Aliano
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Aliano è un comune italiano di 865 abitanti[1] della provincia di Matera in Basilicata.
Aliano comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | Matera |
Amministrazione | |
Sindaco | Luigi De Lorenzo (lista civica Aliano Oltre) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 5-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 40°19′N 16°14′E |
Altitudine | 555 m s.l.m. |
Superficie | 98,41 km² |
Abitanti | 865[1] (31-8-2023) |
Densità | 8,79 ab./km² |
Frazioni | Alianello |
Comuni confinanti | Gorgoglione, Missanello (PZ), Roccanova (PZ), Sant'Arcangelo (PZ), Stigliano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 75010 |
Prefisso | 0835 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 077002 |
Cod. catastale | A196 |
Targa | MT |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 812 GG[3] |
Nome abitanti | alianesi |
Patrono | san Luigi Gonzaga |
Giorno festivo | 21 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Aliano nella provincia di Matera | |
Sito istituzionale | |
È noto per essere il luogo d'ambientazione del romanzo Cristo si è fermato a Eboli (nel quale il paese è chiamato Gagliano, a imitazione della pronuncia locale) dello scrittore Carlo Levi, che vi trascorse parte del suo periodo di confino e che in seguito vi si fece seppellire.
Aliano è inoltre affiliato all'Associazione Nazionale Città dell'Olio ed il suo territorio circostante è caratterizzato dal tipico paesaggio dei calanchi.
Arrampicato su un colle argilloso a 555 m s.l.m., domina la Val d'Agri e il torrente Sauro nella parte centro-occidentale della provincia al confine con la parte centro-orientale della provincia di Potenza. Nel suo territorio sono presenti numerosi calanchi, caratteristici pendii originatisi dall'erosione di rocce argillose e con scarsa copertura vegetale.
Confina a nord con i comuni di Stigliano (14 km) e Gorgoglione (20 km), ad est con Sant'Arcangelo (PZ) (17 km), a sud con Roccanova (PZ) (21 km) e ad ovest con Missanello (PZ) (14 km). Fa parte della comunità montana Collina Materana.
Il nome del borgo deriva dal latino Praedium Allianum, cioè podere di Allius, gentilizio romano. Data la vicinanza ai fiumi Agri e Sinni, sin dall'antichità fu centro importante di scambi tra la civiltà greca, etrusca ed enotria, come testimoniato dalla scoperta di una necropoli risalente ad un periodo compreso tra il VIII ed il VII secolo a.C., contenente più di mille tombe e numerosi reperti. Tali reperti sono ora custoditi nel Museo della Siritide di Policoro. Alcune fonti parlano di un borgo di pastori esistente e già sviluppato ai tempi di Pirro, nel 280 a.C.
Tuttavia i primi testi in cui viene ufficialmente citato Aliano sono datati al 1060, anno in cui risale una bolla papale che attribuiva al vescovo di Tricarico l'amministrazione del borgo. Nell'VIII secolo le diverse grotte scavate nelle rocce sedimentarie di origine alluvionale ubicate nella zona di fosso San Lorenzo, già abitate in età preistorica, ospitarono numerosi monaci basiliani sfuggiti alle persecuzioni iconoclaste in Oriente. In epoca medioevale Aliano fu feudo di diverse famiglie, tra cui i Sanseverino, i Carafa ed i Colonna.
Nella storia recente di questo piccolo centro non si può non ricordare lo scrittore Carlo Levi che qui ambientò il libro Cristo si è fermato a Eboli (1945).
Levi durante il regime fascista, negli anni 1935-36 fu condannato al confino in Basilicata (al tempo chiamata, ufficialmente, Lucania) a causa della sua attività antifascista. Trascorse un periodo prima a Grassano e successivamente ad Aliano (che nel libro viene chiamata Gagliano, imitando la pronuncia locale), dove ebbe modo di conoscere la realtà di quelle terre e della sua gente. Durante il confino ad Aliano, richiesto ripetutamente dai poveri locali, Levi riprese ad esercitare gratuitamente la sua professione di medico venendo a conoscenza quindi in modo diretto delle misere condizioni dei contadini locali.
Lo scrittore nelle sue ultime volontà espresse quella di essere seppellito ad Aliano "tra i suoi contadini". Nel paese sono ancora intatti tutti i luoghi descritti nel romanzo e nei vicoli sono impresse alcune frasi simbolo del libro. Levi ebbe qui l'occasione di scoprire un'altra Italia che era, appunto, quella contadina del Mezzogiorno.
Abitanti censiti[4]
I film girati nel territorio di Aliano, sono[5]:
Numerose sono le iniziative legate al Parco letterario Carlo Levi, in particolare i viaggi sentimentali nei luoghi legati al confino dello scrittore, e giornate di degustazione di prodotti tipici. Dal 1988 si svolge inoltre il Premio letterario nazionale Carlo Levi, organizzato dal Circolo culturale "Nicola Panevino".
Di grande rilievo il Festival della paesologia "La Luna e i Calanchi", diretto da Franco Arminio, che si tiene ogni anno nel mese di agosto dal 2012[6].
Di antica tradizione ad Aliano sono i festeggiamenti per il Carnevale, con le tradizionali maschere "cornute"[7].
Aliano è inserito nel percorso del Cammino delle ginestre[8] che attraversa anche i Comuni di Cirigliano, Accettura e Stigliano e prende il nome dalle piante di ginestra presenti in gran numero lungo i 50 chilometri del cammino.
L'economia si fonda soprattutto sull'agricoltura e la pastorizia; l'abitato infatti è circondato da piantagioni di ulivo che rendono fiorente la produzione di olio d'oliva, da frutteti (in particolare pescheti e agrumeti), e vi si pratica l'allevamento caprino e ovino. La presenza di resti archeologici neolitici e la tomba di Carlo Levi rendono il paese importante dal punto di vista turistico-culturale. Infatti per le vie sono incisi brani del libro Cristo si è fermato ad Eboli e la dimora e i luoghi narrati nel libro sono rimasti intatti.
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