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arcivescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Antonio Mattiazzo (Rottanova di Cavarzere, 20 aprile 1940) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 18 luglio 2015 vescovo emerito di Padova.
Antonio Mattiazzo arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Mons. Mattiazzo presso l'aula magna del palazzo del Bo, il 20 aprile 2013. | |
Recapitulare omnia in Christo | |
Titolo | Padova (titolo personale di arcivescovo) |
Incarichi attuali | Vescovo emerito di Padova (dal 2015) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 20 aprile 1940 a Rottanova di Cavarzere |
Ordinato presbitero | 5 luglio 1964 dal vescovo Girolamo Bartolomeo Bortignon, O.F.M.Cap. |
Nominato arcivescovo | 16 novembre 1985 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 15 dicembre 1985 dal cardinale Agostino Casaroli |
Nasce a Rottanova, frazione di Cavarzere, in provincia di Venezia e diocesi di Chioggia, il 20 aprile 1940. È originario di Saletto, in provincia di Padova.
Nel 1951 entra nel seminario vescovile di Padova.
Il 5 luglio 1964 è ordinato presbitero dal vescovo Girolamo Bartolomeo Bortignon.
Dopo l'ordinazione studia presso la Pontificia Università Lateranense e frequenta la Pontificia accademia ecclesiastica a Roma. Nel 1968 consegue la laurea in utroque iure.
Nello stesso anno diventa segretario di nunziatura del Nicaragua e dell'Honduras. Dal 1971 è segretario della delegazione apostolica a Washington, dal 1975 è uditore della nunziatura a Brasilia e, dal 1978 in quella di Parigi. Nel 1980 diviene consigliere della Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato della Santa Sede.
Il 16 novembre 1985 papa Giovanni Paolo II lo nomina nunzio apostolico in Costa d'Avorio, pro-nunzio in Burkina Faso e Niger ed arcivescovo titolare di Viruno; succede a Justo Mullor García, precedentemente nominato osservatore permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a Ginevra. Il 15 dicembre successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Padova, dal cardinale Agostino Casaroli, co-consacranti l'arcivescovo Filippo Franceschi e il vescovo Girolamo Bartolomeo Bortignon.
Il 5 luglio 1989 lo stesso papa lo nomina vescovo, con il titolo ad personam di arcivescovo, di Padova; succede a Filippo Franceschi, deceduto il 30 dicembre 1988. Il 17 settembre prende possesso della diocesi.
Dal 1989 al 2003 è segretario della Conferenza episcopale triveneta, mentre dal settembre 2011 al maggio 2012 ne è vicepresidente.
Nel 1994 ha iniziato la prima visita pastorale della diocesi, conclusa nel 2006; nel 2011 inizia la seconda visita pastorale relativa ai vicariati foranei, conclusa nel 2015.
Dal 20 giugno 2005 al 18 luglio 2015 è vice-gran cancelliere della Facoltà teologica del Triveneto.
È stato membro della Commissioni episcopali per la cooperazione missionaria e per la cultura e le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Il 7 febbraio 2015, vedendo ormai avvicinarsi il giorno del suo settantacinquesimo genetliaco, comunica di voler concludere il suo ministero nella festa di san Gregorio Barbarigo[1]. Il successivo 18 luglio papa Francesco accoglie la sua rinuncia all'ufficio per raggiunti limiti di età e chiama a succedergli Claudio Cipolla, parroco e vicario episcopale della diocesi di Mantova[2].
Continua poi il suo ministero come semplice missionario nella prefettura apostolica di Robe, in Etiopia[3]. Dopo aver lasciato l'Etiopia, a partire dal 2019 si mette a servizio della Custodia di Terra Santa, dapprima a Nazareth e poi a Betlemme[4].
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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