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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vaiano Cremasco (Aià in dialetto cremasco[5]) è un comune italiano di 3 546 abitanti[2] della provincia di Cremona in Lombardia.
Vaiano Cremasco comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Cremona |
Amministrazione | |
Sindaco | Graziano Baldassarre[1] (lista civica di centro-destra) dal 15-5-2023[1] |
Territorio | |
Coordinate | 45°22′23″N 9°35′18″E |
Altitudine | 82 m s.l.m. |
Superficie | 6,15 km² |
Abitanti | 3 546[2] (31-12-2021) |
Densità | 576,59 ab./km² |
Comuni confinanti | Bagnolo Cremasco, Crespiatica (LO), Monte Cremasco, Palazzo Pignano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26010 |
Prefisso | 0373 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019111 |
Cod. catastale | L535 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 557 GG[4] |
Nome abitanti | vaianesi |
Patrono | santi Cornelio e Cipriano |
Giorno festivo | 16 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Vaiano Cremasco nella provincia di Cremona | |
Sito istituzionale | |
Situato nella bassa Pianura Padana, il paese si trova sul confine occidentale della vasta zona agricola un tempo paludosa del Moso.
Anche se nel 992, in una donazione del prete Pietro a favore della basilica di Sant'Ambrogio, compare il nome Valiano, non è tuttavia possibile riferire con sicurezza questo toponimo al paese cremasco.[6]
Il nome di Vaiano si trova con la forma «VALLIANUM» nel famoso documento che enumera le località dell'«Insula Fulcheria» di pertinenza dell'Imperatore Federico Barbarossa. In un documento del 1192, in cui Enrico VI cede ai cremonesi i suoi diritti su Crema e sull'«Insula», è detto «VAJANUM».
Il significato di tale nome deriva probabilmente da un avvallamento o declivio, dalla giacitura del terreno che anticamente si abbassava verso le acque; e sta bene anche per il contrapposto «Monte», che segna il rialzo della sponda nella vicinissima località.
Le origini di Vaiano Cremasco vengono fatte risalire a un'antica stazione preistorica databile approssimativamente intorno alla metà del II millennio a.C. Tra il 1868 e il 1896 infatti, prima e durante i lavori di scavo del Canale Vacchelli, nel suo territorio e in quello limitrofo di Palazzo Pignano furono ritrovati avanzi di palafitte lacustri o terramare e antichi manufatti (un piccolo vaso di pietra e una lancia di bronzo). Mancando testimonianze sulla continuità di tale insediamento, se ne ipotizza comunque una totale dipendenza dalla vicina Pieve di Palazzo Pignano, maggior centro del Cremasco prima del sorgere di Crema, documentato fin dall'epoca romana.
Lo stemma comunale è stato concesso con regio decreto del 27 maggio 1926.[7]
«Trinciato di argento e di rosso, ciascun campo caricato di una rosa di sei foglie dell'uno nell'altro, alla banda di azzurro sulla partizione. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[8]
Al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri sono 355. Le comunità nazionali numericamente significative sono[9]:
Il territorio è attraversato dalle seguenti strade provinciali
Elenco dei sindaci dal 1985 ad oggi[12].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1985 | 1990 | Primo Bombelli | Partito Comunista Italiano | sindaco | |
1990 | 1995 | Primo Bombelli | Partito Comunista Italiano poi Partito Democratico della Sinistra | sindaco | |
1995 | 1999 | Primo Bombelli | sinistra | sindaco | |
1999 | 2004 | Primo Bombelli | sinistra | sindaco | |
2004 | 2009 | Giovanni Alchieri | lista civica di sinistra (Partito della Rifondazione Comunista) | sindaco | |
2009 | 2014 | Domenico Calzi | Il Popolo della Libertà-Lega Nord | sindaco | |
2014 | 2017 | Domenico Calzi | lista civica di centro-destra | sindaco | [13][14] |
2017 | 2018 | Graziano Baldassarre | lista civica di centro-destra | vicesindaco reggente | [15] |
2018 | 2023 | Paolo Primo Molaschi | lista civica | sindaco | [16] |
2023 | in carica | Graziano Baldassarre | lista civica di centro-destra | sindaco | [1] |
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