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Carlo Acutis

ragazzo italiano venerato come santo dalla Chiesa cattolica (1991-2006) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Carlo Acutis
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Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991Monza, 12 ottobre 2006) è stato un adolescente italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Dati rapidi San Carlo Acutis, Nascita ...

Mostrò fin da piccolo una grande fede cattolica[1] e una particolare devozione per la Vergine e per il sacramento dell'eucaristia. Sviluppò un precoce interesse per la programmazione e il web design realizzando siti Internet riguardanti la fede. Si dedicò al contempo al volontariato in favore dei senzatetto e nelle mense per poveri.[2] Morì all’età di 15 anni a seguito di una leucemia fulminante[3]. Negli anni seguenti, la Chiesa cattolica, dopo averlo dichiarato servo di Dio, ha riconosciuto miracoli che ha ascritto alla sua intercessione, proclamandolo beato sotto il pontificato di papa Francesco[4][5], per poi essere proclamato santo il 7 settembre 2025 da papa Leone XIV[2].

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Biografia

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Infanzia e formazione cattolica

Nacque il 3 maggio 1991 a Londra, dove vivevano il padre Andrea, finanziere presso la banca d'affari Lazard[6] e la madre, la scrittrice[7] Antonia Salzano, sposatisi l'anno precedente.[6] Venne battezzato con il nome del nonno paterno, Carlo Acutis[8], proprietario dell'azienda Vittoria Assicurazioni.[9] Il suo battesimo ebbe luogo il 18 maggio 1991 nella chiesa di Nostra Signora dei Dolori (Church of Our Lady of Dolours) a Chelsea[10][11].

Frequentò le scuole elementari e medie presso le suore Marcelline[12] e il liceo classico presso l'Istituto gesuita Leone XIII[3] a Milano, dove intanto la famiglia si era trasferita a causa della professione del padre.

Carlo Acutis si contraddistinse fin da piccolo per la forte fede cattolica, presente in ogni aspetto della sua vita. Ricevette la prima comunione [13] ad appena sette anni perché ritenuto già maturo[14][15]. Frequentava regolarmente le attività della parrocchia presso la chiesa di Santa Maria Segreta,[16] dove il 24 maggio 2003 si accostò al Sacramento della Cresima[2]. La sua devozione era rivolta in particolare all'Eucaristia[17] e alla Madonna; partecipava quotidianamente alla messa e recitava ogni giorno il rosario[12]. I suoi modelli erano san Francesco e santa Jacinta Marto, san Domenico Savio, san Luigi Gonzaga e san Tarcisio[18], Antonio da Padova, Francesco di Assisi, Bernadette Soubirous e Maria Maddalena de' Pazzi.[19]. Inoltre, pregava frequentemente l'Angelo custode e che era devoto a san Michele arcangelo.[20]

Oltre ad avere gli interessi tipici di un adolescente di quegli anni, cercava di aiutare chiunque avesse bisogno[21][22][23].

Tra le sue grandi passioni vi era l'informatica, della quale si serviva per divulgare e testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web (tra i quali uno che catalogava i miracoli eucaristici), con la collaborazione dell'Istituto San Clemente I Papa. Dopo la sua morte tale sito è diventato una mostra itinerante che ha fatto tappa in tutti i cinque continenti ed è stata installata in quasi 10 000[24] parrocchie solo negli Stati Uniti d'America; nel resto del mondo è stata esposta in alcuni tra i più noti Santuari mariani, come Fátima, Lourdes e Guadalupe[25].

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Reliquiario contenente i capelli di san Carlo Acutis, esposto temporaneamente nella cappella di santa Caterina d'Alessandria nella Chiesa di San Francesco a Lodi.

Nel 2006, l'anno della morte, confessò alla madre e alla nonna la propria vocazione sacerdotale.[23]

La malattia e la morte

Il 2 ottobre 2006 iniziò ad accusare quelli che sembravano i sintomi di una comune influenza; sei giorni dopo, l'8 ottobre, le sue condizioni si aggravarono e gli venne diagnosticata una leucemia di tipo M3, a causa della quale morì il 12 ottobre, dopo soli quattro giorni dalla diagnosi, presso l'ospedale San Gerardo di Monza[4]. Il funerale fu celebrato il 14 ottobre presso la sua parrocchia, Santa Maria Segreta a Milano. Definito «il Frassati milanese»[26], nel gennaio 2007 le sue spoglie vennero trasferite dal cimitero di Ternengo a quello di Assisi, dove aveva espressamente richiesto di essere sepolto[18][27][28] e dove rimasero fino alla traslazione nella chiesa di Santa Maria Maggiore nella stessa città, avvenuta il 6 aprile 2019. La chiesa è nota anche come Santuario della Spogliazione di san Francesco[29].

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Il processo di canonizzazione

Riepilogo
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Il 24 novembre 2016, con l'intervento dell'allora arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, si chiuse a Milano la fase diocesana del processo di beatificazione, iniziato il 15 febbraio 2013[30][31]. Tra il materiale raccolto in questa fase vi erano anche lettere e richieste di preghiera da ogni parte del mondo, ricevute dalla famiglia di Carlo[21].

Il 5 luglio 2018 fu dichiarato venerabile da papa Francesco: con questo titolo la Chiesa ha riconosciuto che il giovane Carlo ha vissuto in maniera eroica le virtù cristiane[32].

I miracoli

Per la causa di beatificazione di Carlo Acutis è stata ritenuta miracolosa la guarigione di un bambino brasiliano di sei anni, Matheus Vianna[33], affetto da pancreas anulare, raro difetto congenito del pancreas, trattabile solo con un intervento chirurgico, che gli causava indirettamente un ritardo nella crescita fisica, in quanto gli rendeva impossibile alimentarsi normalmente. Il 12 ottobre 2013[2][34], nel corso di una cerimonia religiosa nella chiesa di San Sebastiano a Campo Grande, nello Stato di Mato Grosso do Sul, il piccolo ebbe modo di venire a contatto con una reliquia di Carlo Acutis, una parte di un suo pigiama[35], e chiese la grazia di guarire[36]. Nei giorni successivi Matheus fu sottoposto a una serie di esami diagnostici dai quali il pancreas apparve sanato, condizione che riportò il bambino a potersi nutrire regolarmente e a riprendere il normale sviluppo fisico; la guarigione, "istantanea, completa e duratura", fu ritenuta inspiegabile dalla Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi[37], che nel novembre del 2019 espresse parere positivo sul miracolo attribuendo l'intercessione a Carlo Acutis[38]. Il 21 febbraio 2020 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto riguardante l'attribuzione del miracolo[39].

La cerimonia di beatificazione avvenne nella basilica di San Francesco ad Assisi il 10 ottobre 2020, presieduta dal cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le basiliche papali di Assisi, in rappresentanza del Sommo Pontefice: da allora la ricorrenza liturgica è stata fissata il 12 ottobre, anniversario della sua morte.

Il 23 maggio 2024 papa Francesco autorizzò il Dicastero delle cause dei santi a promulgare il decreto relativo al riconoscimento di un secondo miracolo attribuito all'intercessione di Carlo Acutis: in questo caso fu ritenuta miracolosa la guarigione di Valeria Valverde, ragazza nata in Costa Rica il 2 maggio 2001 e studentessa a Firenze dal 2018. Il 2 luglio 2022, mentre stava pedalando in bicicletta nella città toscana, Valeria cadde a terra riportando un gravissimo trauma cranico; operata, i medici ne definirono le condizioni "estremamente critiche". Dopo che la madre Liliana ebbe pregato sulla tomba del beato Acutis chiedendone l'intercessione, nell'arco di poco tempo Valeria guarì completamente[40][41][42].

Annuncio della canonizzazione

Nel corso dell'udienza generale del 20 novembre 2024, papa Francesco annunciò che la canonizzazione del beato Carlo Acutis si sarebbe celebrata durante il Giubileo del 2025, e più nello specifico domenica 27 aprile, nel contesto del Giubileo degli adolescenti.[43][44]

La canonizzazione non poté però svolgersi come previsto a causa della morte di papa Francesco, avvenuta lunedì 21 aprile, e fu rinviata a data da definirsi[45][46].

Il rinvio delle data di canonizzazione ha fatto sì che sorgessero domande riguardo a tale processo di canonizzazione[47] e alla spiritualità di Carlo Acutis[48], soprattutto eucaristica[49].

In seguito il nuovo pontefice papa Leone XIV ha annunciato che Carlo Acutis sarebbe stato canonizzato[2], assieme al beato Pier Giorgio Frassati[50], domenica 7 settembre 2025[51][52][53][54].

Secondo Linda Kinstler, sulla base della concezione di Peter Burke dei santi quali indicatori culturali del rapporto tra religione e società, il processo di canonizzazione di Carlo Acutis sarebbe stato considerato dalla Santa Sede come un'opportunità «per entrare in contatto con le nuove generazioni», presentando esplicitamente il giovane come «il primo santo millennial»[55].

Canonizzazione

La canonizzazione ebbe effettivamente luogo il 7 settembre 2025 in piazza San Pietro, alla presenza di circa 70.000 fedeli provenienti da numerosi Paesi. Nella stessa celebrazione venne canonizzato anche Pier Giorgio Frassati. Si trattò della prima canonizzazione presieduta da papa Leone XIV, eletto pontefice nel maggio dello stesso anno.[56]

Reliquie

Il 6 aprile 2019, presso Assisi, dopo alcuni giorni di preparazione nella basilica inferiore di San Francesco e in San Rufino, i suoi resti, dopo essere stati riesumati dal cimitero cittadino[57], sono stati traslati al santuario della Spogliazione e lì esposti all'interno di un monumento funebre bianco con una lastra di vetro trasparente nella navata destra[58][59][60][61][62][63]. Il volto è coperto da una maschera di silicone che ne riproduce le sembianze[64].

La reliquia del cuore è conservata nella cattedrale di San Rufino ad Assisi, nell'altare a lui dedicato, che è stato inaugurato il 16 ottobre 2022[65].

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Reliquiario contenente il cuore di san Carlo Acutis, conservato nella cattedrale di San Rufino ad Assisi

Un reliquiario contenente alcune ciocche dei suoi capelli è esposto alla pubblica venerazione nella chiesa di San Francesco a Rabat, sull'isola di Gozo, a Malta[66].

Analoghe reliquie "ex capillis" sono conservate ed esposte, dall'11 settembre 2023, ad Alife, presso il Santuario della Madonna della Grazia[67][68], e presso la parrocchia di San Tommaso Apostolo in Roma, nel quartiere Infernetto[69]. Una reliquia "ex capillis" è esposta presso la parrocchia di San Gennaro in Benevento dal 20 aprile 2025[70].

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Influenza culturale nelle Arti

Film: cinema e televisione

  • Segni - Miracoli eucaristici, regia di Matteo Ceccarelli (2020)[71][72].
  • La mia autostrada per il cielo - Carlo Acutis e l'Eucarestia, regia di Matteo Ceccarelli (2020)[73].

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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