Dasypyrum

genere di piante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Dasypyrum

Dasypyrum (Coss. & Durieu) T.Durand, 1888 è un genere di piante angiosperme monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (o Gramineae, nom. cons.).[1][2][3]

Etimologia

In nome del genere deriva da due parole greche: "dasys" (= peloso) e "pyros" (= grano); è una pianta villosa.[4] Il binomio scientifico di questo genere è stato definito inizialmente dai botanici Ernest Saint-Charles Cosson (1819-1889) e Michel Charles Durieu de Maisonneuve (1796-1878) e perfezionato in seguito dal botanico Théophile Alexis Durand (1855-1912) nella pubblicazione "Index Generum Phanerogamorum" (Index Gen. Phan. 504 - 1888)[5] del 1888.[6]

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 100 cm. La forma biologica è cespitosa o rizomatosa con cicli biologici annuali o perenni.[2][7][8][9][10][11]

Radici

Le radici sono del tipo fascicolato.

Fusto

La parte aerea del fusto è ginocchiato alla base e quindi eretta. Le foglie avvolgono il culmo fino alla base della spiga.

Foglie

Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.

  • Guaina: la guaina è abbracciante il fusto; sono presenti dei padiglioni auricolari falcati.
  • Ligula: la ligula è troncata e sfrangiata.
  • Lamina: la lamina ha delle forme generalmente lineari e più o meno piatte. La consistenza è mollemente vellutata.

Infiorescenza

Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze di tipo racemoso terminale hanno la forma di una pannocchia ovata. Le spighette sono una per nodo. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli (o a due ranghi[12]), anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale.

Spighetta

Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 2 fiori fertili disposti in modo opposto. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sul nodo della spighetta.

  • Glume: le glume sono uguali, con forme oblanceolate-bilobe. La carena presenta dei ciuffi cigliati patenti. L'apice è provvisto di una resta.
  • Palea: la palea è un profillo con alcune venature e margini cigliati.
  • Lemma: il lemma, cigliato, ha una forma lanceolata con resta.

Fiore

I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

*, P 2, A (1-) 3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti

I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme da ovate a oblunghe, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è lungo 1/3 della lunghezza del frutto ed è provvisto di epiblasto; ha inoltre un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.

Biologia

Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.

La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria). In particolare i frutti di queste erbe possono sopravvivere al passaggio attraverso le budella dei mammiferi e possono essere trovati a germogliare nello sterco.[13]

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle specie del genere Dasypyrum è relativa al Mediterraneo e all'Africa e Asia temperata.[2]

Specie della zona alpina

Una sola specie di Dasypyrum vive sull'arco alpino (ed è presente in Italia). I dati seguenti mettono in evidenza alcuni caratteri relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione della specie alpina Dasypyrum villosum.[14]

Tassonomia

La famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie[9][15]. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, il genere Dasypyrum fa parte della sottofamiglia Pooideae, tribù Hordeeae.[2][7]

Specie

Il genere Dasypyrum comprende le seguenti specie[11] (è indicata la distribuzione europeo-mediterranea[16]).

Filogenesi

Il genere di questa voce fa parte della tribù Hordeeae (supertribù Triticodae T.D. Macfarl. & L. Watson, 1982). La supertribù Triticodae comprende tre tribù: Littledaleeae, Bromeae e Hordeeae. All'interno della supertribù, la tribù Hordeeae forma un "gruppo fratello" con la tribù Bromeae.[17]

Il genere Dasypyrum comprende piante con il genoma designato "V".[2]

Il numero cromosomico per questo genere è: 2n = 14.[2]

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.