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frazione del comune italiano di Gavorrano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Caldana è una frazione del comune italiano di Gavorrano, nella provincia di Grosseto, in Toscana.
Caldana frazione | |
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Centro storico di Caldana | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Grosseto |
Comune | Gavorrano |
Territorio | |
Coordinate | 42°53′43.08″N 10°55′39″E |
Altitudine | 178 m s.l.m. |
Abitanti | 906 (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 58023 |
Prefisso | 0566 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | caldanese, caldanesi[1]; o zucchini |
Cartografia | |
Il borgo di Caldana si trova sul dorso pianeggiante di una collina sud-orientale del Monte Calvo, in un'area ricca di rocce calcaree storicamente impiegate nella produzione del marmo. Il territorio della frazione è interessato da brevi ma numerosi corsi d'acqua: il fosso dell'Acqua Nera (4 km)[2], il fosso Bagnaccio (5 km)[3], il fosso del Balzo (2 km)[4], il fosso Terrighi (4 km)[5], il Botrone (1 km)[6] e il Val di Miccia (3 km)[7].
Caldana è situata a sud-est del capoluogo comunale, dal quale dista circa 10 km, poco oltre il vicino centro di Ravi.
Il paese sorse prima dell'XI secolo come possedimento dei vescovi di Roselle, che successivamente lo cedettero ai monaci dell'abbazia di Sestinga. Originariamente la località era denominata Caldana di Ravi, vista la sua secondaria importanza rispetto al vicino centro.
Nei secoli successivi divenne proprietà della famiglia Pannocchieschi, prima di passare sotto il controllo di Siena. A metà del XVI secolo Caldana entrò a far parte del Granducato di Toscana, a seguito della caduta della repubblica senese. In seguito venne infeudata prima ai Bellanti e poi agli Austini, famiglia senese della contrada della Selva, e successivamente a ricche famiglie della zona tra la fine del XVI e la seconda metà del XVIII secolo: i Suarez, i Bichi e i Chigi. A questa ultima famiglia succedettero definitivamente i Lorena con il ritorno di Caldana tra i possedimenti granducali.
Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Caldana. Sono indicati gli abitanti dell'intera frazione e dove è possibile la cifra riferita al solo capoluogo di frazione. Dal 1991 sono contati da Istat solamente gli abitanti del centro abitato, non della frazione.
Una caratteristica degli abitanti del paese, ormai caduta in disuso, era nel pronunciare parlando una sola erre (r) quando nella parola c'è una doppia. Es. "terra" veniva pronunciata "tera", oppure "Gavorrano" veniva pronunciato "Gavorano".
«Caldana, dolce tera che t'afera sulla strada della sera c'è il baroccio.»
Altra particolarità dialettale è l'utilizzo della parola "collo" intesa nel senso di stupore.
«Inflazione al 13%. Collo!»
A Caldana è stata girata la fiction televisiva tedesca Ein Haus in der Toscana (1990-1994), diretta da Gabi Kubach.
Durante l'anno si svolgono diverse manifestazioni, le principali sono due: la festa di mezz'agosto (che si svolge sempre a cavallo del giorno 15) e la festa di ottobre che si svolge nel fine settimana della prima e seconda domenica del mese. La prima, della durata di cinque giorni, prevede la sagra, che ha luogo tutte le sere e il pranzo del giorno 15 agosto, e spettacoli di intrattenimento comprendenti musica e animazione. La festa di ottobre, invece, comprende la sagra paesana con piatti tipici del luogo e esposizioni di vario genere proposte da commercianti e espositori del luogo e non. Per la manifestazione vengono aperte le cantine del centro storico caldanese e vengono offerte manifestazioni come musica tradizionale dal vivo. Altre feste sono il mercatino di Natale che si svolge ogni anno nel mese di dicembre e le esibizioni del coro caldanese "Caldana Yes" che offrono piacevoli esibizioni durante tutto l'anno.
Il territorio della frazione è composto da un centro abitato principale, il paese di Caldana (178 m s.l.m., 906 abitanti)[14], posto in posizione dominante sul dorso della collina, e da altri due centri abitati che invece si sviluppano a valle: Basse di Caldana (51 m s.l.m., 50 ab.)[14] e Bivio di Caldana (34 m s.l.m., 12 ab.)[15].
Altre località minori sono quelle di Cesi, Montebelli, Poderi Alti, Poderi Bassi e Poderino. Storicamente anche la località del Grilli, prima di divenire frazione a sé stante, era compresa nel territorio di Caldana.
Poco fuori del paese, ancora visibili, erano coltivate le cave di marmo portasanta, proprietà nel corso del rinascimento della famiglia degli Agustini e in seguito alla riforma di Pietro Leopoldo riaperte dai Fallani. Il portasanta è un marmo con vene tendenzialmente rossastre. Il nome "portasanta" è dovuto agli stipiti della Porta Santa della Basilica Vaticana. In antichità tale marmo era conosciuto anche con il nome di "pietra claudiana" in quanto sembra che fosse il marmo prediletto dall'imperatore Claudio Tiberio.
La frazione è gemellata con la Contrada della Selva di Siena.
A Caldana ha sede la società calcistica Unione Sportiva Caldana, che attualmente milita nel campionato di prima categoria.
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