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gruppo politico del Parlamento europeo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo (S&D), detto anche più semplicemente Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, è un gruppo politico del Parlamento europeo che riunisce partiti nazionali socialdemocratici di centro-sinistra a vocazione europeista,[5][6] erede del Gruppo del Partito del Socialismo Europeo.
Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici | |
---|---|
(EN) Progressive Alliance of Socialists and Democrats (DE) Progressive Allianz der Sozialisten und Demokraten (FR) Alliance Progressiste des Socialistes et Démocrates (ES) Alianza Progresista de Socialistas y Demócratas | |
Presidente | Iratxe García Pérez |
Vicepresidente | Alex Agius Saliba Gabriele Bischoff Mohammed Chahim Christophe Clergeau Heléne Fritzon Camilla Laureti Yiannis Maniatis Ana Catarina Mendes Kathleen Van Brempt |
Stato | Unione europea |
Sede | Rue du Trône, 98, 1040 Bruxelles |
Abbreviazione | S&D |
Fondazione | 23 giugno 2009 |
Derivato da | Gruppo del Partito del Socialismo Europeo |
Ideologia | Socialdemocrazia[1][2] Europeismo[3] |
Collocazione | Centro-sinistra[4] |
Partito europeo | Partito del Socialismo Europeo |
Affiliazione internazionale | Internazionale Socialista, Alleanza Progressista |
Seggi Europarlamento | |
Colori | Rosso |
Sito web | www.socialistsanddemocrats.eu/ |
Rappresenta il secondo gruppo parlamentare più grande in Eurocamera dopo il gruppo del Partito Popolare Europeo (di centro-destra).[7]
Nel preambolo della dichiarazione di composizione del gruppo S&D è indicato che lo stesso riunisce le forze progressiste che lavorano per una Europa di solidarietà, di giustizia sociale, di uguaglianza, di sviluppo sociale, di diritti umani e di pace.
A partire dall'inizio della IX legislatura a presiedere il gruppo S&D è la spagnola Iratxe García Pérez (PSOE).
Il gruppo ha aderito all'Internazionale Socialista come organizzazione associata.[8][9]
Il gruppo S&D si è costituito il 23 giugno 2009 con l'obiettivo di riunire i partiti membri del Partito del Socialismo Europeo (PSE) e altri soggetti non affiliati a nessun partito europeo ma comunque di ispirazione progressista, quali il cipriota Partito Democratico, il lettone Partito dell'Armonia Nazionale e anche l'italiano Partito Democratico, confluito poi nel PSE nel 2014.
Il nome del gruppo inizialmente avrebbe dovuto essere Alleanza dei Socialisti e dei Democratici per l'Europa (ASDE - Alliance of Socialists and Democrats for Europe), ipotesi poi abbandonata in quanto ritenuto troppo simile a quello dell'ALDE (Alliance of Liberals and Democrats for Europe).[10][11]
Già prima delle elezioni europee del 2009 si era parlato della possibile nascita di questo gruppo, che vedeva, però, l'opposizione dei membri del Partito Democratico vicini a Francesco Rutelli e di alcuni socialisti europei.[12] Il calo subito da molti partiti socialisti europei alle elezioni del 2009 (come il PS francese, sceso al 16%) e la necessità di contenere il peso del PPE (rafforzato nonostante la defezione dei Conservatori britannici e dell'ODS ceco nel nuovo Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei), hanno spinto il capogruppo del PSE, il tedesco Martin Schulz, ad aprire alla proposta del segretario del PD Dario Franceschini[13] della nascita dell'Alleanza Progressista, nella quale i deputati del PD avrebbero mantenuto una propria autonomia politico-finanziaria. Dal momento che alcuni esponenti del PD rifiutavano l'etichetta di "socialisti" si preferì la menzione esplicita di "Socialisti e Democratici".[14] La nascita dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo come nuovo gruppo, annunciata ufficialmente il 12 giugno,[15] è stata quindi approvata all'unanimità dai socialisti europei il 18 giugno 2009.[16]
Martin Schulz, già presidente del Gruppo Socialista nel Parlamento Europeo dal 2004 al 2009, è stato successivamente rieletto presidente il 23 giugno del 2009 e lo è rimasto fino al gennaio del 2012, quando si è dimesso a causa della sua elezione a Presidente del Parlamento europeo, ed è stato succeduto nell'incarico da Hannes Swoboda del Partito Socialdemocratico d'Austria.
Il 17 giugno 2014 Martin Schulz si è autosospeso dalla Presidenza del Parlamento Europeo tornando a guidare momentaneamente il gruppo S&D per condurre le trattative a nome dello stesso gruppo nell'accordo per la formazione della nuova Commissione Europea. Grazie all'accordo tra PPE, PSE e ALDE, Schulz venne rieletto Presidente dell'Europarlamento mentre il PD, in forza dei suoi 31 eurodeputati che ne facevano la prima forza del gruppo S&D, espresse con Gianni Pittella il nuovo capogruppo. Il 4 marzo 2018 il gruppo elesse il tedesco Udo Bullmann come nuovo presidente.[17]
Sostiene fortemente il “diritto alla disconnessione” per legge, in modo che una persona «debba lavorare solo durante le ore del suo contratto e quando è pagato», affinché non ci sia più pressione sui dipendenti per essere sempre disponibili, lavoro non retribuito, stress e burnout.[18]
Si batte per una strategia per raggiungere l’uguaglianza di genere, propone infatti il superamento del divario di genere in termini retributivi e pensionistici, la difesa della salute sessuale e riproduttiva della donna e dei suoi diritti, l’equilibrio di genere nelle posizioni apicali e nei processi decisionali, l’entrata in vigore della direttiva sull’equilibrio tra vita privata e professionale, la lotta alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento sessuale/lavorativo, e l’eradicazione della violenza contro la donna e la violenza di genere.[19]
Sostiene fortemente un piano per combattere evasione ed elusione fiscale per recuperare centinaia di miliardi di euro. Propone un'aliquota fiscale minima globale del 21% per limitare la concorrenza fiscale tra i paesi e per generare entrate che possano finanziare i servizi pubblici per tutti.[20]
Stato | Partito Nazionale | Partito Europeo | IX legislatura | VIII legislatura
(2014-2019) |
VII legislatura
(2009-2014) |
VI legislatura
(2004-2009) |
---|---|---|---|---|---|---|
Regno Unito | Partito Laburista | PSE | 10 / 73 |
20 | 13 | 19 |
Slovacchia | Direzione - Socialdemocrazia | PSE (sospeso) | 2 / 14 |
4 | 5 | 3 |
I presidenti del gruppo S&D sono stati:[25]
Presidente | Inizio mandato | Fine mandato | Paese (Circoscrizione) |
Partito | |
---|---|---|---|---|---|
Martin Schulz | Gruppo Socialista | 17 gennaio 2012 | Partito Socialdemocratico | ||
Hannes Swoboda | 17 gennaio 2012 | 18 giugno 2014 | Partito Socialdemocratico | ||
Martin Schulz | 18 giugno 2014 | 1º luglio 2014 | Partito Socialdemocratico | ||
Gianni Pittella | 1º luglio 2014 | 4 marzo 2018 | (Meridionale) |
Partito Democratico | |
Udo Bullmann | 4 marzo 2018 | 18 giugno 2019 | Partito Socialdemocratico | ||
Iratxe García | 18 giugno 2019 | in carica | Partito Socialista Operaio Spagnolo |
Precedenti vicepresidenti del gruppo nominati all'inizio della legislatura nel 2009.
Precedenti vicepresidenti del gruppo nominati all'inizio della legislatura nel 2014.
Dopo le elezioni europee del 2019, i membri S&D hanno eletto il loro nuovo ufficio politico composto dal presidente Iratxe García Pérez, nove vicepresidenti e il tesoriere. Come conseguenza della Brexit, il membro S&D britannico Claude Moraes ha dovuto dimettersi dalla carica di vicepresidente. Marek Belka è stato nominato nuovo vicepresidente.
Gli attuali/precedenti segretari generali del gruppo sono i seguenti:
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