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genere di piante della famiglia Fabaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Coronilla L. 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Fabacee[1], dall'aspetto di piccoli arbusti perenni dalla tipica infiorescenza a fiori papilionacei disposti a corona.
Coronilla | |
---|---|
Coronilla minima | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Fabidi |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Sottofamiglia | Faboideae |
Tribù | Loteae |
Genere | Coronilla L., 1753 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Genere | Coronilla |
Sinonimi | |
Arthrolobium | |
Specie | |
Il nome del genere (Coronilla) venne definito dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656 -1708) il primo a dare una chiara definizione del concetto di genere nella classificazione dei viventi. Questo nome deriva dalla curiosa disposizione dei fiori (appunto a “piccola corona”) alla fine del peduncolo. IL genere è stato successivamente introdotto nella tassonomia botanica da Linneo, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.
Sono piante erbacee o piccolo-arbustive, a ciclo biologico annuale o perenne. Generalmente sono glabre, raramente tomentose. La caratteristica più evidente è l'infiorescenza disposta a corona su un lungo peduncolo.
Alcune specie hanno alla base dei fusti lignificati, altre hanno il fusto di tipo erbaceo. Quelle di tipo arbustivo generalmente hanno delle ramosità prostrate.
Le foglie sono di vario tipo: semplici, trifogliate o imparipennate. In alcuni casi le foglie sono glauche, oppure con il bordo traslucido.
Le infiorescenze sono a fiori multipli e coronate su lunghi peduncoli. Il colore dei fiori può essere porporino, giallognolo o bianco rosato.
I fiori sono ermafroditi, pentameri, zigomorfi, eteroclamidati (calice e corolla ben differenziati) e diplostemoni (gli stami sono il doppio dei petali).
Il frutto è un lungo legume arcuato suddiviso in diverse logge “monosperme” (con un solo seme) con una tipica strozzatura tra loggia e loggia e un rostro nella parte apicale del frutto. I semi sono oblunghi. Questo frutto è deiscente attraverso due linee di sutura.
Alcune specie sono utilizzate come piante nutrici da alcune larve di lepidotteri come Coleophora coronillae[3], Coleophora vicinella[4] e numerose altre[5].
Le piante di questo genere sono diffuse in Europa, Asia occidentale, Africa del nord e isole Canarie[1]. Alcune si sono naturalizzate nell'America settentrionale. In Italia, allo stato spontaneo, si trovano quasi sempre su terreni calcarei e in ambienti aridi e siccitosi come le scarpate o i dirupi.
Delle specie spontanee della nostra flora 6 vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione delle specie alpine[6].
Specie | Comunità vegetali | Piani vegetazionali | Substrato | pH | Livello trofico | H2O | Ambiente | Zona alpina |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
C. coronata | 11 | collinare montano | Ca | basico | basso | secco | F2 F7 G4 I3 | Alpi centro-orientali |
C. minima | 9 | montano subalpino | Ca | basico | basso | secco | C2 D2 I1 | CN TO CO BS TN |
C. scorpioides | 2 | collinare | Ca Si | neutro | basso | arido | B1 B2 | BS TN |
C. vaginalis | 14 | collinare montano | Ca | basico | basso | arido | F2 G2 I1 | tutto l'arco alpino (escl. CN TO AO VC NO) |
Legenda e note alla tabella
|
Il genere Coronilla comprende le seguenti specie:[1]
Il botanico italiano Adriano Fiori (1865–1950), relativamente alle sole specie della flora spontanea italiana, divideva il genere in tre sezioni[7]:
Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della flora italiana) l'elenco che segue utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche[8].
Molti sono i generi le cui specie possono essere confuse con quelle di Coronilla; qui ne elenchiamo alcuni (tutti appartenenti alla famiglia delle Fabaceae); sono tutti caratterizzati dall'avere il legume diviso in logge:
Qualche specie è passata dallo stato spontaneo a quello coltivato fin dai tempi antichi (Coronilla emerus); altre in tempi relativamente più recenti : il 1722 per la Coronilla valentina. In genere il loro uso è unicamente nel giardinaggio come piante da aiuole.
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