Loading AI tools
album dei Depeche Mode del 1983 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Construction Time Again è il terzo album in studio del gruppo musicale britannico Depeche Mode, pubblicato il 22 agosto 1983 dalla Mute Records.[4]
Construction Time Again album in studio | |
---|---|
Artista | Depeche Mode |
Pubblicazione | 22 agosto 1983 7 settembre 1983 |
Durata | 49:44 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 |
Genere | Alternative dance[1] |
Etichetta | Mute Sire |
Produttore | Daniel Miller, Depeche Mode |
Registrazione | The Garden, Londra (Regno Unito) |
Formati | CD, SACD+DVD, LP, MC, download digitale, streaming |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Germania[2] (vendite: 250 000+) Regno Unito[3] (vendite: 100 000+) |
Depeche Mode - cronologia | |
Singoli | |
|
Si tratta del primo disco del gruppo con Alan Wilder in formazione, che rimarrà fino a Songs of Faith and Devotion del 1993. Rispetto alle precedenti pubblicazioni, in Construction Time Again emergono testi più ricercati e oscuri, scritti in gran parte da Martin Gore a seguito di una sua visita a una Berlino all'epoca ancora divisa dal Muro; anche la sezione musicale ha subito un cambiamento, attingendo dallo stile krautrock e industrial di vari gruppi tedeschi del periodo.[5]
Il disco rappresenta inoltre, secondo la critica specializzata il primo capitolo della cosiddetta «trilogia berlinese» dei Depeche Mode,[5] in quanto questi, al pari dei seguenti Some Great Reward e Black Celebration, si recarono nella capitale tedesca per la loro realizzazione (sebbene nello specifico Construction Time Again fu registrato presso i Garden di Londra e missato agli Hansa Ton di Berlino).[6]
Il primo singolo atto ad anticipare l'uscita dell'album fu Everything Counts, pubblicato nel luglio 1983 e che raggiunse la sesta posizione della Official Singles Chart.[7] Construction Time Again venne distribuito il 22 agosto 1983 attraverso la Mute Records per il mercato britannico e il 7 settembre dalla Sire Records per quello statunitense; i formati originari dell'album furono il vinile e la musicassetta, quest'ultima sprovvista della traccia fantasma contenuta dopo il brano conclusivo And Then... (ovvero un reprise di Everything Counts). Con la riedizione CD distribuita nel 1986 fu inclusa come bonus track per l'edizione statunitense una versione estesa di Everything Counts.[4]
Per promuovere l'album, il gruppo intraprese il Construction Time Again Tour, partito il 7 settembre 1983 dal Regal di Hitchin, e conclusosi il 2 giugno 1984 al Südweststadion di Ludwigshafen am Rhein come supporter di Elton John. Il 19 settembre 1983 fu inoltre commercializzato come secondo ed ultimo singolo Love, in Itself.[8]
Testi e musiche di Martin Lee Gore, eccetto dove indicato.
Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[6]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.