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genere di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pachylaena D.Don ex Hook. & Arn., 1835 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Pachylaena | |
---|---|
Pachylaena atriplicifolia | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Mutisioideae |
Tribù | Mutisieae |
Sottotribù | Mutisiinae |
Genere | Pachylaena D.Don ex Hook. & Arn., 1835 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Mutisieae |
Genere | Pachylaena D.Don ex Hook. & Arn. |
Sinonimi | |
Chionoptera DC. | |
Specie | |
|
Le specie di questa voce sono piante annuali o perenni con portamenti erbacei o subarbustivi. Queste piante sono inoltre prostrate e rizomatose.[3][4][5][6][7]
In genere sono presenti sia foglie basali che cauline. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato. Quelle basali spesso formano delle rosette (disposizione rosulata). La forma delle lamine è semplice e spatolata con apici rotondi o ottusi. La consistenza è carnosa. I bordi possono essere finemente o grossolanamente (spesso irregolarmente) denticolati.
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali solitari sessili o subsessili. I capolini sono largamente radiati e sono formati da un involucro a forma da ampiamente campanulata a emisferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi (più o meno): tubulosi e ligulati. Le brattee, simili a foglie, disposte su 3 - 4 serie in modo embricato sono di vario tipo e consistenza. Il ricettacolo, a forma da piatta a concava e da alveolato a reticolato, è nudo (senza pagliette).
I fiori (eteromorfici) sia quelli tubulosi che ligulati sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi o zigomorfi e fertili. In genere i fiori del raggio (quelli periferici) sono femminili. I fiori del disco (quelli centrali), sono ermafroditi.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è cilindrica con alcune coste longitudinali. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie è setolosa o glabra. Il carpopodium è assente, oppure ha delle forme anulari. Il pappo, formato da 2 - 3 serie di setole ampie e piatte alla base, piumose all'apice, è direttamente inserito nel pericarpo o connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Le specie di questo genere si trovano in Argentina e Cile.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7]
La sottofamiglia Mutisioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione "basale" (si è evoluta precocemente rispetto al resto della famiglia) ed è molto vicina alla sottofamiglia Stifftioideae. La tribù Mutisieae con la tribù Nassauvieae formano due "gruppi fratelli" ed entrambe rappresentano il "core" della sottofamiglia.
Il genere Pachylaena è descritto all'interno della tribù Mutisieae (sottotribù Mutisiinae), raggruppamento che la classificazione tradizionale collocava all'interno della sottofamiglia Cichorioideae e che la moderna classificazione filogenetica ha ricollocato, ridisegnandone i confini, all'interno della sottofamiglia Mutisioideae.[6][7]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[7]
Comprende le seguenti 2 specie:[2][12]
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