Tozzia alpina

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Tozzia alpina

La tozzia (nome scientifico Tozzia alpina L., 1753) è una pianta erbacea dai fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Orobanchaceae. È anche l'unica specie del genere Tozzia L., 1753.[1]

Etimologia

Il nome generico (tozzia) le è stato attribuito dal botanico fiorentino Pier Antonio Micheli che così volle tributare un omaggio al suo maestro Bruno Tozzi[2], mentre L'epiteto specifico (alpina) fa riferimento all'habitat tipico per questa specie.[3]

Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 2: 607"[4] del 1753.[5] Il nome del genere è stato definito sempre da Carl von Linné nella stessa pubblicazione.[6]

Descrizione

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Prospettiva
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Il portamento

L'altezza media di queste piante varia da 15 a 40 cm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Sono inoltre piante semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla) e sono provviste di uno o più austori connessi alle radici ospiti per ricavare sostanze nutritive.[7][8][9][10][11]

Radici

Le radici sono tipo fittone.

Fusto

La parte aerea del fusto è debole e prostrata; la sezione è quadrangolare; nella parte apicale sono presenti delle linee di peli riflessi; nella parte basale sono presenti delle squame carnose e addensate. I rami sono ascendenti.

Foglie

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto; hanno la lamina intera a forma ovale con i bordi provvisti di profondi denti. Dimensione delle foglie: larghezza 5 – 11 mm; lunghezza 8 – 19 mm.

Infiorescenza

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Infiorescenza

L'infiorescenza si presenta come un racemo con i fiori peduncolati posizionati all'ascella delle foglie superiori; i fiori possono essere anche solitari. I peduncoli sono filiformi e lunghi 3 – 6 mm.

Fiore

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (del tipo bilabiato), tetrameri, ossia con quattro verticilli (calicecorolla - androceogineceo) e pentameri (la corolla è a 5 parti). Lunghezza totale del fiore: 5 – 10 mm.

  • Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (4), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula[8]
  • Calice: il calice è gamosepalo, a cinque parti terminanti con dei denti; il calice ha una forma ovale allargata. Dimensione del calice: 2 - 4,5 mm.
  • Corolla: la corolla è simpetala, di colore giallo chiaro, e consiste in un tubo cilindrico terminante in un lembo bilabiato; dei due labbri quello inferiore è trilobato con internamente delle macchie purpuree, mentre quello superiore è bilobato. La corolla è priva di sperone. Dimensione della corolla : 9 – 12 mm.
  • Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami (due grandi e due piccoli). Le antere sono disposte trasversalmente e sono provviste di due logge più o meno uguali. Le sacche polliniche hanno l'estremità inferiore a forma di freccia.[10]
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli (è quindi biloculare, derivato dai due carpelli iniziali), ma con pochi ovuli); lo stilo è del tipo filiforme; lo stigma è capitato del tipo bilobo.
  • Fioritura: da (maggio) giugno a luglio.

Frutti

Il frutto è contenuto nel calice (persistente) ed ha la struttura di una capsula a deiscenza per aborto. Nel suo interno è contenuto 1 seme.

Riproduzione

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

In queste piante il semiparassitismo è tale per cui anche i semi per germogliare hanno bisogno della presenza delle radici della pianta ospite; altrimenti le giovani piantine sono destinate ad una precoce degenerazione.

Distribuzione e habitat

Riepilogo
Prospettiva
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Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[12] – Distribuzione alpina[13])

Fitosociologia

Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:[13]

Formazione : comunità delle macro- e delle megaforbie terrestri;
Classe : Mulgedio-Aconitetea;
Ordine : Calamgrostietalia villosae;
Alleanza : Adenostylion.

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione[14][15]) distribuiti in tutti i continenti.

Per questa pianta sono riconosciute le seguenti sottospecie:[1]

  • Tozzia alpina L. subsp. alpina - Distribuzione: Europa meridionale dalla Spagna alla Penisola Balcanica.
  • Tozzia alpina subsp. carpathica (Wolł.) Pawlł., 1948 - Distribuzione: Europa centro-meridionale.

Alcune checklist[16] per questa specie riconoscono un altro binomio scientifico: Tozzia carpathica Woloszack Altri Autori considerano le due specie T. alpina e T. carpathica come distinte in quanto la loro distribuzione geografica è disgiunta: T. carpathica è distribuita nei Carpazi e tra le montagne dei Balcani meridionali, mentre T. alpina ha il suo areale dai Pirenei alla parte occidentale della ex Jugoslavia.[17]

Il numero cromosomico di T. alpina è: 2n = 20.[18]

Filogenesi

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Cladogramma del genere

La classificazione tassonomica della Tozzia alpina è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa il suo genere apparteneva alla famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) è stata assegnata alla famiglia delle Orobanchaceae[15]; anche i livelli superiori sono cambiati (vedi box tassonomico in alto a destra).

Secondo una recente ricerca di tipo filogenetico[7] la famiglia Orobanchaceae è composta da 6 cladi principali nidificati uno all'interno dell'altro. Il genere Tozzia si trova nel penultimo clade più interno (relativo alla tribù Rhinantheae) insieme ai generi Bartsia, Lathraea, Parentucellia, Rhynchocorys, Odontites, Euphrasia, Rhinanthus e Melampyrum. In particolare nella ricerca citata è risultato che Tozzia è “gruppo fratello” del gruppo composto dalle specie dei generi Bartsia, Parentucellia, Odontites e Euphrasia. Studi ancora più recenti (2013)[19] posizionano Tozzia alpina all'interno del gruppo precedente con Euphrasia in posizione “gruppo fratello” del gruppo stesso.

Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato e semplificato, mostra l'attuale conoscenza della posizione filogenetica del genere Tozzia.

Altre notizie

La tozzia alpina in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:

  • (DE) Alpenrachen
  • (FR) Tozzie des Alpes
  • (EN) Yellow-rattle

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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