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dicastero della Curia romana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Dicastero delle cause dei santi (in latino Dicasterium de causis sanctorum) è uno dei 16 dicasteri della Curia romana.
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Tratta, secondo la procedura prescritta, tutto quanto riguarda le cause di beatificazione e canonizzazione (Praedicate evangelium, 98) | |||
Eretto | 8 maggio 1969 | ||
Mutato nome | 28 giugno 1988 5 giugno 2022 | ||
Prefetto | cardinale Marcello Semeraro | ||
Segretario | arcivescovo Fabio Fabene | ||
Sottosegretario | presbitero Bogusław Turek, C.S.M.A. | ||
Emeriti | cardinale José Saraiva Martins, C.M.F. cardinale Angelo Amato, S.D.B. cardinale Giovanni Angelo Becciu (prefetti emeriti) arcivescovo Michele Di Ruberto arcivescovo Marcello Bartolucci (segretari emeriti) | ||
Sede | Palazzo delle Congregazioni, Piazza Pio XII, 10 - 00193 Roma | ||
Sito ufficiale | www.causesanti.va | ||
dati catholic-hierarchy.org | |||
Santa Sede · Chiesa cattolica I dicasteri della Curia romana | |||
La Congregazione per le cause dei santi, nome originale dell'attuale dicastero, venne istituita da papa Paolo VI con la costituzione apostolica dell'8 maggio 1969 Sacra Rituum Congregatio. Il pontefice scorporò la Congregazione dei riti (istituita il 22 gennaio 1588 da papa Sisto V con la costituzione Immensa Aeterni Dei) in due congregazioni: quella per le cause dei santi e quella per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Con la costituzione apostolica Pastor Bonus, promulgata il 28 giugno 1988 da papa Giovanni Paolo II, la congregazione cambiò nome in Congregazione delle cause dei santi e assunse l'attuale fisionomia.
Con la costituzione apostolica Praedicate evangelium, promulgata il 19 marzo 2022 da papa Francesco, la congregazione ha mutato nome in "Dicastero delle cause dei santi", ma ha mantenuto le funzioni attribuitegli in precedenza dalle previe costituzioni apostoliche.[1]
L'ambito di competenza del dicastero è definito dagli articoli 98-102 della Praedicate evangelium.[2]
Il dicastero tratta tutto quello che riguarda la procedura che porta alla beatificazione e alla canonizzazione dei "Servi di Dio": inoltre, sentito il parere del Dicastero per la dottrina della fede, ottiene dal papa l'attribuzione ai santi del titolo di dottore della Chiesa; essa ha inoltre il compito di verificare anche l'autenticità delle reliquie.
Le norme per la canonizzazione dei santi sono state profondamente riformate sotto il pontificato di Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica Divinus perfectionis magister del 25 gennaio 1983.
Al fine dell'esame medico-scientifico dei miracoli, già in epoca medievale si fece ricorso a Periti Medici, per i quali fu creato un Albo specifico da papa Benedetto XIV il 17 settembre 1743. Papa Pio XII istituì, il 20 ottobre 1948, una Commissione di Medici, cui aggiunse, il 15 dicembre 1948, un Consiglio Medico.
Papa Giovanni XXIII unificò questi due organismi in una Consulta Medica il 10 luglio 1959. Il Regolamento relativo, revisionato in base alla costituzione apostolica Sacra Rituum Congregatio dell'8 maggio 1969, fu approvato da papa Paolo VI il 23 aprile 1976.
In base alla costituzione apostolica Divinus perfectionis Magister di papa Giovanni Paolo II, il 25 gennaio 1983 il Regolamento della Consulta Medica fu aggiornato nuovamente, per essere approvato nella sua forma attuale il 24 agosto 2016[3].
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