Parco Bosco dei Ronchi e Parco ex-ILA
aree verdi nel comune italiano di Legnano (MI) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Parco Bosco dei Ronchi e il Parco ex-ILA sono due aree verdi urbane di Legnano, comune della città metropolitana di Milano, in Lombardia, che costituiscono un'unica area protetta comunale[1]. I due parchi non sono adiacenti ma sono situati a breve distanza[2].
Parco Bosco dei Ronchi e Parco ex-ILA | |
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Filare di faggi nel Parco ex-ILA | |
Tipo di area | Parco urbano |
Codice EUAP | non attribuita |
Stati | Italia |
Regioni | Lombardia |
Province | Milano |
Comuni | Legnano |
Superficie a terra | 26 ha |
Provvedimenti istitutivi | Delibera di Consiglio comunale n° 62 del 12 marzo 1992 |
Gestore | Comune di Legnano |
Mappa di localizzazione | |
Il Parco Bosco dei Ronchi deve il suo nome a un pianalto morenico formato con il passare dei secoli dal fiume Olona; tale deposito geologico naturale è chiamato dai legnanesi con l'appellativo di "ronco"[3]. In origine, all'altezza del Parco Bosco dei Ronchi, l'Olona formava un'ansa verso sinistra che portò all'accumulo di detriti e alla nascita del pianalto[3].
Già in epoca preistorica la zona del Bosco dei Ronchi era particolarmente adatta all'insediamento umano: grazie alla sua conformazione, proteggeva i suoi abitanti dai freddi venti provenienti da nord senza impedire ai raggi del Sole di illuminare e scaldare l'area[3]. Per tale motivo, questi pendii erano anche adatti alla coltivazione della vite, coltura che caratterizzò il paesaggio legnanese per secoli[3]. La produzione vinicola scomparve poi all'inizio del Novecento a causa di una malattia che falcidiò la pianta della vite[3][4].
Sempre per i sopramenzionati motivi climatici, nell'area del Bosco dei Ronchi, dal 1937 al 1938, venne costruita la colonia elioterapica di Legnano, in origine realizzata per curare il rachitismo infantile e in seguito diventata sede della Croce Bianca locale e del centro psico-sociale dell'ospedale civile di Legnano[5]. Progettata dallo studio di architettura BBPR, l'ex-colonia elioterapica di Legnano è uno degli esempi più importanti del razionalismo italiano[6].
In origine il Parco ex-ILA era di proprietà dell'"Istituto Legnanese di Assistenza" (I.L.A.), ovvero dell'ente locale che si prendeva carico dei malati di tubercolosi, da cui il nome dell'area verde[7]. Il sanatorio regina Elena, struttura sanitaria inaugurata nel 1923 per la cura della tubercolosi di cui il Parco ex-ILA costituisce l'area verde, venne costruito nei pressi dei Colli di Sant'Erasmo, ovvero di una zona che è adatta a tale scopo grazie alla sua maggiore elevazione altimetrica rispetto alle aree circostanti: l'altitudine garantisce infatti un'aria salubre, un'ottimale esposizione al sole e la protezione dai venti, in quest'ultimo caso anche per via della conformazione particolare della zona[7]. Fino al Novecento in questa zona vi si produceva il pregiato vino dei Colli di Sant'Erasmo[8].
Nel 1981 l'I.L.A. cedette il parco e l'ex-sanatorio regina Elena alla Regione Lombardia[7]. La proprietà dell'ex sanatorio e del parco passò poi al comune di Legnano[7]. La struttura è stata poi destinata a centro socio-educativo per disabili e sede di alcune associazioni di volontariato nonché di parte degli uffici della ASL locale[7]. Compresi tra i confini del parco sono situati molti edifici di stile Liberty e di pregio architettonico che risalgono agli anni venti e che facevano parte della struttura un tempo destinata a sanatorio[7].
Il Parco ex-ILA e il Parco Bosco dei Ronchi fanno parte di un'unica area protetta urbana istituita con delibera di Consiglio comunale nº 62 del 12 marzo 1992[1][9].
Il Parco Bosco dei Ronchi si estende interamente all'interno dei confini cittadini e non è racchiuso da nessuna recinzione; ciò permette il libero accesso da parte della cittadinanza.
I confini del Parco ex-ILA sono invece delimitati da una cinta che racchiude l'intero perimetro. L'accesso del Parco ex-ILA, in via Colli di Sant'Erasmo, un tempo era consentito solo alle associazioni presenti al suo interno oppure durante eventi particolari, ma dal 2016 la fruizione dell'area verde è diventata pubblica, con il parco che viene aperto alla cittadinanza ogni fine settimana[10].
La superficie del Parco ex-ILA misura 80.000 m²[7], mentre con quella del Parco Bosco dei Ronchi la superficie totale dell'area protetta raggiunge i 260.000 m²[9].
Il parco è a tutti gli effetti un giardino botanico e conta numerose specie vegetali al suo interno, con alberi alti fino a 30-40 metri e con la presenza di circa 800 specie arboree[7].
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