiore affluente del Sinni, uno dei quattro più grandi corsi d'acqua che percorrono la Basilicata fino a sfociare nel mar Ionio, quasi parallelamente l'uno all'altro, a partire dal Bradano che segna a grandi linee il confine tra questa regione e la contigua Puglia.
La costruzione, negli anni ottanta, della strada statale Sinnica ne ha consentito un più immediato collegamento alla strada statale 106 Jonica, da un versante, e alla parte più settentrionale della provincia e al Tirreno, dall'altro. Più difficoltosi restano i collegamenti con la provincia di Cosenza, anche a causa della barriera naturale costituita dal massiccio del Pollino, le creste delle cui cime più elevate fanno da spartiacque tra le due regioni definendone il confine geografico. Non appena lasciato il centro urbano, la strada si inerpica attorno ai 1 000 metri verso la località di Casa del Conte superando l'antico sbarramento sull'attuale corso del Sarmento nel quale in tempi geologici, per cause naturali, si procurò quella fenditura nella roccia calcarea che costituisce la gola denominata la Garavina (attraverso la quale defluirono le acque del piccolo lago glaciale il cui fondo è oggi occupato dalle casette della contrada detta Paraturo, parte della frazione di Casa del Conte).
Le origini di Terranova di Pollino risalgono al XVI secolo, quando fu fondata come feudo dello Stato di Noia (l'attuale Noepoli), del quale fece parte sino all'eversione della feudalità, e dal quale prese il nome di Terranovella di Noia che mantenne fino al XIX secolo, quando fu mutato nel nome attuale. I Pignatelli, principi di Noia, decisero di favorire l'insediamento di coloni nei loro vasti possedimenti, per incrementare l'economia del feudo, e così Terranovella, cioè terra di recente insediamento, fu la punta avanzata della loro colonizzazione agricola. Dopo l'unità d'Italia Terranova ha fatto parte del circondario di Lagonegro e del mandamento di Noepoli.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 4 novembre 1951.[4]
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Grande importanza hanno nel territorio comunale diversi luoghi naturali, tutti all'interno del parco nazionale del Pollino, e tra questi i più rilevanti sono:
Abitanti censiti[7]
Tra le attività più tradizionali vi sono quelle artigianali, legate alla cultura contadina e pastorale. Queste attività si distinguono per la lavorazione del legno finalizzata sia alla produzione di mobili sia di oggetti casalinghi, oltreché per l'intaglio a fini artistici.[8][9][10]
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