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vescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alberto Giglioli (Buonconvento, 4 febbraio 1924 – Siena, 3 gennaio 2005) è stato un vescovo cattolico italiano.
Alberto Giglioli vescovo della Chiesa cattolica | |
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Virtus in infirmitate | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 4 febbraio 1924 a Buonconvento |
Ordinato presbitero | 28 giugno 1947 dall'arcivescovo Mario Toccabelli |
Nominato vescovo | 24 aprile 1970 da papa Paolo VI |
Consacrato vescovo | 13 giugno 1970 dall'arcivescovo Mario Jsmaele Castellano, O.P. |
Deceduto | 3 gennaio 2005 (80 anni) a Siena |
Nacque a Buonconvento, in provincia e arcidiocesi di Siena, il 4 febbraio 1924.
Compì l'iter formativo in preparazione al sacerdozio presso il seminario arcivescovile di Siena.
Il 29 giugno 1947 fu ordinato presbitero dall'arcivescovo metropolita di Siena Mario Toccabelli.[1]
Dopo l'ordinazione continuò i suoi studi teologici al Pontificio Istituto Biblico di Roma, presso cui si specializzò in sacra scrittura. Ritornato nell'arcidiocesi natale, fu docente di teologia dogmatica e sacra scrittura al seminario interdiocesano, di cui nel 1967 fu nominato rettore. Al contempo fu anche parroco di Monsindoli e Ginestreto, delegato vescovile dell'Azione Cattolica e animatore del "Centro studi di San Donato", nato per curare la preparazione teologica e spirituale della gioventù.
Il 22 ottobre 1966 fu insignito del titolo onorifico di cameriere segreto soprannumerario da papa Paolo VI.[2]
Il 24 aprile 1970 papa Paolo VI lo nominò vescovo titolare di Bitilio e ausiliare di Mario Jsmaele Castellano, arcivescovo metropolita di Siena e amministratore apostolico di Chiusi e Pienza, di Colle di Val d'Elsa, di Montalcino e di Montepulciano. Il 13 giugno seguente ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Siena, per imposizione delle mani dello stesso monsignor Castellano, co-consacranti il vescovo titolare di Mazaca Renato Spallanzani e il vescovo di Prato Pietro Fiordelli. Venne destinato alla cura pastorale della diocesi di Montepulciano.[3]
Il 7 ottobre 1975 fu nominato vescovo di Montepulciano e di Chiusi e Pienza, sedi che vennero così unite in persona episcopi.[4] L'11 novembre successivo fu ricevuto in udienza dal presidente della Repubblica Italiana Giovanni Leone per prestare il giuramento previsto dal concordato allora in vigore.[5]
Il 30 settembre 1986, con il decreto Instantibus votis della Congregazione per i vescovi, fu sancita l'unione piena delle diocesi affidategli; divenne così il primo vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Durante i trent'anni di ministero episcopale si adoperò attivamente per i giovani, promosse l'Azione Cattolica e compì numerose visite pastorali alle parrocchie.[1]
Il 25 marzo 2000 papa Giovanni Paolo II accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale della diocesi;[6] gli succedette Rodolfo Cetoloni. Rimase amministratore apostolico fino all'ingresso del successore, avvenuto il 4 giugno seguente. Da vescovo emerito si ritirò a Siena.[1]
Morì il 3 gennaio 2005, all'età di 80 anni, presso il policlinico universitario di Siena. Dopo le esequie, celebrate nella cattedrale di Montepulciano il 5 gennaio, fu sepolto nella cappella del clero nel cimitero di Santa Chiara a Montepulciano.[1] In seguito la salma fu trasferita nella cappella di San Gaetano da Thiene della cattedrale poliziana.[7]
La genealogia episcopale è:
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