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montagna delle Alpi Pennine Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Dent d'Hérens (4.171 m) è una montagna delle Alpi Pennine, situata ad ovest del Cervino, lungo la frontiera tra l'Italia (Valle d'Aosta) e la Svizzera (Canton Vallese).
Dent d'Hérens | |
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La montagna vista dal Plateau Rosa | |
Stati | Italia Svizzera |
Regione | Valle d'Aosta Vallese |
Altezza | 4 173 m s.l.m. |
Prominenza | 704 m |
Isolamento | 4,2 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°58′12.15″N 7°36′18.08″E |
Data prima ascensione | 12 agosto 1863 |
Autore/i prima ascensione | Florence Crauford Grove, William Edward Hall, Reginald Somerled Macdonald, Montagu Woodmass, Melchior Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Peter Perren |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Pennine |
Sottosezione | Alpi del Weisshorn e del Cervino |
Supergruppo | Catena Bouquetins-Cervino |
Gruppo | Gruppo Dent d'Hérens-Cervino |
Sottogruppo | Sottogruppo della Dent d'Hérens |
Codice | I/B-9.II-A.2.a |
Nel versante italiano dalla vetta del monte inizia lo spartiacque tra la Valtournenche e la Valpelline. Nel versante svizzero la montagna domina il Ghiacciaio di Zmutt.
Per quanto strano possa sembrare, la Dent d'Hérens si sarebbe dovuta chiamare in realtà Dent Blanche. I nomi di queste due montagne furono invertiti quando i geografi procedettero alla registrazione ufficiale delle vette durante il XIX secolo. Il nome d'origine sembrava più logico, dato che la Dent d'Hérens di allora dominava l’omonima valle mentre questa cima nevosa e defilata sembrava proprio un "dente bianco".
L'origine del toponimo è tuttora incerta e non sembrano essere state trovate etimologie soddisfacenti. Neanche la grafia è del tutto sicura; fra gli alpinisti ed i valligiani quella più diffusa sembra essere "d'Hérens", ma troviamo anche le forme "d'Hérin" e "d'Hérins". Nel 1927 venne proposta l'italianizzazione "Dente d'Errone", che però non ebbe successo[senza fonte].
La prima salita alla vetta risale al 12 agosto 1863 da parte di Florence Crauford Grove, William Edward Hall, Reginald Somerled Macdonald e Montagu Woodmass, con le guide Melchior Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Peter Perren.[1]
Qualche giorno prima Edward Whymper, Jean-Antoine Carrel e Luc Meynet tentarono di arrivare in vetta per un altro itinerario, ma dovettero desistere per l'instabilità delle rocce. Whymper in seguito rimpiangerà di non aver scelto di attraversare il Ghiacciaio des Grandes Murailles sul versante sud-ovest, come la spedizione precedente.
La prima salita invernale fu realizzata da M. Piacenza, J. J. Carrell e G. B. Pellisier il 16 gennaio 1910. La parete nord, parete di 1300 metri, fu salita per la prima volta dalla coppia di scalatori Willi Welzenbach ed Eugen Allwein il 10 agosto 1925.
La parete nord invernale restò inviolata fino a che una spedizione tedesca (Gerhard Deves e Leo Herncarek), polacca (Jerzy Hajdukiewicz e Krzysztof Berbeka) e svizzera (Eckhart Grassmann, Pierre Monkewitz e Dieter Naef) riuscì a compiere questa scalata tra il 14 ed il 17 marzo 1964. Purtroppo gli alpinisti dovettero essere soccorsi durante la discesa ed uno di loro morì più tardi in ospedale.
Il rifugi ed i bivacchi che contornano la montagna sono:
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