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attore e regista italiano (1937-2016) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Costantino Carrozza (Messina, 15 giugno 1937 – Catania, 31 gennaio 2016) è stato un attore e regista teatrale italiano.
Attore siciliano, nato a Messina da genitori catanesi, esordisce giovanissimo nella compagnia dell'oratorio di San Cristoforo.[1] Trasferitosi successivamente a Milano, si diploma nel 1966 alla scuola del Piccolo Teatro, in diretto contatto con i maestri Paolo Grassi e Giorgio Strehler, lavorando con noti registi, da De Filippo a Bellocchio, da De Bosio a Chéreau, a Cobelli, accanto ad attori come Turi Ferro, Nando Gazzolo, Gabriele Lavia, Salvo Randone, Tino Carraro, Franco Parenti.
Altra tappa è stata la collaborazione con il Teatro Stabile dell'Aquila, nonché la collaborazione con la compagnia "Attori Associati", fondata da Enrico Maria Salerno, Ivo Garrani e Giancarlo Sbragia.[2]
Dal 1977, a Catania, è stato direttore artistico e fondatore di "Quarta Parete", compagnia teatrale, scuola di recitazione e centro stabile di produzione, trasferitasi definitivamente presso il Teatro Valentino (di cui ne diverrà direttore dal 1995). Nel 1978 passa alla regia: al Teatro Sud di Catania, rappresenta la novità italiana di Guglielmo Negri, Catilina difende la Repubblica, per le scene e i costumi di Francesco Geracà.[3] Negli anni successivi, la compagnia vedrà la presenza, fra i tanti, di Michele Abruzzo, Mita Medici, Lauretta Masiero, Lorenza Guerrieri, Paola Abruzzo, portando in tournée testi classici della grande tradizione teatrale da Pirandello a Molière, da Shakespeare alle fiabe musicali da Andersen e Calvino (anche per i cicli delle scuole materne e medie inferiori), ma anche commedie e farse d'ambientazione siciliana.
Dal 1980 al 1985 ha ricoperto il ruolo di Direttore artistico al Teatro Comunale di Vittoria con la compagnia "Quarta Parete". Per un breve periodo Carrozza è stato pure direttore artistico del Teatro Tenda di Brucoli e del Teatro Comunale di Misterbianco (stagione 1983-1984).
Nel 1985 la sua compagnia teatrale è al 2º posto nella Rassegna Nazionale di Teatro per ragazzi a Padova. In televisione, fra l'altro, nel ruolo dell'avvocato Guttadauro, ha girato tre episodi per la serie Il commissario Montalbano di Andrea Camilleri. Al cinema, nel film Un uomo perbene (1999) di Maurizio Zaccaro, è stato il maresciallo dei carabinieri Mercurio.
Nel 2013 venne premiato con l'Award "Lions and Tree".[4]
Improvvisamente è morto al Teatro Valentino, a Catania, la sera del 31 gennaio del 2016, durante lo spettacolo, il trittico Tragico controvoglia, La patente e Campanaro, a 78 anni.[5]
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