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parrocchiale di Dozza nella località Piscerano, appartenente alla città metropolitana di Bologna Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire è un luogo di culto cattolico di Dozza, nella Diocesi di Imola. Risale al XIV secolo.
Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Dozza |
Indirizzo | via Poggiaccio 6 ‒ Piscerano ‒ Dozza (BO) |
Coordinate | 44°21′40.56″N 11°37′11.74″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Imola |
Una pieve con dedica a San Lorenzo nella località di Piscerano (la collina più vicina alla Rocca di Dozza) sembra esistesse già al tempo dei Carolingi e fu citata in un documento notarile nel 1019. Questo fa supporre che possa essere stata una delle prime nella diocesi di Imola.[1][2]
Nel 1345 venne ricordata con la denominazione di Sabbioso, in riferimento al torrente vicino.[2]
L'edificio venne descritto ancora nel XIV secolo con struttura muraria antica e con un soffitto in gesso. Nell'aula erano presenti due altari, uno dedicato al Santissimo Sacramento con pala raffigurante San Lorenzo e un secondo dedicato al Crocifisso, voluto da don Nicola Ronconi.[1]
Nel 1574 l'edificio versava in un grave stato di abbandono e degrado e fu imposto il suo restauro. La facciata venne rivista, vi fu dipinto il nome di San Lorenzo e vennero create due finestre ad oculo per illuminare l'interno della navata.[1]
Nella prima metà del XIX secolo l'edificio medievale fu oggetto di ricostruzione ed ampliamento.[1]
Nel 1810, sotto la dominazione napoleonica, il territorio della chiesa divenne parte della zona amministrata da Imola. Con la Restaurazione ritornò sotto lo Stato Pontificio e fu inserita nella Legazione di Ravenna. Nel dicembre 1859 infine, dal punto di vista amministrativo civile, il territorio fu annesso alla Provincia di Bologna.[3]
Nel biennio 1988-1989 è stata oggetto di un intervento di restauro conservativo.[1]
La chiesa è orientata verso est. La navata è unica, con volta. L'altar maggiore è dedicato a San Lorenzo; gli altri due alla Beata Vergine del Consiglio e al Crocifisso.[1]
Nella sala sono conservati i dipinti Sant'Anna con Maria Bambina, della scuola dei Carracci, e una Madonna col Bambino e San Giovannino, che ricorda lo stile di Raffaello.[2]
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