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comune italiano della provincia di Lucca in Toscana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Camaiore, scritto Camajore[4] nel XIX e inizio del XX secolo (dal Latino Campus Maior, cioè Campo Maggiore), è un comune italiano di 31 776 abitanti[1] della provincia di Lucca in Toscana. È situato a sud-ovest delle Alpi Apuane.
Camaiore comune | |
---|---|
La badia di San Pietro | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Lucca |
Amministrazione | |
Sindaco | Marcello Pierucci (PD) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 43°56′N 10°18′E |
Altitudine | 34 m s.l.m. |
Superficie | 85,43 km² |
Abitanti | 31 776[1] (30-4-2024) |
Densità | 371,95 ab./km² |
Frazioni | vedi elenco |
Comuni confinanti | Lucca, Massarosa, Pescaglia, Pietrasanta, Stazzema, Viareggio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 55041 |
Prefisso | 0584 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 046005 |
Cod. catastale | B455 |
Targa | LU |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 485 GG[3] |
Nome abitanti | camaioresi |
Patrono | Santissimo Nome di Gesù |
Giorno festivo | 1º giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Camaiore all'interno della provincia di Lucca | |
Sito istituzionale | |
Nel suo territorio si trovano molteplici ambienti caratteristici. Si va infatti dalla spiaggia di Lido di Camaiore alle vette delle Alpi Apuane come il monte Prana, il monte Matanna, il monte Gabberi, passando attraverso colline più o meno elevate. Importante è anche la piana del capezzanese nota per la coltivazione dei fiori o il vivaismo in genere, oltre al lungomare lidese e alle frazioni collinari con piccole coltivazioni di vite e olivo. Dal punto di vista idrografico, Camaiore è ricchissimo di acqua presente soprattutto in grandi falde sotterranee dalle quali viene continuamente estratta sia per uso privato, florovivaistico sia da alcuni comuni contigui per il rifornimento degli acquedotti locali.
I timori si concretizzano ancora di più se si ripensa al fenomeno delle voragini che, a metà degli anni novanta, provocò ingenti danni in seguito al crollo di alcune case[5]. Lungo tutto il territorio corrono modesti corsi d'acqua, alimentati dallo scolo delle acque montane; tra i più grandi il fiume Lombricese che corre ai piedi del Monte Gabberi, tocca il vicino paese Lombrici e si unisce con un altro corso, il Lucese, che scendendo invece dall'omonimo passo giunge a valle attraversando Nocchi, Marignana e la parte inferiore di Pieve di Camaiore fino ad arrivare a Camaiore. Da qui in poi si unirà con il Lombricese per formare il fiume Camaiore che alla sua foce viene anche chiamato Fosso dell'Abate.
Lungo tutto il territorio sono presenti anche piccoli bacini o laghi di dimensione modesta alimentati dalle varie sorgenti. Con l'entrata in vigore della legge regionale n. 66/2011 gran parte del territorio di Capezzano Pianore e Lido di Camaiore ricade in zona P.I.M.E (pericolosità idraulica molto elevata). Tutta la costa di Lido di Camaiore è bagnata dal mar Ligure[6], che dalla costa della Liguria si estende fino al promontorio di Piombino, e non dal mar Tirreno come erroneamente creduto, la cui denominazione ha sostituito nel linguaggio comune quella storica di Mare Toscano.
Nella preistoria il territorio di Camaiore fu attraversato da uomini neanderthaliani, come attestano i ritrovamenti di Grotta all'Onda (Casoli) e della Buca del Tasso (Metato). Soprattutto in quest'ultima fu rinvenuto un femore appartenente a un bambino neanderthaliano risalente a circa 40.000 anni fa. Numerose le testimonianze relative all'età del rame, per la maggior parte costituite da sepolture in cavità naturali quali le Grotte del Tambugione, del Tanaccio, delle Pianacce, di Penna Buia e della Buca del Corno (scoperta dal locale Gruppo Archeologico Camaiore nel 1978 e scavata dal Museo archeologico di Camaiore nel 1986 e 1987), la quale ha riportato alla luce interessanti reperti tra cui due pregevoli pugnali in rame. Nel 1983, furono rinvenute dal Gruppo Archeologico Camaiore, frammenti di vasi dell'età del Bronzo lungo la sponda destra del torrente Lombricese in località Candalla, e dai successivi scavi è emerso che qui si trovava un villaggio di pastori transumanti.
Nell'età preromana si insediarono nel territorio di Camaiore prima gli Etruschi e poi i Liguri, come attestano i ritrovamenti archeologici etruschi di Villa Mansi, l'Acquarella, Marignana che coprono un periodo che va dal VII al IV secolo a.C. I Liguri si posizionarono soprattutto sulle alture camaioresi e tracce dei loro insediamenti sono state ritrovate a Campallorzo a 1 000 metri di altitudine e al Passo del Lucese. Una necropoli dei Liguri Apuani venne invece alla luce a ridosso del monte Gabberi in località Vado (La Serra). I Liguri Apuani furono poi sgominati dall'esercito romano nel 180 a.C., e dopo la loro nota deportazione nel Sannio, vi fu una decisa colonizzazione di Camaiore da parte dei Romani, come dimostra anche la toponomastica di moltissime località per la presenza della forma predializzata in -anum (Albianum = di Albius). Di questo periodo si ha un'importantissima testimonianza rappresentata dalla fattoria dell'Acquarella (segnalata dal Gruppo Archeologico Camaiore) e scavata dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana con la fattiva collaborazione del Museo Archeologico di Camaiore. Anche il nome di Camaiore trae origine dal latino Campus maior = Campo maggiore, poi trasformatosi in Campomaiore e quindi nell'attuale Camaiore.
Nel Medioevo la città crebbe notevolmente, grazie all'antica Via Francigena, che da Lucca dirigeva a nord ovest, verso la Lunigiana e il Passo della Cisa, e transitava per il Campo Maggiore, dove già dall'anno 761 esisteva il monastero di San Pietro, oggi detta la badia di San Pietro di Camaiore.
Nell'itinerario di Sigerico, la città rappresentava la XXVII tappa, ed era definita Campmaior dall'arcivescovo di Canterbury. La prima citazione del villaggio di Campmaior risale all'anno 984 allorché era compreso nel piviere della vicina pieve di Santo Stefano.
Dall'XI al XIII secolo furono eretti sulle alture più strategiche del territorio di Camaiore, da ricchi proprietari fondiari di origine longobarda, i castelli o villaggi fortificati di Gombitelli (1029), Pedona e Montemagno (1099), Fibbialla (1123), Montecastrese (sec. XII), Peralla (sec. XIII), Greppolungo (anno 1219), Monteggiori (1224), Montebello (1129), Albiano e Orbicciano (1183), Rotaio (1223), Monte Penna (sec. XIII).[8] Su queste fortificazioni esercitarono i loro poteri le signorie feudali dei nobili di Montemagno e Pedona, i vicecomites di Corvaia e Vallecchia, i nobili di Bozzano e la Jura dei Canonici di San Martino di Lucca.
Intorno al 1225, o 1226, il Comune di Lucca, con lo scopo preciso di conquistarsi un accesso sicuro al porto di Motrone, sferrò un deciso attacco ai castelli camaioresi, in gran parte alleati dei pisani, che ostacolavano questo obiettivo conquistandoli e occupandoli con la forza. Lucca provvide poi a organizzare il territorio di Camaiore in una vasta Vicaria e ad ampliare con un progetto a schema preordinato (terranuova), e contemporaneamente a Pietrasanta (costruita ex novo), il primitivo borgo di Camaiore che divenne il centro di questa estesa giurisdizione.
Nel 1374, il centro camaiorese, sempre per volontà della città madre Lucca, fu fortificato con una possente cinta muraria merlata alta circa 9 metri e dotata di 13 torrette sporgenti. Si poteva accedere al nuovo castello da quattro diversi ingressi: Porta S. Pietro o Lombricese, Porta Genovese, Porta Lucchese e Porta Pedonese. Sul lato orientale, verso Lucca, fu costruita un'alta torre racchiusa da un procinto murario. Le mura castellane rimasero in piedi per circa cinque secoli, poiché a incominciare dalla seconda metà dell'Ottocento ne fu decretato dal consiglio comunale l'abbattimento. Oggi resta soltanto un tratto del muro di cinta sul versante settentrionale di circa 200 metri di lunghezza, notevolmente sbassato, e si scorgono ancora i resti del procinto murario della rocca.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 1º dicembre 1930.[9]
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 30 maggio 1930[9], è un drappo di bianco.
Abitanti censiti[12]
Al 1º gennaio 2023 la popolazione straniera era di 1 906 abitanti, pari al 6,27% dei residenti.[13]
La prima confraternita fu istituita a Camaiore nel XIV secolo. Ogni chiesa del paese aveva la propria confraternita a cui era assegnato un determinato compito. Attualmente sono presenti e ancora attive a Camaiore cinque Confraternite: SS. Trinità, Maria Santissima Addolorata, San Vincenzo Confessore, SS. Corpo di Cristo e San Vincenzo martire. L'arciconfraternita della Misericordia, con sede nella chiesa del Suffragio, si occupa dei trasporti funebri anche dei non iscritti, della gestione della chiesa dei Dolori e dell'organizzazione della solenne triennale del venerdì Santo.
L'emittente più vecchia del comune è Tele Camaiore Nuovi Orizzonti, nata nel 1979 per merito di Ansano Lombardi assieme all'associazione Amici delle Montagna di Camaiore ed in seguito rilevata dalla locale Confraternita di Misericordia, cui tuttora appartiene. L'emittente si basa esclusivamente sul volontariato e trasmette regolarmente filmati di Camaiore e di tutte le manifestazioni versiliesi.
Il comune di Camaiore possiede ventiquattro frazioni all'interno del proprio territorio: Capezzano Pianore, Casoli, Fibbialla, Fibbiano Montanino, Gombitelli, Greppolungo, La Culla, Lido di Camaiore, Lombrici, Vado, Marignana, Metato, Migliano, Montebello, Monteggiori, Montemagno, Nocchi, Orbicciano, Pedona, Pieve di Camaiore, Pontemazzori, Santa Lucia, Santa Maria Albiano, Torcigliano, Valpromaro.[15]
Camaiore ha 5 km di strade statali (SS1 Aurelia), 21 km di strade provinciali e regionali (SP1 "Lucca-Camaiore" e SR439 "Sarzanese"), 4 km di autostrada (A12 "Livorno-Genova"), 150 km di strade vicinali e 340 km di strade comunali. Fra gli assi viari comunali degni di nota figurano inoltre il lungomare viale Europa, il viale Pistelli, il viale Colombo e il viale Sergio Bernardini in località Lido di Camaiore e, perpendicolare a esso, la via Italica.[senza fonte]
La fermata Camaiore Lido-Capezzano, posta sulla linea Genova-Pisa, è servita dalle relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito dei contratti di servizio stipulati con la Regione Toscana denominate anche "Memorario".
Il trasporto pubblico locale è garantito dalle autocorse gestite dalla società Autolinee Toscane.
L'8 agosto 1900 fu inaugurata la tranvia a vapore che, voluta dal Comune di Camaiore, costituiva il collegamento diretto con Viareggio. L'impianto si attestava sul binari più a nord all'interno del piazzale dell'allora stazione ferroviaria di Viareggio, oggi un impianto dismesso denominato Viareggio Scalo. Nel 1938, in conseguenza dell'apertura della nuova stazione ferroviaria avvenuta due anni prima, la tranvia fu sostituita da un autoservizio.
Dal 1914, inoltre, il Lido di Camaiore era collegato direttamente con Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio tramite la tranvia litoranea, un'allora moderna infrastruttura, elettrificata a 600 V, che contribuì in maniera significativa allo sviluppo economico e turistico della fascia costiera. Vittima di gravi danneggiamenti subiti nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, l'impianto non fu più ripristinato.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1951 | 1956 | Giuseppe Coluccini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1956 | 1960 | Giuseppe Mastromei | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1960 | 1965 | Giuseppe Coluccini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1965 | 1968 | Giuseppe Coluccini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1968 | 1970 | Bruno Mastromei | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1970 | 1975 | Danilo Nuti | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 1980 | Fabio Pezzini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1980 | 1985 | Fabio Pezzini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1985 | 1988 | Antonio Dettori | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1988 | 1989 | Franco Torcigliani | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1989 | 1994 | Carla Dati | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1994 | 1998 | Cristiano Ceragioli | Centrosinistra | Sindaco | |
1998 | 2002 | Cristiano Ceragioli | Centrosinistra | Sindaco | |
2002 | 2007 | Giampaolo Bertola | Centrodestra + Lista Fabio Pezzini | Sindaco | |
2007 | 2012 | Giampaolo Bertola | Centrodestra | Sindaco | |
2012 | 2017 | Alessandro Del Dotto | PD + Alternativa per Camaiore + Lista Fabio Pezzini | Sindaco | |
2017 | 2022 | Alessandro Del Dotto | PD + Lista Civica "Camaiore nel cuore" + Lista Civica "Spazio Civile" | Sindaco | |
2022 | in carica | Marcello Pierucci | PD + Liste civiche Riformisti Viviamo Camaiore, Rinnovamenti, Camaiore a Sinistra | Sindaco |
Camaiore è un importante centro per l'arrampicata sportiva e nei suoi dintorni si contano numerosi settori d'arrampicata con più di 800 itinerari che presentano svariati stili di scalata. Grazie al suo clima e alle varie esposizioni delle sue pareti è possibile arrampicare a Camaiore durante tutto l'arco dell'anno[18].
A Camaiore, prima in estate poi tra fine febbraio e inizio marzo, si svolgeva il Gran Premio Città di Camaiore, corsa ciclistica riservata ai professionisti. La prima edizione risale al 1949. L'ultima edizione del Gran Premio Città di Camaiore si è tenuta il 6 marzo 2014[19]: a vincerlo Diego Ulissi. Dal 2015 Camaiore ospita la partenza della Tirreno - Adriatico. L'accordo siglato tra l'Amministrazione Comunale e Rcs Sport prevede il via da Camaiore fino al 2020[20]. L'intesa è stata successivamente rinnovata per due volte e prolungata fino al 2025[21]. Il rapporto privilegiato della città con il ciclismo è dimostrato anche da altri eventi organizzati sul territorio come il primo raduno della Nazionale italiana di ciclismo diretta da Davide Cassani, nel 2014[22], o l'organizzazione dei Campionati Italiani a cronometro Juniores nel 2019[23].
La frazione Lido di Camaiore, nota meta turistica, è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
La maggiore squadra di calcio della città è l'A.S.D. Camaiore che ha giocato nel campionato di Serie D, è attualmente milita nel girone A dell'Eccellenza Toscana.
La Pallavolo Camaiore (pallavolo maschile) milita nel campionato nazionale di Serie B2. Altro sport praticato dalla popolazione camaiorese è il "tiro alla fune", gioco tipo tradizionale riconosciuto dalla FIGeST con tanto di campionato italiano, dove la città di Camaiore vede il primato nella categoria femminile, prima vinto nel 2018 dall'associazione "cerberi" e successivamente vinto dalle detentrici dello scudetto "Black bull girls".
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