Ampezzo (Italia)
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ampezzo (Dimpeç in friulano[5] Petsch in tedesco[6]) è un comune italiano di 890 abitanti[2] in Friuli-Venezia Giulia. Per un breve periodo, tra settembre e ottobre del 1944, fu capitale della "Repubblica libera della Carnia", un'area di conflitto sotto il controllo delle formazioni partigiane.
Ampezzo comune | |
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(IT) Ampezzo (FUR) Dimpeç[1] | |
Panorama di Ampezzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Udine |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Benedetti (lista civica Nuova Ampezzo) dal 07-06-2009 (2º mandato dal 09-06-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 46°25′01.51″N 12°47′24.99″E |
Altitudine | 560 m s.l.m. |
Superficie | 73,63 km² |
Abitanti | 894[2] (31-03-2024) |
Densità | 12,14 ab./km² |
Frazioni | Oltris, Voltois, Cima Corso |
Comuni confinanti | Forni di Sotto, Ovaro, Sauris, Socchieve |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano |
Cod. postale | 33021 |
Prefisso | 0433 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030003 |
Cod. catastale | A267 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 405 GG[4] |
Nome abitanti | ampezzini |
Patrono | santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ampezzo nella ex provincia di Udine | |
Sito istituzionale | |
Il territorio del comune sorge a quote collinari e montuose, con l'abitato posto a 560 m su un vasto spuntone tra il Tagliamento e il Lumiei, nella regione alpina della Carnia sud-occidentale (Alta Val Tagliamento), lungo la statale che da Tolmezzo sale al Passo della Mauria e al Cadore. Il territorio è circondato dai monti che lo dividono a nord dalla Val Lumiei di Sauris (Alpi Tolmezzine Occidentali - sottogruppo delle Alpi Carniche) e le Prealpi Carniche a sud, confinando a ovest con il territorio di Forni di Sotto, a sud con quello di Tramonti di Sopra (provincia di Pordenone), a nord con Sauris e a est con quello di Socchieve.
Il primo documento scritto che fa il nome di Ampezzo (la cosiddetta donazione sestense) risale al 762. Il paese, come tutta la Carnia, venne ceduto nel 1077 dall'imperatore Enrico IV al patriarcato di Aquileia, il cui territorio passò quindi, nel 1420 alla Repubblica di Venezia. I veneziani fecero ampio uso del legname dei ricchi boschi della Carnia per costruire le proprie navi. Nel 1797, col trattato di Campoformido anche Ampezzo passò all'Impero asburgico e quindi entrò a far parte del regno d'Italia nel 1866, dopo il referendum di annessione del Lombardoveneto.
Durante la prima guerra mondiale Ampezzo venne occupata dagli Austriaci dopo la rotta di Caporetto nel 1917, e finalmente liberata dai cavalleggeri italiani il 2 novembre del 1918. Durante la seconda guerra mondiale la popolazione subì molti lutti: quasi ogni famiglia aveva un parente fra gli alpini della Divisione Alpina Julia. Nel 1943 vennero portati in località Plan dal Sac 280 prigionieri neozelandesi. Ampezzo assunse poi un ruolo primario durante la guerra di liberazione (1943-1945), quando divenne capitale della Repubblica libera della Carnia.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 21 marzo 1974.[7]
«Di cielo, alla catena montuosa caricata a destra di un abete e a sinistra di una casetta, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di verde e d'azzurro.
Abitanti censiti[8]
Ad Ampezzo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[9].
La lingua friulana che si parla ad Ampezzo rientra fra le varianti appartenenti al friulano carnico[10].
Oltre al capoluogo il comune è composto dalle piccole frazioni di Oltris e Voltois.
In paese sono presenti due piccole zone industriali dove operano diverse industrie nel settore metalmeccanico, verniciatura del legno e materie plastiche e da qualche mese anche nel settore box doccia.
L'artigianato è rappresentato da imprese operanti nella lavorazione del ferro e serramenti, nell'edilizia, estrazione boschiva (molto fiorente considerato il notevole patrimonio comunale) e nelle segherie.
Il commercio è costituito, oltre che dagli esercizi pubblici, (alberghi, ristoranti, bar, agriturismo) da negozi di vari prodotti e tabelle merceologiche che coprono e soddisfano il fabbisogno della popolazione locale.
L'allevamento è fra i più sviluppati della Carnia: sono presenti 4 aziende che con i loro 250 bovini forniscono buona parte del latte al Caseificio Val Tagliamento di Enemonzo.
Periodo | Primo cittadino | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|
1995 | 1999 | Renzo Petris | Sindaco | |
1999 | 2004 | Renzo Petris | Sindaco | |
2004 | 2009 | Eugenio Benedetti | Sindaco | |
2009 | in carica | Michele Benedetti | Sindaco |
Il paese è rappresentato, insieme al comune di Socchieve, dalla Socleif-Dimpeç C5 che gioca il campionato amatoriale di calcio a 5 friulano e gioca nella palestra di Ampezzo.
Dal 2014, ad inizio luglio, ospita il Rally della Carnia, che nella sua prima riedizione tenutasi il 5-6 luglio 2014, ha riscosso un notevole successo di pubblico e di partecipanti, riportando i rally su strade che hanno fatto la storia del motorsport italiano.
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