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famiglia dell'ordine Liliales Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alstroemeriaceae Dumort. è una famiglia di piante monocotiledoni appartenente all'ordine Liliales.[1][2]
Alstroemeriaceae | |
---|---|
Alstroemeria aurea | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Liliales |
Famiglia | Alstroemeriaceae Dumort. |
Classificazione Cronquist | |
taxon non contemplato | |
Generi | |
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Sono originarie dell'America Centrale, Meridionale e dell'Oceania. Alcune piante presentano fiori molto vistosi, relativamente grandi e di svariati colori. Per questa ragione alcune specie di questa famiglia sono impiegate come piante ornamentali, in particolare nella floricoltura.
La famiglia è stata denominata da Barthélemy Charles Joseph Dumortier a partire dal genere tipo Alstroemeria. Questo genere, alla sua volta, è stato nominato in onore del botanico svedese barone Claes Alströmer dal suo amico Linneo.
I semi sono stato portati da Alströmer in un viaggio in Sudamerica nel 1753.[3]
Sono piante erbacee, erette o volubili, con rizomi simpodiali.[4] Alcune delle radici sono più grosse delle altre e contengono amido. Il tallo è foglioso, mentre le foglie sono lineari a lancia o oblunghe, abbastanza larghe rispetto ad altre liliopside.[5]
Le inflorescenze sono ombrelliformi, costituiscono cime elicoidali circondate usualmente da un involucro di brattee, raramente ridotte a un unico fiore.[6]
I fiori sono molto vistosi e relativamente grandi nei generi di Alstroemerieae, più piccoli fra le Luzuriageae. Sono ermafroditi, trimeri, actinomorfi e zigomorfi. Il perigonio è formato da sei tepali liberi alla base, disposti in due cicli.
Nelle Luzuriageae il colore dei fiori è bianco; nelle Alstroemerieae, invece, può essere giallo, rosso, rosa, arancione o verde, dipendendo della specie e della varietà, in generale con macchie scure.
Presentano ghiandole nettarifere alla base di due dei tepali interni. L'androceo è formato da sei stami, disposti in due cicli, con i filamenti liberi tra loro e liberi dai tepali. Le antere sono fisse, non versatili, con aperture spontanee longitudinali.
La microsporogenesi è successiva e il tappeto è di tipo ghiandolare. I grani di polline sono solcati e composti da due cellule. Il gineceo è triloculare, con numerosi ovuli anatropi dalla placentazione ascellare (dove con "ascella" si intende qualunque angolo formato dalle articolazioni della pianta). Il frutto è una capsula loculicida, con una prominenza al centro o troncata all'apice, con sei costole longitudinali nelle Alstroemerieae. Nei generi delle Luzuriageae, invece, il frutto è una bacca.[6]
I semi sono rotondi o sferici, con l'embrione piccolo in relazione all'endosperma, alla maturazione si presentano con tegumento asciutto nel genere Alstroemeria e con sarcotesta nel genere Bomarea.[6]
Presentano rafidi di ossalato di calcio in differenti organi.[7]
Le Alstroemeriaceae si distribuiscono in tutta l'America tropicale e temperata, dal Messico e le Antille fino alla Terra del Fuoco. Le Luzuriageae si trovano dal Perù fino alle Isole Falkland e in Terra del Fuoco, Nuova Zelanda e Australia (dal Nuovo Galles del Sud fino alla Tasmania).[6][8]
L'età delle Alstroemeriaceae e delle specie simili appartenenti allo stesso lignaggio è stimato in 76 milioni di anni. Quella del gruppo corona, periodo in cui si suppone abbiano iniziato a differenziarsi i membri odierni di questa tribù, è stimata in 30 milioni di anni. L'età del gruppo delle Luzuriageae è di 79 milioni di anni, e quella del loro gruppo corona, è di 56 milioni di anni.[6]
A continuazione si può vedere il cladogramma che mostra le relazioni esistenti tra le Alstroemeriaceae e altre famiglie dentro l'ordine delle Liliales.[6][9]
Liliales |
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Tradizionalmente si è considerato le Alstroemeria e le Bomarea come parte della famiglia delle Amaryllidaceae, sotto l'ordine Liliales. Questo criterio è stato sostenuto dalla maggioranza dei tassonomi dei secoli XIX e XX.[10][11][12] John Hutchinson, nel 1959, ha elevato la tribù Alstroemerieae delle Amaryllidaceae al rango di famiglia indipendente, Alstroemeriaceae, riabilitando così la gerarchia originale proposta da Barthélemy Dumortier, che nel 1829 aveva descritto la famiglia. Nonostante questo, Hutchinson la racchiuse in un ordine indipendente: Alstroemeriales.[13]
Anche la storia tassonomica delle Luzuriaga è stata materia di controversie, con non meno di quattro circoscrizioni differenti a livello di famiglia: Liliaceae, Smilacaceae, Philesiaceae e Luzuriagaceae.[14] Nel 2003, il sistema di classifica APG II ha disposto le Alstroemeria e Bomarea in una famiglia indipendente delle liliaceae, Alstroemeriaceae. Allo stesso modo, sono state considerate le Luzuriaga e le Drymophila in un'altra famiglia separata, quella delle Luzuriagaceae. Entrambe le famiglie sono state incluse dentro l'ordine delle liliales.
La famiglia comprende quattro generi e circa 230 specie distribuite in due tribù: Alstroemerieae e Luzuriageae. Fino a pochi anni fa i membri di questa famiglia erano considerati come una parte di un'ampia circoscrizione delle liliacee, ma le analisi molecolari di DNA e le analisi filogenetiche basate tanto nei dati molecolari quanto nella morfologia e nell'anatomia, hanno dimostrato che costituiscono una famiglia separata.[6][15]
Sulla base delle sue relazioni filogenetiche, nel 2009 gli integranti delle Alstroemeriaceae e delle Luzuriagaceae sono stati disposti dal sistema di classifica APG III nella stessa famiglia, la quale mantiene il nome della prima per il principio di conservazione del Codice Internazionale per la Nomenclatura Botanica. La famiglia, a sua volta, è stata divisa in due tribù:[15]
La Bomarea edulis si trova nei territori che vanno dal Messico all'Argentina; le sue radici tuberose sono state utilizzate fin dai tempi precolombiani come alimento. Una pianta ben sviluppata può avere fino a 20 tubercoli radicali di 5 cm di diametro.[18][19]
Alcune fra le specie di Alstroemeriaceae che si coltivano come piante ornamentali sono:
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