Corso Garibaldi (Milano)
strada di Milano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Corso Garibaldi è una strada di Milano della lunghezza di circa 1.100 metri, a carattere pedonale e commerciale. Si dirama da piazza XXV Aprile (corso Como) a nord per arrivare fino a via Pontaccio (Brera). Rientra interamente nel municipio 1 di Milano e fa parte della zona a traffico limitato chiamata Area C, della quale è uno dei punti di accesso (all'incrocio a nord con via Francesco Crispi).
Corso Garibaldi | |
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Veduta | |
Nomi precedenti | Corso di Porta Comasina |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Milano |
Circoscrizione | Municipio 1 |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Lunghezza | 1 100 metri |
Intitolazione | A Giuseppe Garibaldi |
Collegamenti | |
Inizio | prosecuzione di corso Como delimitata da piazza XXV Aprile |
Fine | prosecuzione di via Mercato delimitata da via Pontaccio e via Tivoli |
Intersezioni | via Anfiteatro, via della Moscova, Porta Garibaldi |
Luoghi d'interesse | Chiesa di Santa Maria Incoronata, Teatro Fossati, Basilica di San Simpliciano, Arco di Porta Garibaldi |
Trasporti | |
Mappa | |
In origine era denominato corso di Porta Comasina (Porta Comasina era la denominazione, prima del 1860, della Porta oggi nota come Porta Garibaldi) o "Comacina". Letteralmente significa: "che conduce a Como", infatti la strada era la principale direttrice Milano-Como.
Nel passato era un umile sobborgo extramurale, caratterizzato da un aspetto popolare, animato perlopiù dalle attività di artigiani e commercianti provenienti da Como. La Porta Comasina medievale era collocata all'estremità sud della via, all'angolo con via Tivoli e via Pontaccio. La successiva porta spagnola, eretta nell'odierna piazza XXV Aprile (estremità nord della via), fu demolita a inizio Ottocento, in epoca napoleonica, per ottemperare al progetto di una nuova funzione daziaria e ornamentale delle porte avviata sotto Francesco Melzi d'Eril[1]. Nel 1826 il Governo austriaco affidò all'architetto neoclassico Giacomo Moraglia la realizzazione, sempre nell'attuale piazza XXV Aprile, della nuova Porta Comasina: un maestoso arco tardo-neoclassico, dedicato dapprima a Francesco I d'Austria ed in seguito a Giuseppe Garibaldi. Nel 1891, nel corso di alcuni scavi, furono rinvenuti i resti del ponte 'rustico' (da cui deriva il suo nome l'attuale via Pontaccio), abbattuto nel secolo XVI.[2]
La via fu uno dei principali bersagli della ferocia austriaca durante le sommosse nel marzo 1848. Negli anni dell'Unità d'Italia, precisamente nel 1860, si decise di dedicare al vivente Giuseppe Garibaldi sia la Porta (che divenne Porta Garibaldi) sia la strada (corso Giuseppe Garibaldi, appunto). La scelta della dedica a Garibaldi fu motivata sia dal patriottismo popolare tipico di tale area sia perché la strada era in direzione Como, dove Garibaldi aveva vinto importanti battaglie. Si dice anche che lo stesso Garibaldi abbia fatto il suo ingresso a Milano da questa via.
Il piano di ricostruzione del 1948/49 e il piano regolatore generale del 1953 prevedevano la demolizione completa degli edifici del corso, da sostituire con una serie di fabbricati, residenziali e terziari, a portico e in posizione più arretrata rispetto agli immobili da sostituire. La strada, allargata fino ad un'ampiezza di 25 metri, avrebbe assunto il ruolo di collegamento principale fra il centro storico e il nuovo centro direzionale[3]. Nel 1972, i lavori per il prolungamento della linea 2 della metropolitana avrebbero dovuto comportare l'esproprio e la scomparsa degli edifici superstiti (fra cui quello del Teatro Fossati), ma l'operazione fu ostacolata da numerose proteste degli abitanti, che portarono a una modifica del progetto allo scopo di preservare i vecchi edifici e all'inclusione di alcuni di questi in un piano di edilizia economica e popolare al fine di promuovere il loro restauro[4].
La via, così come il quartiere circostante, presenta un aspetto popolare. Nonostante l'assenza di prestigiosi palazzi, si possono segnalare:
Nelle vicinanze:
Eventi:
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