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Il cammino di San Salvador è una strada di pellegrinaggio che congiunge León a Oviedo, dove è custodito il sudario di Cristo.
Nel IX secolo Oviedo era tappa del primitivo cammino di Santiago: la strada proseguiva poi attraverso i Picos de Europa fino a raggiungere prima Lugo e poi Santiago di Compostela[1]. Successivamente questo percorso venne abbandonato a seguito dell'apertura di una nuova via più veloce che congiungeva León con Astorga[1]. Tuttavia, i pellegrini che effettuavano il cammino di Santiago, una volta giunti a León, proseguivano per Oviedo, arrivando alla cattedrale del Santo Salvatore, dov'è custodito, nella Camera Santa, il telo di lino che secondo la tradizione sarebbe stato posto sul corpo di Gesù, il cosiddetto sudario di Oviedo[1], mantenendo fede al detto:
«Quien va a Santiago y no va al Salvador, visita al criado y deja al Señor.»
«Chi va a Santiago e non al Salvatore, visita il discepolo e dimentica il Signore[2].»
Il cammino di San Salvador ha una lunghezza di circa centoventi chilometri, che solitamente si effettuano in cinque o sei giorni[2] e ripercorre in buona parte l'antica Via Delapidata; si raggiunge un'altezza massima di 1 568 metri sulla Cordigliera Cantabrica. Tra tutti i cammini presenti in Spagna, quello di San Salvador è l'unico a non far parte di quelli di Santiago[1]. Chiunque giunga a Oviedo tra la festività della Santa Croce e di san Matteo, ossia tra il 14 e il 21 settembre, ottiene l'indulgenza plenaria anche quando non è dichiarato anno santo[2].
Durante il percorso, oltre alla natura incontaminata, si incontrano diversi punti di interesse artistico e culturale, in particolar modo a León, Oviedo, Lena, La Robla, La Pola de Gordón e Mieres[2]. Alcune opere architettoniche del cammino sono: