Ponte di Legno
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ponte di Legno (AFI: /ˈponte di ˈleɲɲo/[4], Pont de Lègn o Put de Lègn in dialetto camuno) è un comune italiano di 1.755 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia. Situato all'estremità settentrionale della Val Camonica, è collegato tramite il Passo di Gavia alla provincia di Sondrio e tramite il Passo del Tonale con la provincia di Trento. L'abitato principale è situato ad un'altitudine di 1260 metri sul livello del mare.
Ponte di Legno comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Ivan Faustinelli (lista civica) dall'11-6-2018 (2º mandato dal 15-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 46°15′34″N 10°30′34″E |
Altitudine | 1 260 m s.l.m. |
Superficie | 100,43 km² |
Abitanti | 1 755[1] (31-10-2023) |
Densità | 17,47 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Edolo, Peio (TN), Saviore dell'Adamello, Sondalo (SO), Spiazzo (TN), Temù, Valfurva (SO), Vermiglio (TN), Vezza d'Oglio, Vione. |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25056 |
Prefisso | 0364 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017148 |
Cod. catastale | G844 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 007 GG[3] |
Nome abitanti | dalignesi |
Patrono | santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ponte di Legno nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
Si trova completamente immerso in un'ampia conca, tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, all'estremità settentrionale della Val Camonica (di cui rappresenta l'ultimo e, per estensione territoriale, il più grande comune), tra le Alpi dell'Ortles a nord (gruppo Sobretta-Gavia a nord-ovest e gruppo Ortles-Cevedale (Corno dei Tre Signori e Monte Confinale) a nord e le Alpi dell'Adamello e della Presanella a sud (gruppo Adamello-Presanella, gruppo del Castellaccio, sottogruppo dell'Adamello, costituito dall'omonimo monte, dal Corno di Lago Scuro, dalla Cima Payer e dalla Cima Venezia), confinando a nord con la provincia di Sondrio (con cui è collegata tramite il passo Gavia) e a est con quella di Trento (con cui è collegata tramite il passo del Tonale).
Convergono verso il paese quattro valli: due da nord (Valle delle Messi e Valle di Viso) e due da sud (Val Sozzine e Val Bione). È inoltre il punto geografico dove il torrente Narcanello, che scende dal ghiacciaio del Pisgana, ed il torrente Frigidolfo, proveniente da Val Malza e dal Lago Nero, confluiscono dando vita all'Oglio, importante fiume immissario del lago d'Iseo e uno degli affluenti principali del Po.
È il comune più a nord della provincia di Brescia ed è il secondo più popoloso dell'Alta Valle Camonica dopo Edolo. La frazione di Poia (1 210 m s.l.m.), ormai inglobata nell'abitato principale, ne costituisce la propaggine occidentale. Le frazioni di Zoanno (1 345 m) e Precasaglio (1 395 m) si trovano verso nord in direzione del passo del Gavia. La frazione di Pezzo (1 565 m) rappresenta il paese abitato tutto l'anno posto alla maggiore altitudine dell'intera provincia di Brescia. Dal centro dell'abitato è possibile ammirare in direzione sud-est proprio il gruppo del Castellaccio.
Il clima di Ponte di Legno è di tipo nettamente alpino caratterizzato da lunghi inverni molto rigidi e nevosi e da brevi e fresche estati.
La temperatura minima registrata è di -31,5 °C, mentre d'estate la media minima è di +5 °C e la media massima è intorno a +19 °C.
Nel 774 d.C., nel documento di donazione della Valle Camonica da parte di Carlo Magno al monastero di San Martino di Tours (Abbazia di Marmoutier), la parte più settentrionale della vallata, al confine con Trentino, è denominata Dalanias:
«Donamus etiam ad prefatum sanctum locum vallem illam que vocatur Camonia cum salto Candino vel usque in 'Dalanias' cum montibus et alpibus a fine Treentina qui vocatur Thonale usque in finem Brixamcinse seu giro Bergamasci»
In epoca medievale e moderna il nome diviene Daligno o Dalegno. In età veneziana (1428-1797) una delle divisioni amministrative della Valle Camonica era composta dalle due comunità non confinanti di Borno e Dalegno.
Attorno all'anno Mille, la chiesa matrice della comunità di Dalegno, quella di San Martino di Villa Dalegno, ottiene la facoltà di avere una fonte battesimale, senza dover rifarsi a quella della pieve di Edolo.[5]
Nel 1158 il vescovo di Brescia Raimondo: in specifico, in riguardo a ogni onore, distretto e castellanza di Dalegno e di ogni diritto di imporre la decima, quale esiste adesso ed esisterà nel tempo a venire, che nel territorio di Delegno e nelle sue pertinenze (…) e inoltre dell'onore e del distretto che il vescovo ha in Cimbergo vengano investiti Pietro e Laffranco Martinengo.[6]
Il 18 gennaio 1350 il vescovo di Brescia Bernardo Tricardo investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Dalegno la comunità e gli uomini di Dalegno.[7]
Alla pace di Breno del 31 dicembre 1398 i rappresentanti della comunità di Dalegno, Giacomo di Faustino Favalino e il notaio Antonio Pedercino di Davena, si schierarono sulla sponda ghibellina.[8]
Il 9 aprile 1411 Giovanni Federici viene nominato da Giovanni Maria Visconti di Milano conte della Contea di Edolo e Dalegno.[9]
Con la pace di Lodi del 1454, tutta la Valle Camonica passò sotto la Serenissima Repubblica Veneta. All'interno della Serenissima ci fu un relativamente lungo periodo di tranquillità e di pace durata fino alla caduta della Repubblica nel 1797. La politica della Serenissima era di rispettare gli usi e le consuetudini, nonché alcuni regolamenti e leggi locali. Fu sotto la dominazione della Serenissima che, nello stemma di Ponte di Legno fu inserito il Leone di San Marco, simbolo della Repubblica.
Nel XVII secolo l'erudito padre Gregorio Brunelli riporta che gli abitanti migravano d'ottobre sino a maggio nel bresciano, nel cremonese e nello stato di Milano a portar le pecore.[10]
Nel 1624 si effettua la separazione di Dalegno tra le terre di fuori (Temù, Villa, Pontagna, Lecanù) e le terre di dentro (Ponte, Poia, Zoanno, Precasaglio e Pezzo).
Il 1911 è l'anno di fondazione dello Ski Club Ponte di Legno, uno dei primi d'Italia, mentre l'anno successivo Ponte di Legno è nominata dal Touring Club Italiano prima stazione italiana di turismo e sports invernali.
Per quanto riguarda la storia del XX secolo, Ponte di Legno ha conosciuto direttamente le due guerre mondiali, in particolare la prima, essendo un avamposto importante dell'Italia di fronte all'Impero austro-ungarico.
Il 27 settembre 1917 Ponte di Legno, già evacuata, venne bombardata per rappresaglia dai cannoni austriaci. Dopo la fine delle ostilità si decise di avviare il piano di ricostruzione che terminò ufficialmente il 3 settembre 1922 alla presenza in paese del re Vittorio Emanuele III.
Il comune è spesso punto di passaggio importante per i ciclisti del Giro d'Italia che, scesi dal Tonale, imboccano la strada statale del Gavia salendo fino al passo omonimo (2621 m) per scendere in Valfurva.
Il 28 ottobre 2012 è stata sottoposta a referendum la proposta di fusione fra i comuni di Ponte di Legno e Temù che non è passata[11].
«D'oro, al ponte di legno al naturale, movente dalla punta dello scudo. Capo d'azzurro, al leone di San Marco, non diademato, d'oro, posto sopra la partizione. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Le chiese di Ponte di Legno sono:[12]
Con i suoi 100 km² Ponte di Legno è il secondo comune più vasto della provincia di Brescia dopo Bagolino.
Abitanti censiti[14]
Al 1º gennaio 2019 gli stranieri residenti nel comune di Ponte di Legno sono 75 e costituiscono il 4,3% della popolazione totale. La comunità più consistente è quella albanese che conta 36 persone[15].
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre volte indicanti tratti caratteristici di una comunità.
Madunìnì.
Il comune di Ponte di Legno presenta diverse frazioni e località:
Il comune di Ponte di Legno offre molte attrattive sia per la stagione estiva sia per quella invernale.
La possibilità di svolgere numerose attività immersi nella natura, come gite all'aria aperta, escursioni in mountain bike, arrampicate su roccia e traversate sui ghiacciai è garantita in tutte le stagioni dell'anno. Sagre gastronomiche goderecce accompagnano il finire dell'estate nel mese di settembre.
La strada statale 42 del Tonale e della Mendola collega la Val Camonica con la città di Bergamo e prosegue in Val di Sole e nella Val di Non in direzione Bolzano.La strada provinciale 300 di Gavia collega Ponte di Legno con il comune di Santa Caterina di Valfurva in Valtellina.
Ponte di Legno fa parte del comprensorio sciistico Adamello Ski. I numerosi impianti sono attivi durante la stagione estiva (giugno-agosto) e in quella invernale (dicembre-marzo). Una cabinovia inaugurata il 2 dicembre 2006 collega in meno di 15 minuti Ponte di Legno con il Passo del Tonale.
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995):
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 11 febbraio 1997 | Andrea Bulferetti | PPI | Sindaco | [17] |
11 febbraio 1997 | 28 aprile 1997 | Sandro Faustinelli | PDS | Vicesindaco f.f. | |
28 aprile 1997 | 1º dicembre 1998 | Andrea Bulferetti | PPI | Sindaco | [18] |
1º dicembre 1998 | 14 giugno 1999 | Paola Fico | Commissario | ||
14 giugno 1999 | 5 febbraio 2003 | Mario Toselli | Casa delle Libertà | Sindaco | [17] |
5 febbraio 2003 | 27 maggio 2003 | Paola Fico | Commissario | ||
27 maggio 2003 | 27 maggio 2013 | Mario Giuseppe Bezzi | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
27 maggio 2013 | 11 giugno 2018 | Aurelia Sandrini | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
11 giugno 2018 | in carica | Ivan Faustinelli | lista civica di centro-sinistra | Sindaco |
Ponte di Legno fa parte dell'Unione Comuni dell'Alta Valle Camonica, assieme ai comuni di Temù, Vione, Vezza d'Oglio, Incudine e Monno.
L'unione di comuni, che ha sede a Ponte di Legno, è stata creata il 30 ottobre 2000, ed ha una superficie di circa 284,10 km².[19]
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