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conte di Savoia, marchese di Torino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Oddone di Savoia (1010/1020 – Torino, 19 gennaio 1057) fu marchese di Torino e conte di Savoia dal 1046, oltre che conte d'Aosta e Moriana a seguito della morte del fratello Amedeo I nel 1051. Fu il capostipite dei Savoia in Italia[1].
Oddone di Savoia | |
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Marchese di Torino | |
In carica | 1046 – 1057 |
Predecessore | Enrico del Monferrato |
Successore | Pietro I |
Conte d'Aosta e di Moriana | |
In carica | 1051 – 1057 |
Predecessore | Amedeo I |
Successore | Pietro I |
Altri titoli | Marchese di Torino |
Nascita | 1010/1020 |
Morte | Torino, 19 gennaio 1057 |
Sepoltura | Duomo di Torino |
Casa reale | Savoia |
Padre | Umberto I Biancamano |
Madre | Ancilia d'Aosta |
Consorte | Adelaide di Susa |
Figli | Pietro Amedeo Berta Adelaide Oddone |
Oddone era il figlio quartogenito del Conte di Moriana e del Chiablese, Umberto I Biancamano e di Ancilia o Ancilla d'Aosta, come ci viene confermato dal documento n° XXVII de Il conte Umberto I (Biancamano) e il re Ardoino: ricerche e documenti[2].
Umberto I Biancamano, secondo la cronaca di Giovanni d'Orville soprannominato Cabaret, era figlio di un certo Beroldo di Sassonia, nipote di Ottone II di Sassonia, quindi il bisnonno di Biancamano altri non era che l'imperatore Ottone I. La madre era Caterina di Schiren o di Baviera.
Di Ancilia d'Aosta non si conoscono esattamente gli ascendenti, ma sussistono diverse teorie:
Si hanno scarsissime notizie di lui, e anche le date di nascita (o 1010, o 1020) e di morte (o 1056, o 1060) sono incerte.
Oddone compare citato assieme al padre Umberto, i fratelli, la moglie Adelaide, i propri figli, in alcuni documenti:
Alla morte del padre, Umberto, tra il 1047 ed il 1048, suo fratello Amedeo, il primogenito, gli succedette in tutti i suoi titoli[12].
Dopo la morte del fratello, Amedeo, avvenuta dopo il 12 dicembre 1051[13], inumato, secondo lo storico Samuel Guichenon, nel suo Histoire généalogique de la royale maison de Savoie nella cattedrale di San Giovanni di Moriana[14], siccome il figlio primogenito, Umberto, gli era premorto ed il secondogenito, Aimone era un ecclesiastico (forse, anche lui premorto al padre) i suoi titoli passarono a Oddone.
Il documento n° 3 del Petit cartulaire de l'abbaye de Saint-Sulpice en Bugey, ci conferma che una donazione ai canonici dell'abbazia fu fatta, nel mese di gennaio alla presenza di Oddone (Odonem, merchionem)[15].
Oddone, ereditati i domini in Savoia, li ampliò grazie al matrimonio con Adelaide, marchesa di Torino e di Susa, titolo che aveva ereditato dal padre Olderico Manfredi II. Questo matrimonio con Adelaide fu molto importante per i Savoia.
Fino a quel momento essi si erano impegnati ad espandersi soprattutto al di là delle Alpi ma ora iniziarono la loro opera di espansione in Italia. Oddone aggiunse ai possedimenti ereditati dal fratello la vasta marca di Torino, che comprendeva, oltre alla contea di Torino, anche le contee di Alba, di Albenga, di Asti e di Ventimiglia. Così l'unione tra Oddone e Adelaide fu particolarmente proficua: l'estensione dei loro domini, avendo stretto insieme le forze, era davvero ragguardevole dominando, nel complesso, territori aventi la dimensione di un regno anche se vari piccoli domini vi s'interponevano, e qui si incontrava un marchesato, qua un ducato, là una contea appartenenti a feudatari minori.
Oddone di Savoia morì giovane, probabilmente nel 1057, secondo il Regesta comitum Sabaudiae, morì a Torino il 19 gennaio (XIV Kal Feb depositio Dnis Oddonis Marchionis)[16] (invece, secondo lo storico C. W. Previté-Orton, nel suo The early history of the house of Savoy (1000-1233), morì il 21 maggio 1060[17]) e lasciò tutti i figli pressoché bambini affidati alla reggenza della moglie poco più che quarantenne; tutt'oggi la salma di Oddone riposa nella Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino. Adelaide di Torino, oltre che al marito, sopravvisse anche ai figli e mantenne di fatto il potere, reggente prima per i figli, Pietro e Amedeo, poi per il nipote, Umberto, fino alla morte, avvenuta nel 1091, 31 anni dopo quella del marito. Ricca e potente, aveva anche una grande attitudine a governare.
Oddone, nel 1046, aveva sposato Adelaide, marchesa di Torino e di Susa, come ci conferma Samuel Guichenon[18]; il matrimonio viene confermato anche dall'Annalista Saxo, quando parla della figlia Berta (Berta, filiam Ottonis marchionis de Italia et Adheleidis)[19]. Adelaide era al suo terzo matrimonio; in prime nozze aveva sposato, nel 1037, il duca di Svevia, Ermanno IV[18], al quale non aveva dato figli, il matrimonio viene confermato anche dal Herimanni Augiensis Chronicon (Hermannus quoque dux Alamanniæ marcham soceri sui Maginfredi in Italia ab imperatore accepit)[20]; rimasta vedova nel 1038, si era risposata, in seconde nozze, nel 1042 col marchese del Monferrato Enrico, matrimonio che viene confermato da una donazione a S. Antonino (Henricus marchio filius quondam Wilielmi similiter marchioni et Adalena comitissa jugales), come riporta Il conte Umberto I (Biancamano) e il re Ardoino : ricerche e documenti[21].
Assidua corrispondente di papi e letterati, Adelaide nei panni della suocera fece paura persino all'imperatore Enrico IV, minacciandolo di chiudergli il valico del Colle del Moncenisio se quello avesse ripudiata la moglie Berta, che ben poco aveva della grinta materna. Infatti quando l'imperatore aveva dovuto marciare verso Roma, era stato costretto a chiederle il passaggio attraverso le sue terre. Adelaide non glielo aveva negato: si era limitata a chiedere in compenso del favore, una provincia transalpina che andasse ad arricchire i suoi possedimenti.
Oddone dalla moglie Adelaide ebbe cinque figli[22][23]:
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