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Salvatore Pes, marchese di Villamarina
marchese di Villamarina, diplomatico e politico italiano (1806-1877) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Salvatore Raimondo Gianluigi Pes, marchese di Villamarina e barone dell’Isola Piana, noto come marchese di Villamarina o semplicemente come Villamarina (Cagliari, 11 agosto 1808 – Torino, 14 maggio 1877), è stato un diplomatico e politico italiano, del Regno di Sardegna.
Salvatore Pes di Villamarina | |
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Ambasciatore del Regno di Sardegna nel Granducato di Toscana | |
Durata mandato | 23 maggio 1848 – 1852 |
Monarca | Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II |
Capo del governo | Cesare Balbo, Cesare Alfieri di Sostegno, Ettore Perrone di San Martino, Vincenzo Gioberti, Agostino Chiodo, Claudio Gabriele de Launay, Massimo d'Azeglio |
Ambasciatore del Regno di Sardegna in Francia | |
Durata mandato | 1852 – Ottobre 1859 |
Monarca | Vittorio Emanuele II |
Capo del governo | Massimo d'Azeglio, Camillo Benso di Cavour, Alfonso La Marmora |
Ambasciatore del Regno di Sardegna nel Regno delle Due Sicilie | |
Durata mandato | Gennaio 1860 – 1861 |
Monarca | Vittorio Emanuele II |
Capo del governo | Camillo Benso di Cavour |
Senatore del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia | |
Durata mandato | Maggio 1856 – 14 maggio 1877 |
Legislatura | dalla V (nomina 14 maggio 1856) alla XIII |
Tipo nomina | Categoria: 7 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Torino |
Professione | Diplomatico |
Fu ambasciatore a Firenze (Granducato di Toscana) dal 1848 al 1852, a Parigi (Secondo Impero francese) dal 1853 al 1859 e a Napoli (Regno delle Due Sicilie) dal 1860 al 1861.
A Firenze contribuì alla decisione di Leopoldo II di Toscana di entrare nella prima guerra di indipendenza a fianco dello Stato sabaudo. Tuttavia, dopo i moti mazziniani in Toscana, non riuscì ad evitare la fuga dello stesso Leopoldo nel Regno delle due Sicilie.
Nel 1856 partecipò con Cavour al Congresso di Parigi e, unico rappresentante del Regno di Sardegna, alle conferenze di approfondimento successive.
Ambasciatore a Napoli nel 1860, scoraggiò la decisione di Cavour di far scoppiare un moto filopiemontese in città che evitasse la presa di potere di Garibaldi. Successivamente, contravvenendo alle disposizioni di Cavour di mantenersi neutrale fra borbonici e garibaldini, concesse a questi ultimi un reparto piemontese per la Battaglia del Volturno. Avvicinò, così facendo, Garibaldi al Piemonte favorendo il processo di unificazione nazionale.