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cardinale e vescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carlo Gaudenzio Madruzzo o Madruzzi, nato Charles-Gaudence de Madruce (pron. fr. AFI: [ʃaʁləɡodɑ̃s də madʁys]) (Castello di Issogne, 1562 – Roma, 14 agosto 1629) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano, principe vescovo di Trento dal 1600 al 1629.
Carlo Gaudenzio Madruzzo cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ritratto del cardinale Madruzzo | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1562 a Issogne |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 23 ottobre 1595 da papa Clemente VIII |
Consacrato vescovo | 11 febbraio 1596 dal vescovo Giacomo Rovellio |
Creato cardinale | 9 giugno 1604 da papa Clemente VIII |
Deceduto | 14 agosto 1629 a Roma |
Nato come Charles-Gaudence de Madruce[1] dal barone Giovanni Federico Madruzzo (Jean-Frédéric de Madruce) e da Isabella di Challant nel castello di Issogne in Valle d'Aosta, Carlo Gaudenzio era nipote del cardinale Ludovico Madruzzo. Dopo gli studi superiori, compiuti prima ad Ivrea e poi a Trento, frequentò l'università a Ingolstadt (1577-1582), e a Pavia (1584-1586) dove ottenne la laurea in diritto civile e canonico.
Per un lungo periodo fu ospitato a Roma dallo zio cardinale per ampliare e perfezionare la propria formazione. Essendo Ludovico, titolare del Principato Vescovile di Trento, impegnato in attività nella capitale, Carlo Gaudenzio venne nominato vescovo coadiutore di Trento nel 1595.
Alla morte dello zio Ludovico nel 1600, Carlo Gaudenzio divenne il vescovo titolare della diocesi di Trento, divenendo così il terzo principe vescovo di quella sorta di "dinastia ecclesiastica" rappresentata dalla potente famiglia Madruzzo. Il 9 giugno 1604 ottenne da papa Clemente VIII anche il titolo di cardinale.
Nella sua attività di guida spirituale della Chiesa tridentina, Carlo Gaudenzio si impegno in un'ampia operazione di lotta all'eresia e alla (spesso supposta) stregoneria nelle vallate trentine, nella realizzazione di nuovi chiese e nell'adempimento delle disposizioni del Concilio di Trento, mentre come principe temporale ricercò un equilibrio stabile con l'imperatore, stabilendo nuove regole relativamente alla difesa e all'esercito del Principato nel composito quadro militare del Sacro Romano Impero Germanico.
Nel 1620 Carlo Guadenzio si trasferì stabilmente a Roma, e riuscì, proprio come aveva fatto lo zio Ludovico, a far nominare vescovo coadiutore di Trento il nipote Carlo Emanuele, che alla sua morte (14 agosto 1629) gli succedette come vescovo titolare.
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Giovanni Gaudenzio, I barone di Madruzzo | Federico II, VII signore di Madruzzo | ||||||||||||
Ursula von Thun | |||||||||||||
Nicolò, III barone di Madruzzo | |||||||||||||
Euphemia von Sparrenberg | Ritter Christoph von Sparrenberg | ||||||||||||
Helena Fuchs von Fuchsberg | |||||||||||||
Giovanni Federico Madruzzo | |||||||||||||
Joseph von Lamberg zu Ortenegg | Georg II von Lamberg zu Ortenegg | ||||||||||||
Maria Maddalena della Torre | |||||||||||||
Helena von Lamberg zu Ortenegg | |||||||||||||
Elisabeth von Ellach | Georg von Ellach | ||||||||||||
Anna von Hunelberg | |||||||||||||
Carlo Gaudenzio Madruzzo | |||||||||||||
Philibert, IV conte di Challant | Louis, III conte di Challant | ||||||||||||
Marguerite de Seyssel, signora de La Chambre | |||||||||||||
René, V conte di Challant | |||||||||||||
Louise d'Aarberg, signora di Valengin | Claude d'Aarberg, signore di Valangin | ||||||||||||
Guillemette de Vergy | |||||||||||||
Isabelle de Challant | |||||||||||||
Dinis de Bragança | Fernando II, III duca di Braganza | ||||||||||||
Isabel de Viseu | |||||||||||||
Mécia de Lencastre | |||||||||||||
Beatriz de Castro Osório, VI contessa di Lemos | Rodrigo de Castro Osorio, II conte di Lemos | ||||||||||||
Teresa Osorio | |||||||||||||
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