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Antonio Allegretti (scultore)
scultore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Antonio Allegretti (Cuneo, 17 aprile 1840 – Carrara, 26 ottobre 1918) è stato uno scultore italiano.

Biografia
Studiò a Genova con Santo Varni, che ritrasse in un busto in bronzo. Con l'opera dedicata a Caino, vince il concorso indetto dall'Accademia ligustica di belle arti di Genova ottenendo una medaglia d'oro e una pensione,[1] quindi passò a Firenze, dove rimase per qualche tempo eseguendo nel frattempo il Ritratto a Gino Capponi. Successivamente si trasferì Roma, dove stazionò per molti anni, essendo stato nominato professore aggiunto alla cattedra di scultura al Regio Istituto di Belle Arti. Successivamente si trasferì a Carrara per insegnare e dirigere l'Accademia di belle arti, città dove visse l'ultimo periodo della sua vita.
Espose alla Promotrice di Belle Arti a Torino dal 1884, a Roma nel 1888 e a Chicago nel 1893. La sua Eva dopo il peccato fu esposta sia a Milano che Roma ed una copia fu acquistata dal Municipio di Roma. La posa ricorda l'opera del maestro Varni dedicata nel 1875 alla moglie Giulietta.[2] Scultore di sicuro mestiere ma di compassata e scolastica freddezza accademica,[3] le sue numerose opere hanno carattere accademico di ispirazione neoclassica[senza fonte], mentre altre oscillano tra naturalismo e romanticismo.[4]
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Opere
- Taddeo, Roma, facciata della chiesa di San Paolo fuori le Mura
- Eva dopo il peccato, 1881, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
- Margherita del Faust[5]
- Monumento al senatore Garelli, Mondovì
- Testa di gentiluomo, terracotta
- Monumento a Nicola Fabrizi, 1888
- Figura femminile, 1893, terracotta
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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