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cardinale e arcivescovo cattolico italiano (1872-1952) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alessio Ascalesi (Casalnuovo, 22 ottobre 1872[1] – Napoli, 11 maggio 1952) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano nominato da papa Benedetto XV.
Alessio Ascalesi, C.PP.S. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Fotografia del cardinale Ascalesi pubblicata da L'Illustration sul numero dedicato al conclave del 1939. | |
Ut ad Deum ascendam | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 22 ottobre 1872 a Casalnuovo |
Ordinato presbitero | 8 giugno 1895 |
Nominato vescovo | 29 aprile 1909 da papa Pio X |
Consacrato vescovo | 8 agosto 1909 dall'arcivescovo Domenico Serafini, Cong.Subl. O.S.B. (poi cardinale) |
Elevato arcivescovo | 9 dicembre 1915 da papa Benedetto XV |
Creato cardinale | 4 dicembre 1916 da papa Benedetto XV |
Deceduto | 11 maggio 1952 (79 anni) a Napoli |
Nacque a Casalnuovo (oggi comune di Casalnuovo di Napoli, all'epoca borgata del comune di Afragola che si chiamava Arcora) il 22 ottobre 1872, studiò presso il seminario di Spoleto e fu ordinato sacerdote della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue l'8 giugno 1895.
Dopo essere stato per alcuni anni amatissimo parroco priore a Montefalco (Pg), dove fino alla fine dei suoi giorni amava recarsi per raccoglimento spirituale e ristoro, il 29 aprile 1909 fu nominato vescovo di Muro Lucano e, il 19 giugno 1911, trasferito alla sede di Sant'Agata de' Goti.
Il 9 dicembre 1915 fu promosso arcivescovo di Benevento.
Papa Benedetto XV lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 4 dicembre 1916. Al momento della nomina e fino alla creazione del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, ad opera di Pio XI, fu il porporato italiano più giovane.
Il 7 marzo 1924 fu promosso arcivescovo di Napoli. Per poter meglio occuparsi degli affari religiosi della città, gli fu affidato un segretario particolare, il monsignor Giuseppe Gennaro Antonio Torre (Napoli, 4 febbraio 1894 - Napoli, Chiaia 24 febbraio 1955. Parroco della chiesa di San Giuseppe a Chiaia).
Intorno agli anni 30 divenne cardinale protettore della Confraternita dell'Immacolata di Casarano perorando, presso la Sacra Congregazione Concistoriale, la causa per l'elevazione del sodalizio ad arciconfraternita.
Morì l'11 maggio 1952 all'età di 79 anni; il suo corpo riposa nella basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte.
A Napoli gli sono intitolati un ospedale e il seminario maggiore arcivescovile. Una strada porta il suo nome a Roma e, a San Marco dei Cavoti (Bn), una lapide ricorda il suo soggiorno presso il nobiliare palazzo Jelardi.
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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