Il Generale viene eletto a vita dalla Congregazione generale dell'ordine, composta dai superiori provinciali e da due religiosi professi per ogni provincia.
Murmuratio
I quattro giorni che precedono l'elezione vengono definiti murmuratio. In questo periodo di tempo, gli elettori svolgono delle consultazioni informali tra gli stessi volte a discernere chi possa essere il futuro Preposito. La murmuratio è scandita anche dalla preghiera personale.[4]
La comunicazione
Dato il legame speciale che lega i Gesuiti al Papa (essi infatti fanno un quarto voto speciale di obbedienza diretta al Sommo Pontefice) una volta eletto il nuovo preposito generale, dopo il suono della campana nella Curia generalizia di Borgo Santo Spirito a Roma, il Papa viene immediatamente informato.[4] Così, ad esempio, è avvenuta l'elezione di Arturo Sosa Abascal.[3]
Il moderatore è nominato a vita; tuttavia ciò non toglie allo stesso la possibilità di dimettersi.[4]
Di recente è stato discussa la possibilità di modificare le costituzioni della Compagnia, introducendo, per la durata del mandato conferito al preposito, un limite temporale, come avviene per molte altre Congregazioni religiose. Nella Chiesa cattolica, ad esempio, molti sono gli incarichi per i quali è previsto il limite dei 75 anni.
A proposito di tale modifica, tuttavia, Benedetto XVI ha dato parere negativo.