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casa di produzione e distribuzione televisiva e cinematografica statunitense (1924) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Columbia Pictures Industries, Inc è una casa di produzione e distribuzione televisiva e cinematografica statunitense, divisione di Sony Pictures Entertainment, che a sua volta è completamente controllata dal colosso giapponese Sony.
Columbia Pictures | |
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Stato | Stati Uniti |
Fondazione | 10 gennaio 1924 a Los Angeles |
Fondata da | Harry Cohn, Jack Cohn, Joe Brandt |
Sede principale | Culver City e Stati Uniti d'America |
Gruppo | Sony Pictures Entertainment |
Controllate | TriStar Pictures Screen Gems Stage 6 Films Sony Pictures Classics |
Persone chiave | Andrew Gumpert (Presidente, Worldwide Business Affairs & Operations) |
Settore | Cinema |
Prodotti | Film |
Sito web | www.sonypictures.com/ |
Fondata nel 1918 come CBC Film Sales e assumendo il nome attuale nel 1924, è stata la casa cinematografica di personaggi del cinema come Frank Capra, Jean Arthur, Cary Grant, Rita Hayworth, Glenn Ford e molti altri. Era una delle "piccole tre" tra le otto major cinematografiche ai tempi d'oro del cinema hollywoodiano, mentre oggi è la terza più importante casa discografica al mondo.[1]
Il predecessore della Columbia Pictures, CBC Film Sales Corporation, viene fondato nel 1918 da Harry Cohn, suo fratello Jack Cohn e Joe Brandt. Le attività iniziali dello studio sono produzioni a scarso costo; la neonata CBC prese in affitto degli spazi in uno studio malridotto sul Gower Street di Hollywood. Brandt è il presidente della società e gestisce le vendite, il marketing e la distribuzione da New York insieme a Jack Cohn, mentre Harry Cohn dirigeva la produzione a Hollywood.
In seguito a una riorganizzazione, i fratelli Cohn rilevano la quota del socio Brandt, assumendone la gestione per trent'anni. Harry Cohn diventa così l'unico presidente e, fino al 1956 (anno in cui quando Jack Warner non acquisì il pieno controllo della Warner Bros.), è l'unico dirigente di uno studio a non dover render conto né ai superiori societari dell'est, né a dover intrattenere rapporti con loro per la ricerca di finanziamenti.
Nel tentativo di migliorare la sua immagine, nel 1924 lo studio viene ribattezzato Columbia Pictures Corporation. Anche se la produzione è rappresentata, per la maggior parte, da western a basso costo, serial e film d'azione, la Columbia poco alla volta diventa famosa aumentando il budget delle produzioni.
Ad aiutare la Columbia a compiere il salto di qualità è l'arrivo di un ambizioso regista di nome Frank Capra. Tra il 1927 e il 1939, Capra diventa la risorsa più preziosa della Columbia, guadagnandosi fiducia e spingendo costantemente Cohn a mettere a disposizione materiali migliori e budget più consistenti. Gli svariati successi degli anni '30, in particolare il successo del film di Capra Accadde una notte del 1934 (il primo film a vincere tutti e cinque gli Oscar principali: miglior film, miglior regista, miglior attore, miglior attrice e sceneggiatura), rafforza la fama di grande studio della Columbia. Gli altri film realizzati da Capra per la Columbia includono Signora per un giorno, Strettamente confidenziale, L'eterna illusione, Mr. Smith va a Washington, e l'originale Orizzonte perduto nel 1937. Harry Cohn ha anche famose star sotto contratto come Jean Arthur e Grace Moore, e riuscì a portare al suo studio per grandi produzioni visiting star come Carole Lombard, Cary Grant, Irene Dunne, Katharine Hepburn, Clark Gable, Jean Harlow, Claudette Colbert, e James Stewart.
Harry Cohn non perde mai il gusto per la commedia leggera e per sua insistenza lo studio scrittura I tre marmittoni nel 1934. Cacciati dalla MGM (che ha però trattenuto la spalla Ted Healy), i fratelli Howard e Larry Fine realizzano più di 180 cortometraggi per la Columbia tra il 1934 e il 1958. Inoltre la Columbia produce anche cartoni animati con il marchio Screen Gems, che sarà utilizzato spesso; alla fine degli anni '40 viene rispolverato per un'unità di produzione di spot televisivi che in pochissimi anni si amplia, diventando una casa di produzione di serie televisive, con prodotti come Papà ha ragione, The Donna Reed Show, Vita da strega, Strega per amore e The Monkees. A partire dalla fine degli anni '90, il nome Screen Gems viene nuovamente utilizzato come marchio per film horror e di suspense a basso costo.
Durante la seconda guerra mondiale, la Columbia ha raggiunto la maturità. Spinto in parte dalla grande ondata di pubblico nel corso della guerra, lo studio trae beneficio anche dalla scoperta della diva Rita Hayworth. Nel corso degli anni vengono stipulati contratti con artisti come Glenn Ford, Penny Singleton, William Holden, Judy Holliday, I tre marmittoni, Ann Miller, Evelyn Keyes, Jack Lemmon, Cleo Moore, Barbara Hale, Adele Jergens, Larry Parks, Arthur Lake, Lucille Ball, Kerwin Mathews e Kim Novak.
Mentre negli anni '50 gli studi più grandi entrano in declino, la Columbia inizia a primeggiare, continua a produrre più di 40 film all'anno, offre prodotti per adulti spiazzanti che sostengono il flusso di spettatori nei cinema. Pur essendo ampiamente scontento, persino impaurito, pochi affermeranno che Harry Cohn non abbia fatto un superbo lavoro nel costruire la Columbia Pictures. In seguito alla sua morte nel 1958, la Columbia inizia ad andare alla deriva; anche se vi sono ancora film importanti, il momento magico, come pure il pubblico di massa, sono scomparsi.
Verso la fine degli anni '60 la Columbia è un luogo schizofrenico che offre produzioni fuori moda come Un uomo per tutte le stagioni e Oliver!, supportando nello stesso tempo i più attuali Easy Rider e The Monkees. La Columbia Pictures Corporation diventa Columbia Pictures Industries, Inc. nel 1968. Quasi in bancarotta nei primi anni '70, lo studio viene salvato con metodi estremi; gli studi di Gower Street vengono venduti e cambia il management. Mentre la salute fiscale viene ristabilita attraverso accorte strategie, l'immagine dello studio viene duramente colpita dallo scandalo David Begelman. Begelman alla fine dà le dimissioni (approdando poi alla Metro-Goldwyn-Mayer), e le sorti della Columbia gradualmente si risollevano.
Con un bilancio più salutare, all'inizio degli anni '80, la Columbia viene acquisita dalla Coca-Cola. Il management della famosa bevanda afferma che la Columbia non produrrà più film con bollino 'R' (vietati ai minori di 17 anni se non accompagnati) o 'X' (vietati ai minori anche se accompagnati) secondo gli standard dell'MPAA, anche se alcuni film 'R' come Tuono blu e Christine - La macchina infernale vengono distribuiti con il marchio Columbia nel 1983. Il capo dello studio Frank Price alterna successi come Tootsie, Ghostbusters - Acchiappafantasmi e The Karate Kid e Karate Kid II - La storia continua... con tanti costosi insuccessi. Sotto la Coca-Cola, la Columbia acquisisce anche la Embassy Pictures di Norman Lear e Jerry Perenchio, soprattutto per il suo catalogo di serie televisive di enorme successo. Espandendosi nel settore televisivo, la Columbia acquista anche l'impero dei game-show di Merv Griffin, che include i diritti de La ruota della fortuna e di Jeopardy!, equivalente statunitense del Rischiatutto.
Nel 1982 la Columbia, l'HBO di Time Inc. e la CBS annunciano una nuova joint venture: la Tri-Star Pictures, che verrà poi ceduta alla Columbia. Vengono create altre piccole società di piccola scala: la Nelson Entertainment (attraverso la divisione Embassy Home Entertainment della filiale Embassy Pictures) come joint venture con partner inglesi e canadesi; la Triumph Films in comproprietà con la francese Gaumont. Riconoscendo l'importanza dei mercati esteri, nel 1986 la Columbia assume il produttore britannico David Puttnam alla guida dello studio. Questi si aliena subito le simpatie dalla comunità di produttori cinematografici denunciando la passione di Hollywood per le frivolezze e il disimpegno. Con pochi alleati e con ancor meno successi, la sua permanenza alla Columbia è "hobbesiana": brutta, dittatoriale e breve. L'andamento mutevole del business rende gli investitori della Coca-Cola nervosi e in seguito al fallimento ai botteghini di Ishtar, la Coca-Cola gettò la spugna nel 1987 e creò una società separata chiamata Columbia Pictures Entertainment Inc.
La CBS si è già chiamata fuori dai giochi nel 1984 e nel 1987 l'HBO fa lo stesso. In quell'anno, la Tri-Star entra nel mercato televisivo come Tri-Star Television. Nel dicembre 1987 la Columbia Pictures, comprando la sua quota azionaria, fonde Columbia e Tri-Star nella nuova Columbia Pictures Entertainment. Per un periodo, in Italia, opera la divisione italiana dell'azienda, che è un partner associato della Cecchi Gori Group.
A Puttnam succede il suo opposto. Dawn Steel, prima donna a guidare uno studio cinematografico, conosce i gusti del pubblico e spinse la Columbia nuovamente verso il fronte dei film popolari. Nel 1989 l'impero della Columbia Pictures viene acquisito dalla Sony, che sta rilevando società americane. La Sony prende una decisione che sorprese molti: ingaggia due produttori, Peter Guber e Jon Peters come co-direttori di produzione. Per alcuni osservatori[senza fonte] Guber e Peters rappresentano scelte sbagliate; inoltre hanno appena firmato un contratto a lungo termine con la Warner Bros. Pictures. Per scioglierli da questo contratto, la Sony paga centinaia di milioni in contanti, allenta l'interesse verso il business postale della sua controllata Columbia House Records Club e acquista dalla Warner il decrepito studio di Culver City (sede una volta dello studio MGM) che la Warner ha ottenuto nel corso dell'acquisizione della Lorimar (la Sony spende 100 milioni di dollari per rimettere a nuovo quello che diventa Sony Pictures Studio). Con coraggio Guber e Peters provano a dimostrare di valere una simile fortuna, ma anche se vi sono dei successi, vi sono molti costosi insuccessi. Peters dà le dimissioni, presto seguito anche da Guber.
Umiliata pubblicamente, la Sony registra un'enorme perdita nel suo investimento nella Columbia, contabilizzando i costi e ripartendo. La Tri-Star diventa lo studio principale; l'intera operazione è supervisionata da Howard Stringer e la Columbia Pictures Entertainment nel 1991 diventa Sony Pictures Entertainment; con ciò venne un nuovo tentativo di focalizzarsi prevalentemente sulla produzione cinematografica. La Sony estende il suo piano operativo creando la Sony Pictures Classics per prodotti d'autore, e ripristinando la Revolution Studios, guidata da Joe Roth.
A partire dall'acquisto della MGM/UA Entertainment Co. da parte di un gruppo guidato dalla Sony e dalla Comcast nel 2004, la Columbia, la TriStar e la Sony diventano i distributori domestici dei film prodotti dalla MGM/UA, mentre gli MGM/UA conservano l'attività di distribuzione dei film realizzati da produzioni terze.
Il celebre logo della Columbia Pictures, composto da una donna vestita con un drappo recante una torcia (e simboleggiante Columbia, la personificazione degli Stati Uniti stessi), è stato ispirato dalla Statua della Libertà e ha subito 5 aggiornamenti principali da quando è stato realizzato nel 1928, prendendo come modella Jennifer Joseph, che lavorava come collaboratrice del fotografo del lavoro stesso a un giornale di New Orleans.[2]
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