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divinità induista del pianeta Mercurio Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Budha (devanagari: बुध) è, nella mitologia induista, il nome del pianeta Mercurio[1][2] e della divinità ad esso collegata[3]. Fa parte dei Navagraha, le nove divinità che presiedono ai principali corpi celesti. È anche conosciuto con i nomi di Soumya (sanscrito: सौम्य, ovvero "figlio della luna"), Rauhineya o Tunga.[3]
Budha appare come una divinità nei testi indiani, spesso come figlio di Soma (il dio della luna, in alternativa noto come Chandra) e Tara (moglie di Brihaspati, il dio di Giove). L'identità della madre di Budha non è tuttavia coerente nei Purana: infatti è detto alternativamente figlio di Tara o della dea Rohini (una figlia di Daksha).[3] Budha ebbe un solo discendente, il re mortale Pururavas, dalla moglie Ila.
Una delle prime menzioni di Budha come corpo celeste appare nel testo vedico Pancavimsa Brahmana, e appare anche in altri testi antichi come lo Shatapatha Brahmana, ma non nel contesto dell'astrologia. Nei Veda, Budha è legato ai tre gradini del dio Visnù.[3]
L'iconografia di Budha è quella di una divinità benevola,[4] con il corpo di colore giallo chiaro (o verde), drappeggiato in abiti gialli, che tiene una scimitarra, una mazza e uno scudo. Canonicamente è rappresentato a cavallo di un carro fatto di aria e fuoco, trainato da otto cavalli del vento; in alcune illustrazioni tuttavia cavalca un leone e ha quattro braccia. Nel Tempio di Bhudhan, situato a Thiruvenkadu nel Tamil Nadu, è raffigurato mentre cavalca un leone alato.[1]
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