Casa Comolli-Rustici

edificio residenziale di Milano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Casa Comolli-Rustici è un edificio residenziale di Milano, posto nel quartiere dell'Isola. Fu progettato dagli architetti Lingeri e Terragni in stile razionalista. È situato in via Guglielmo Pepe 32 all'angolo con via Cola Montano 1.

Fatti in breve Localizzazione, Stato ...
Casa Comolli-Rustici
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Localizzazione
Stato Italia
RegioneLombardia
LocalitàMilano
Indirizzovia Guglielmo Pepe 32
via Cola Montano 1
Coordinate45°29′13.45″N 9°11′06.24″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1934-1938
Stilerazionalista
Usoresidenziale
Altezza
  • 27 m
Piani7
Realizzazione
ArchitettoPietro Lingeri, Giuseppe Terragni
CommittenteFamiglia Rustici
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Vista laterale, con le passerelle sospese

Storia

Nella prima metà degli anni trenta la famiglia Rustici, proprietaria di un lotto di terreno nel quartiere popolare dell'Isola, commissionò agli architetti Lingeri e Terragni la costruzione di una casa da adibirsi ad appartamenti d'affitto; i due architetti avevano già progettato per gli stessi Rustici la lussuosa residenza di famiglia in corso Sempione, che aveva riscosso notevoli apprezzamenti[1].

La nuova casa all'Isola, destinata al ceto medio-basso, fu costruita dal 1934 al 1938; essa, non pubblicata sulle riviste dell'epoca, non raggiunse la fama delle altre opere di Lingeri e Terragni[1][2].

Caratteristiche

La casa occupa un lotto d'angolo fra le vie Guglielmo Pepe e Cola Montano; entrambe le strade hanno sezione ridotta, ma la prima costeggia un'ampia area libera da costruzioni, occupata da impianti ferroviari[3].

La differenza di spazio sui due lati permise di raggiungere due diverse altezze, di sette piani lungo via Pepe e di quattro lungo via Cola Montano. Questo dualismo si riflette nell'immagine generale dell'edificio, che appare composto da due corpi di fabbrica, uno alto e sottile e uno basso, collegati da balconi sospesi che ricordano la casa Rustici in corso Sempione[3][4][5].

Quest'immagine è però illusoria: nella realtà l'edificio è composto da un unico corpo di fabbrica, con una pianta molto articolata che attraverso le zone d'ombra create dagli arretramenti delle masse dà l'impressione di corpi semplici fra loro separati[2][3].

Nel suo carattere ambiguo, l'edificio sembra rappresentare il destino dell'architettura razionalista nella seconda metà degli anni trenta: ormai isolata dal dibattito ufficiale sulla costruzione della città, viene relegata alla risoluzione di problemi formali, sempre più sganciati dalle necessità funzionali[4].

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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