Sirolo
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Sirolo è un comune italiano di 4 075 abitanti[1] della provincia di Ancona nelle Marche.
Sirolo comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Ancona |
Amministrazione | |
Sindaco | Filippo Moschella (lista civica di centro-destra) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 43°31′33.67″N 13°36′57.67″E |
Altitudine | 125 m s.l.m. |
Superficie | 16,68 km² |
Abitanti | 4 075[1] (30-4-2024) |
Densità | 244,3 ab./km² |
Frazioni | Coppo, Fonte d'Olio, Madonnina, San Lorenzo |
Comuni confinanti | Ancona, Camerano, Castelfidardo, Numana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 60020 |
Prefisso | 071 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 042048 |
Cod. catastale | I758 |
Targa | AN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 860 GG[3] |
Nome abitanti | sirolesi |
Patrono | san Nicola di Bari |
Giorno festivo | 9 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Sirolo nella provincia di Ancona | |
Sito istituzionale | |
Sirolo si trova a 125 m s.l.m., a sud ed alle pendici del Monte Conero (rientrante in gran parte nel suo territorio) e si affaccia sul mare Adriatico. La quasi totalità del suo territorio fa parte del Parco regionale del Conero. Nel 2011 Sirolo è stata oggetto di un francobollo (ritraente la spiaggia denominata delle "Due Sorelle"), in tiratura limitata ed anche per i collezionisti in lamina di argento[4].
Le spiagge di Sirolo sono otto: Urbani, San Michele, la costa dei Sassi Neri, spiaggia delle Velare (spiaggia delle Due Sorelle), spiaggia dei Lavori, spiaggia dei Forni, spiaggia dei Gabbiani e la spiaggia dei Frati o del Bo':
Il nome deriva dal condottiero Sirio, al seguito del generale Belisario, a cui intorno all'anno 540 Giustiniano I donò il territorio di Sirolo, dopo la sconfitta dei Goti che avevano invaso il Piceno.[senza fonte]
Sirolo registra una delle più remote presenze umane delle Marche. Sin dalla preistoria misteriosi abitatori lasciarono i segni della loro presenza databile a 100.000 anni fa. Nell'età neolitica altre comunità occuparono Sirolo e il Conero e ancora, scendendo più giù nel tempo, altre presenze, nell'età del bronzo, ed altri insediamenti, quelli piceni, animarono questa terra, seminandola di abitati e poi di necropoli, ancora oggi non tutte dissepolte. A Sirolo vi è un percorso archeologico nella più grande necropoli picena delle Marche (VI secolo a.C.) - l'unica visitabile nella regione – in cui sono stati rinvenuti straordinari e numerosissimi reperti che compongono le associazioni funerarie di una straordinaria sepoltura qual è la cosiddetta “Tomba della Regina”. I quasi duemila ritrovamenti della predetta tomba confermano l'esistenza di una comunità che aveva raggiunto una concezione elevata del ruolo femminile all'interno dell'antica società italica.
Chiara è anche l'impronta ellenica nei luoghi. I Greci che, a partire dal IV secolo a.C., risalivano le coste dell'Italia Meridionale, in questi luoghi trovarono terre ricche e feconde in cui fondare città. Qui fissarono la loro dimora e chiamarono il Conero Komaros, ribattezzato dai Romani Cumerium – corbezzolo - perché a ottobre il Monte Conero si colora di corbezzoli, piccoli, rotondi e colorati frutti diventati il simbolo della cordialità e del benvenuto all'ospite. Anche i Romani giunsero e si insediarono a Sirolo, ne apprezzarono le messi e il vino e lasciarono a loro testimonianza opere idrauliche come l'acquedotto e arredi artistici nelle ville del territorio. Durante il dominio romano faceva parte della cives Humanae.
Attorno all'anno mille, la necessità di difendersi dalle scorrerie dei barbari, favorì il sorgere del castello di Sirolo. Sirolo, inespugnata, resistette per tutto il medioevo come struttura fortificata, con le sue torri, le sue mura, la sua corte e il suo arco gotico del 1050, porta della città. Nel 1225 la famiglia dei conti Cortesi, signori del luogo, cedettero la città ad Ancona in cambio del titolo nobiliare. Per questo motivo Sirolo è considerata uno dei Castelli di Ancona. Sirolo ebbe una certa autonomia dal 1465 alla fine del XVII secolo, quando entrò a far parte dello Stato della Chiesa. Il centro storico, borgo di origine tardo medioevale, conserva un fascino antico legato alle sue origini di castello fortificato ed è costituito da un dedalo di vicoli caratteristici, percorribili solo a piedi, tra angoli e scorci di grande impatto. Dalla piazza panoramica nel centro del paese si ammirano le più belle spiagge della Riviera del Conero, gran parte della costa marchigiana e, nelle giornate più limpide, le isole Incoronate e la Croazia.
Vi sono importanti monumenti fra cui la Badia di San Pietro sul Conero (XI secolo), piccola chiesa di architettura romanica, che prospetta su una piccola piazzetta ed un portale barocco, la chiesa parrocchiale di San Nicola del 1765, costruita sui resti di una chiesa preesistente risalente al 1230, la chiesa del SS. Rosario del XVIII secolo a pochi passi dalla porta medioevale, la chiesetta dedicata alla Madonna (anno 1536) in località "La Madonnina" ed il teatro comunale Cortesi, minuscolo gioiello d'architettura di fine '800.
Lo stemma è stato riconosciuto con DPCM del 7 febbraio 1957[6] mentre il gonfalone è stato concesso con DPR del 5 giugno 1957.[7] Dallo Statuto comunale[8] si ricavano le descrizioni dello stemma:
«Campo di cielo, Branzino al naturale natante su di una campagna di azzurro, mareggiata di argento.»
e del gonfalone del comune di Sirolo:
«Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami in argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione, centrata in argento, COMUNE DI SIROLO. L'asta verticale è ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dei colori nazionali fregiati di argento.»
Il varolo, che nel dialetto anconitano designa un branzino, viene considerato un simbolo del paese.[9] Questa specie di pesce, che può raggiungere anche i dieci chili di peso e il metro di lunghezza, è particolarmente diffuso tra gli anfratti e le scogliere del litorale del monte Conero.[9]
Abitanti censiti[26]
Secondo i dati ISTAT al 01 gennaio 2018 la popolazione straniera era di 205 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano[27]:
A Sirolo, come a Numana e Camerano, è parlato il dialetto anconetano, con piccolissime differenze, ma fino agli anni '70 del 1900 l'idioma originario era di tipo gallo-italico, con le vocali finali che cadevano tranne la -a.
Il Palio è istituito in onore a San Nicola di Bari, patrono di Sirolo. Si celebra il 9 maggio, festa del Patrono, o il sabato o domenica immediatamente successivi. È costituito da due disfide:
La disfida tra contrade prende spunto:
La disfida prende spunto dalla leggenda dei “Tre bambini e dell'Oste”[28]: secondo una versione, il fatto sarebbe accaduto mentre Nicola si recava al concilio di Nicea. Fermatosi ad un'osteria, gli fu presentata una pietanza a base di pesce, almeno a quanto diceva l'oste. Nicola, divinamente ispirato, si accorse che si trattava invece di carne umana. Chiamato l'oste, espresse il desiderio di vedere come era conservato quel “pesce”. L'oste lo accompagnò presso due botticelle piene della carne salata di tre bambini da lui uccisi. Nicola si fermò in preghiera ed ecco che le carni si ricomposero e i bambini saltarono allegramente fuori dalle botti. La preghiera di Nicola spinse l'oste alla conversione, anche se in un primo momento questi aveva cercato di nascondere il suo misfatto.
Le contrade di Sirolo sono:
Il comune di Sirolo è costituito anche da tre frazioni:
Sirolo ha ricevuto menzioni e riconoscimenti per la qualità ambientale delle sue spiagge e della sua costa. La Guida Blu, stilata da Legambiente e Touring Club Italiano a partire dal 1999, ha più volte citato la cittadina. Nel 1999[32], 2000[33], 2001[34] e 2002[35] ha ricevuto il punteggio massimo, corrispondente a 5 Vele. Nel 2003[36], 2004[37], 2005, 2006[38], 2007[39], 2008[40], 2009[41], 2010[42], 2011[43], 2012[44], 2013[45], 2014[46], 2015[47], 2016[48], 2017[49], 2018[50] e 2019[51] ha, invece, ricevuto 4 Vele.
Nello stesso ambito, la FEE le attribuisce ininterrottamente dal 1994 la Bandiera Blu d'Europa[52]. Inoltre, negli anni 2016[53], 2017[54], 2018[55], e 2019[56] a Sirolo è stata concessa la Bandiera Verde quale località a misura di bambino e di ragazzi under 18.
La Spiaggia delle Due Sorelle, in particolare, è stata oggetto di premi e riconoscimenti. Dopo un sondaggio nazionale via web, nell'agosto 2013 a Rispescia (Grosseto) Legambiente le ha attribuito il premio La più bella sei tu quale una delle dieci spiagge più belle d'Italia[57]. Il quotidiano inglese Daily Telegraph, invece, nel 2018 ha posto la spiaggia al terzo posto nella classifica delle spiagge più belle d'Italia[58]. Sempre nel 2018, DailyBest menziona la spiaggia delle Due Sorelle ed il litorale di Sirolo tra le dieci spiagge libere più belle d'Italia[59].
Nel 2015, a Sirolo è stato rilasciato l'attestato "Top Rated" di destinazione più votata dai turisti nella categoria "Sole e Mare" dalla community di PaesiOnline[60], mentre il The Guardian ha menzionato, nel 2017, il paese tra le mete da non perdere[61].
Il comune è servito da due strade provinciali:
Una linea extraurbana che partendo da Ancona piazza Cavour e con fermate alla stazione centrale di Ancona e Ancona Varano, raggiunge la riviera del Conero passando per Camerano, Sirolo, Numana e Marcelli e viceversa.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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12 maggio 1985 | 1 febbraio 1993 | Lucio Forastieri | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [62] |
2 febbraio 1993 | 22 aprile 1995 | Luigi Leonarduzzi | Democrazia Cristiana | Sindaco | [63] |
23 aprile 1995 | 12 giugno 1999 | Leonardo Orazi | Lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [64] |
13 giugno 1999 | 7 giugno 2009 | Giuseppe Misiti | Lista civica | Sindaco | [65][66] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2019 | Moreno Misiti | Lista civica Sirolo nel cuore | Sindaco | [67] |
27 maggio 2019 | in carica | Filippo Moschella | Lista civica Impegnati per Sirolo[68] | Sindaco | [69] |
La squadra di Calcio è la Nuova Sirolese, che disputa il campionato di Seconda Categoria.
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