Coober Pedy
Città dell'Australia Meridionale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Coober Pedy è una cittadina di circa 1.600 abitanti nello stato dell'Australia Meridionale e situata in un'area desertica a circa 850 chilometri nord di Adelaide.[1] Questo luogo viene definito "capitale mondiale dell'opale":[1] il minerale è stato trovato a Coober Pedy nel febbraio del 1915 e da allora continua a fornire, con 70 campi di estrazione, la maggior produzione di opale al mondo.
Coober Pedy città | |
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Localizzazione | |
Stato | Australia |
Stato federato | Australia Meridionale |
Local government area | Municipalità di Coober Pedy |
Amministrazione | |
Amministratore locale | Steve Baines |
Territorio | |
Coordinate | 29°00′48.69″S 134°45′15.93″E |
Altitudine | 226 m s.l.m. |
Superficie | 77,8 km² |
Abitanti | 1 695 (31-10-2012) |
Densità | 21,79 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | SA 5723 |
Fuso orario | UTC+9:30 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Coober Pedy oggi conta molto sull'industria estrattiva dell'opale ma anche sul turismo. Il nome deriva da kupa-piti, che nella lingua degli indigeni, secondo alcune fonti significherebbe "pozzo d'acqua dei ragazzi",[2] secondo altre "uomo bianco nella fossa".[3][4]
La particolarità di questa città è che i suoi abitanti vivono per la maggior parte sottoterra per sfuggire al calore del giorno e al freddo della notte.
Il centro di Coober Pedy è noto per lo stile unico della sua vita sotterranea mentre in superficie il posto sembra piuttosto deserto, con poche case, qualche locanda e ristorante, la stazione di polizia, una scuola e l'ospedale.[1] Infatti la maggior parte dei residenti vive nel sottosuolo e lavora nelle miniere. Le case sotterranee degli abitanti rimangono ad una temperatura costante tutto l'anno, mentre vivere sulla superficie sarebbe assai più difficile poiché il clima è afoso di giorno e rigido di notte.[5] Alcune attrazioni di questa città sono i musei sotterranei, i negozi dove si vende l'opale, la galleria d'arte, le chiese sotterranee e, naturalmente, le miniere d'opale.[1]
Il periodo migliore a Coober Pedy è quello fra aprile ed ottobre quando il tempo è più temperato. Tipiche del clima del deserto sono le giornate afose e le notti fredde. Da novembre a marzo, periodo estivo, le temperature estive possono variare da 35 °C a 45 °C: in questo periodo le tempeste di polvere sono occasionali. La pioggia totale è di circa 175 millimetri all'anno e può cadere in qualsiasi stagione.[4]
Mese | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Est | Aut | Inv | Pri | ||
T. max. media (°C) | 36,4 | 35,7 | 32,8 | 27,6 | 22,3 | 18,8 | 18,7 | 20,7 | 24,5 | 28,9 | 32,1 | 34,6 | 35,6 | 27,6 | 19,4 | 28,5 | 27,8 |
T. min. media (°C) | 20,7 | 20,8 | 18,2 | 14,0 | 10,1 | 7,2 | 6,3 | 7,4 | 10,1 | 13,6 | 16,6 | 19,1 | 20,2 | 14,1 | 7,0 | 13,4 | 13,7 |
Precipitazioni (mm) | 17,4 | 22,8 | 12,9 | 6,5 | 13,1 | 14,4 | 7,8 | 9,2 | 8,4 | 14,9 | 11,6 | 17,5 | 57,7 | 32,5 | 31,4 | 34,9 | 156,5 |
Per migliaia di anni le popolazioni nomadi hanno camminato attraverso questa zona ma a causa dell'ambiente del deserto questa gente si spostò costantemente alla ricerca di rifornimenti idrici e di cibo.[3] Il problema dell'acqua è stato risolto solo recentemente: infatti a Coober Pedy arriva il rifornimento idrico da una fonte sotterranea posta 24 chilometri a nord della città.[4] Nel gennaio 1915 Jim Hutchison e suo figlio adolescente William stavano cercando, senza successo, l'oro a Coober Pedy. I due avevano installato un accampamento e, mentre cercavano l'acqua, William trovò un opale sul terreno.[3]
Coober Pedy originalmente era conosciuto come il "campo opalino dello Stuart" perché deve il suo nome a John McDouall Stuart, che nel 1858 fu il primo esploratore europeo della zona. Nel 1920 è stato cambiato il nome in Coober Pedy. Durante la grande depressione del 1930 i prezzi dell'opale scesero repentinamente e l'estrazione si ridusse, quasi arrestandosi.[3][4]
Il completamento della ferrovia trans-continentale nel 1917 favorì lo sviluppo della cittadina e l'insediamento di un gran numero di reduci della prima guerra mondiale. I nuovi arrivati, abituati alla vita di trincea, ebbero l'idea di scavare le abitazioni nel sottosuolo dove le temperature più miti alleviavano i disagi del luogo tra cui il clima secco e la mancanza di acqua. La riserva idrica si limitava ai sessanta litri della cisterna comune, riempita una volta alla settimana. Durante gli anni sessanta, l'industria estrattiva si è espansa velocemente grazie ai molti immigrati europei che vi vennero a cercare fortuna.[4]
Nel film documentario Nomad - In cammino con Bruce Chatwin (Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin) (2019) di Werner Herzog, Coober Pedy è visitata dal regista.
È presente nel videogioco Forza Horizon 3.
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