Alberto Benzoni

giornalista, storico e politico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Alberto Benzoni (Bad Bentheim, 29 marzo 1935) è un giornalista, storico e politico italiano.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

L'impegno politico

Iscrittosi al Partito Socialista Italiano nel 1957, nel 1971 fu eletto consigliere comunale di Roma, rieletto nel 1976 e 1981, e nel 1976 entrò come prosindaco nella giunta di sinistra guidata dall'indipendente eletto nelle liste del Partito Comunista Italiano Giulio Carlo Argan. Dopo le elezioni amministrative del 1981 è sostituito da Pierluigi Severi, all'epoca vicino all'area craxiana del PSI. Esponente della sinistra lombardiana, l'area del partito favorevole al dialogo con il Partito Comunista Italiano, nel 1978 Benzoni fu, insieme a Michele Achilli, Gianfranco Amendola, Tristano Codignola, Paolo Leon e Marcello Vittorini, tra i firmatari di un articolo dell'Avanti! critico verso il segretario del partito Bettino Craxi, a causa della sua politica anticomunista e delle «svolte di natura ideologica» da lui promosse[1].

Dopo la crisi del PSI, dal 1994 aderì alla Federazione Laburista, di cui fece parte sino a quando la maggioranza di tale formazione decide di confluire nei Democratici di Sinistra, a cui si oppone. Benzoni a quel punto promuove il Movimento di Unità Socialista e Laburista, che nel maggio 1998 partecipa alla fondazione dei Socialisti Democratici Italiani[2].

Nel 2006 sostiene il progetto della Rosa nel Pugno.[3]

L'1-2 giugno 2019, durante il 1º congresso nazionale di Risorgimento Socialista, viene eletto Presidente del partito all'unanimità.[4]

Scrittore e giornalista

Autore di diverse pubblicazioni sulla storia del socialismo e del PSI, nel 1991, prima della fine della parabola craxiana provocata dalle inchieste di Mani pulite, ha pubblicato il saggio Il craxismo, sulla figura e la politica di Bettino Craxi[5]. Insieme alla figlia Elisa, laureata in storia contemporanea, nel 1999 ha pubblicato Attentato e rappresaglia, un saggio sull'attentato di via Rasella.

Cura rubriche di politica internazionale su l'Avanti![6] e Mondoperaio.[7]

Opere

Note

Collegamenti esterni

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