Peio
comune italiano, in provincia autonoma di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
comune italiano, in provincia autonoma di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Peio (IPA: /ˈpɛjo/,[4] Péi, Pièi, o Pèi in solandro[5][6]), anche noto come Pejo[7], è un comune italiano sparso di 1 835 abitanti della provincia autonoma di Trento, sito nell'omonima valle e noto per le sue sorgenti di acqua ferruginosa e per le sue terme. È uno dei comuni più estesi del Trentino, con ben 162,33 km²[8] di territorio, e la sede comunale è Cogolo.
Peio comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Alberto Pretti (lista civica) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 46°21′19″N 10°41′21″E |
Altitudine | 1 585 m s.l.m. |
Superficie | 162,33 km² |
Abitanti | 1 835[1] (31-10-2021) |
Densità | 11,3 ab./km² |
Frazioni | Cogolo (sede comunale), Celentino, Celledizzo, Comasine, Peio
Località: Peio Fonti, Strombiano |
Comuni confinanti | Martello (BZ), Ossana, Pellizzano, Ponte di Legno (BS), Rabbi, Valfurva (SO), Vermiglio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38024 |
Prefisso | 0463 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022136 |
Cod. catastale | G419 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 221 GG[3] |
Nome abitanti | pegaési |
Cartografia | |
Posizione del comune di Peio nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Il comune nacque nel 1928 in seguito all'accorpamento dei cinque comuni precedentemente presenti in valle: Celledizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio. Il capoluogo comunale divenne Cogolo, mentre l'abitato di Peio, per una migliore e rapida distinzione, è normalmente identificato come Peio Paese. Tale provvedimento fu ratificato con il Regio Decreto 28 giugno 1928, n. 1686: Riunione dei comuni di Celadizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio in un unico Comune denominato «Peio» con capoluogo a Cogolo.[9]
Lo stemma è stato adottato con D.G.P. del 12 dicembre 1982 n. 16159/2-B.[10]
«Colonna-piedistallo di color oro von ombreggiatura in rosso, sormontato in alto da capitello dorico di argento tratteggiato nero; doppia vasca per raccolta acqua di colore oro tratteggiato nero con ai lati due cascatelle d'acqua azzurra cadenti dalle due vasche e al centro una cascatella che sfiora dalla vasca superiore.[11]»
Il gonfalone è stato adottao con D.G.P. del 18 gennaio 1985 n. 242.[12]
«Drappo: di seta rettangolare terminante a tre punte, frangiato d'argento, suddiviso in due bande verticali di cui quelle a destra di colore azzurro, quella a sinistra di colore giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione su svolazzo pergamenato di colore rosa "De admirando dei Dono", inserita fra i rami fruttati di quercia e alloro. Nella parte superiore della corona civica l'iscrizione "Comune di Pejo". L'asta verticale sarà ricoperta da velluto azzurro con bulette argentate poste a spirale. Cravatta e nastri dai colori nazionali, frangiato d'argento.»
Abitanti censiti[13]
Grazie alle peculiarità dell'ambiente, delle strutture storiche e delle tradizioni e al lavoro di ricerca etnografica svolto dall'Associazione L.I.N.U.M. (Lavorare Insieme per Narrare gli Usi della Montagna), nell'anno 2002, la Provincia di Trento ha riconosciuto al territorio del Comune di Peio lo status di Ecomuseo. La denominazione ufficiale scelta è stata: Ecomuseo della Val di Peio "Piccolo Mondo Alpino". Nel 2003 è stato creato un museo riguardante la prima guerra mondiale, svoltasi anche su queste montagne. Tale museo contiene sia reperti riguardanti il campo di battaglia, sia oggetti di uso quotidiano, e inoltre documenti, mappe, videodocumentari ed un archivio fotografico.
Peio è un importante centro turistico che offre nei mesi estivi la possibilità di effettuare escursioni nel Parco nazionale dello Stelvio, mentre in quelli invernali la possibilità di praticare lo sci alpino, lo sci nordico ed il pattinaggio su ghiaccio. Sul territorio comunale sono presenti come punti di appoggio i rifugi Vioz e Larcher.
La Val di Peio è percorsa dalla Strada Provinciale 87, che ha origine nei pressi di Fucine dalla SS 42 del Tonale e che termina a Peio Paese dopo aver attraversato direttamente o con varie diramazioni (SP 87dir) tutte le frazioni.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
14 giugno 1985 | 21 marzo 1990 | Silvio Bolis | Indipendente | Sindaco | |
5 giugno 1990 | 5 giugno 1995 | Paolo Frenguelli | DC | Sindaco | |
5 giugno 1995 | 15 maggio 2000 | Paolo Frenguelli | lista civica | Sindaco | |
15 maggio 2000 | 10 febbraio 2006 | Alberto Rigo | lista civica | Sindaco | |
29 maggio 2006 | 22 settembre 2020 | Angelo Dalpez | lista civica | Sindaco | |
22 settembre 2020 | in carica | Alberto Pretti | lista civica | Sindaco |
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Celledizzo, Celentino, Cogolo e Comasine.[14]
In realtà, come visto precedentemente, non si è trattato di accorpamento, ma di riunione di tutti e cinque i comuni. Data l'omonimia fra il nuovo comune ed uno di quelli soppressi, a livello Istat il provvedimento è stato però trattato come un'aggregazione.
In Val di Peio, sono state ospitate svariate volte squadre di calcio professionistiche per i ritiri estivi tra cui ricordiamo il Chievo Verona, il Brescia, il Panathinaikos, la Torres e più recentemente le formazioni giovanili del Bayern Monaco e del Napoli. Dall'estate 2016 a quella 2018 è sede del ritiro del Cagliari Calcio. Nel 2022 è sede del ritiro del Parma Calcio.
Peio ha ospitato l'arrivo di due tappe del Giro d'Italia:
La frazione di Cogolo è un capolinea della ciclopista della Val di Sole.
Il territorio offre varie possibilità di escursioni alpinistiche, in particolare la salita al Monte Vioz e alla Punta Taviela.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.