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arciduca d'Austria e secondo viceré del regno Lombardo-Veneto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ranieri Giuseppe Giovanni Michele Francesco Geronimo d'Asburgo, arciduca d'Austria (Pisa, 30 settembre 1783 – Bolzano, 16 gennaio 1853), è stato il secondo viceré del Lombardo-Veneto.
Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena | |
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Ritratto dell'arciduca Ranieri Giuseppe, litografia di Josef Kriehuber, 1834. | |
Arciduca d'Austria | |
Nome completo | tedesco: Rainer Joseph Johann Michael Franz Hieronymus italiano: Ranieri Giuseppe Giovanni Michele Francesco Geronimo |
Nascita | Pisa, 30 settembre 1783 |
Morte | Bolzano, 16 gennaio 1853 (69 anni) |
Luogo di sepoltura | Duomo di Bolzano |
Dinastia | Asburgo-Lorena |
Padre | Leopoldo II d'Asburgo-Lorena |
Madre | Maria Luisa di Borbone-Spagna |
Consorte | Maria Elisabetta di Savoia-Carignano |
Figli | Maria Carolina Maria Adelaide Leopoldo Luigi Ernesto Carlo Sigismondo Leopoldo Ranieri Ferdinando Enrico Antonio Massimiliano Carlo |
Religione | Cattolicesimo |
Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena | |
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Viceré del Regno-Lombardo-Veneto | |
Durata mandato | 3 gennaio 1818 – 8 giugno 1848 |
Monarca | Francesco I Ferdinando I |
Predecessore | Antonio Vittorio d'Asburgo-Lorena |
Successore | Josef Radetzky (governatore generale) |
Ranieri Giuseppe era il nono figlio dell'allora granduca di Toscana Pietro Leopoldo I (futuro imperatore Leopoldo II del Sacro Romano Impero) e di sua moglie, l'infanta Maria Luisa di Borbone-Spagna, figlia di Carlo III di Spagna. Nacque a Pisa nel 1783 mentre la famiglia granducale si trovava in villeggiatura.
Dopo la prematura morte dei suoi genitori, suo fratello maggiore, l'imperatore Francesco II, si occupò della sua educazione, prestando particolare attenzione alla scienza militare e politica. Soffriva di alcuni attacchi di epilessia che, ad ogni modo, non gli preclusero la carriera militare che intraprese con successo, raggiungendo il grado di Feldmaresciallo[1].
Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena sposò a Praga il 28 maggio 1820 la principessa Maria Elisabetta di Savoia-Carignano, figlia del principe Carlo Emanuele di Savoia-Carignano e sorella del futuro re di Sardegna Carlo Alberto, nonché zia del futuro primo re d'Italia Vittorio Emanuele II di Savoia. Ebbero otto figli.
Nel 1818 succedette al fratello Antonio Vittorio come viceré del Regno Lombardo-Veneto. La posizione raggiunta era meramente rappresentativa e comportava di per sé poche responsabilità amministrative, ma permise a Ranieri e alla moglie di essere a capo della vivace corte austriaca a Milano. All'inizio del suo regno trovò un paese che si trovava economicamente molto sviluppato. Ranieri era un appassionato di botanica tanto che, nella sua residenza estiva di Monza (il Palazzo Asburgico del 1780, oggi noto come Villa Reale), creò un giardino botanico. Durante la sua permanenza nella capitale lombarda, nel 1840 inaugurò la ferrovia Milano-Monza, prima del nord Italia, e nel 1846 la stazione di Milano Porta Tosa.
Il 18 gennaio 1848 lasciò Milano per Verona con il governatore Johann Baptist Spaur per essere meno lontano da Vienna e poter meglio comunicare con il governo. Alla vigilia delle Cinque giornate, il 17 marzo 1848, si spostò nel Tirolo tedesco. Nel maggio di quello stesso anno l'arciduca venne sostituito alla guida del Lombardo-Veneto dal feldmaresciallo Radetzky, che agì come governatore militare.
Morì a Bolzano il 16 gennaio 1853, all'età di 70 anni. La moglie lo seguirà tre anni dopo. Vennero entrambi sepolti nel duomo di Bolzano. Tutti i suoi figli, ad eccezione della principessa Adelaide sepolta a Torino nella basilica di Superga e dell'ultimo nato Massimiliano Carlo, morto all'età di 9 anni nel 1839 e sepolto a Milano nella cripta della chiesa di San Fedele, vennero invece seppelliti nella Cripta Imperiale di Vienna.
Ranieri Giuseppe e la principessa Maria Elisabetta di Savoia-Carignano ebbero otto figli:
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