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banca che opera con criteri etici, ponendo le persone e l’ambiente al centro dell’attività creditizia e di investimento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Una banca etica è un istituto bancario che opera sul mercato finanziario con criteri legati all'etica.
Una banca etica fornisce alla propria clientela i normali servizi bancari muovendosi, però, nell'ambito di particolari criteri, definiti nello specifico dagli stessi istituti, nella selezione degli investimenti sui quali concentrare il risparmio raccolto; inoltre, al pari delle cosiddette banche dei poveri, le banche etiche operano spesso anche nell'ambito del microcredito, fornendo alla clientela particolarmente disagiata, cioè in condizioni di difficoltà nell'usufruire dei canali finanziari tradizionali, prestiti di importo anche molto basso e a interesse relativamente basso.
Un altro obiettivo delle banche etiche è quello di garantire ai clienti trasparenza sugli investimenti che verranno effettuati e sulla gestione del risparmio, in particolare:
Tra gli obblighi di una banca etica vi sono i seguenti:
Attualmente questa tipologia di mercato è in pieno sviluppo, ed anche alcune banche di tipo tradizionale offrono investimenti in fondi definiti etici, anche se manca una definizione univoca di quali criteri possano definire se un investimento è etico. Si va da criteri minimalisti, per esempio la scelta di non investire in aziende che producano armi, a criteri più rigidi basati su un'attenta selezione di tutti i comportamenti delle aziende interessate, dal rispetto dei diritti dei lavoratori, al rispetto delle norme in materia di tutela dell'ambiente.
In Europa, dagli anni settanta del secolo scorso, sono nate diverse banche che si conformano ai criteri di eticità, svolgendo operazioni di piccolo finanziamento, il cosiddetto "microcredito", anche nei Paesi in via di sviluppo, o promuovendo il finanziamento di strutture di commercio di prodotti alimentari e di piccolo artigianato verso i Paesi maggiormente sviluppati, attraverso canali commerciali paralleli alla normale distribuzione.
In Italia lo sviluppo di un sistema bancario di questo tipo è passato attraverso i gruppi di Mutua Autogestione (MAG), tuttora presenti, che hanno contribuito sia allo sviluppo del microcredito, sia alla nascita di punti vendita per il commercio di prodotti provenienti dal terzo mondo e da cooperative sociali. A partire dagli anni novanta operano anche in Italia alcune banche etiche; la più grande e diffusa su tutto il territorio nazionale è Banca Popolare Etica, nata nel 1999 per iniziativa di alcune organizzazioni del terzo settore italiane (ACLI, ARCI, AGESCI tra le maggiori[1][2]): la banca si caratterizza per offrire ai risparmiatori tutti i comuni servizi bancari in condizioni di trasparenza e dal fatto che, oltre ai privati cittadini, possono accedere ai finanziamenti della stessa solo le organizzazioni del terzo settore, le ONG o altre società la cui attività abbiano un evidente valore sociale o ambientale.[3]
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