Mozzate
città italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
città italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Mozzate (Muzzaa in dialetto varesotto[4], AFI: /muˈtsaː/) è un comune italiano di 8 693 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Mozzate comune | |
---|---|
Città di Mozzate | |
Chiesa di Santa Maria Solaro | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Amministrazione | |
Sindaco | Clemente Ciccozzi (lista civica Passione civica Mozzate) dal 14-5-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 45°40′50.08″N 8°56′57.85″E |
Altitudine | 274-312 m s.l.m. |
Superficie | 10,68 km² |
Abitanti | 8 693[1] (31-8-2023) |
Densità | 813,95 ab./km² |
Frazioni | San Martino |
Comuni confinanti | Carbonate, Cislago (VA), Gorla Maggiore (VA), Gorla Minore (VA), Limido Comasco, Lurago Marinone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22076 |
Prefisso | 0331 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 013159 |
Cod. catastale | F788 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 219 GG[3] |
Nome abitanti | mozzatesi |
Patrono | sant'Alessandro[Quale?] |
Giorno festivo | seconda domenica di settembre |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di Mozzate nella provincia di Como | |
Sito istituzionale | |
Il territorio del Comune è percorso dai torrenti Bozzente e Gradeluso, che corrono rispettivamente a nord-est e a sud-ovest del paese. Affluenti del Bozzente sono alcune valli a carattere torrentizio: l'Antiga, che scorre nella Valle di Prei, il Lambarin e il Vaiadiga, che scorre nella Valle di Pirra. La presenza di questi corsi d'acqua ha segnato la storia del paese che ha subito diverse inondazioni. Il territorio comunale a sud-ovest (in direzione del pianalto dell'Olona) e a settentrione (in corrispondenza delle prime morene) era un tempo ricco di boschi e pinete. L'area boschiva superstite a nord di Mozzate è ora tutelata dal Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate. La frazione di Mozzate (san Martino) è caratterizzato da campagna e molto verde nella zona al confine con Limido comasco. A nord è visibile la catena montuosa del Monte Rosa mentre a est è visibile Como e la catena delle prealpi comasche. Caratterizzato da un clima temperato ad estate calda. Le temperature minime sono le più fresche della zona. Il record di giornata più fredda è stato registrato il 20 dicembre 2009, seguito da un abbondante nevicata.
Per alcuni Mozzàa è di tipo preromano, derivato dal celtico mota, indicante "altura", "collina"[5], da cui anche i termini in lombardo occidentale mòtta e mont[senza fonte]. Per altri è il termine proveniente dal nome personale Mozzo diffuso nel Medioevo[5]. La prima attestazione nella grafia Mozao appare in un documento pergamenaceo del 712, dove si legge che Liutprando, re dei Longobardi, concede al Monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia numerosi possedimenti, tra cui appunto Mozao[5].
Il territorio di Mozzate seguì con tutta probabilità le vicende della sua regione. Inserito nell'areale della cultura di Golasecca dovette avere già V secolo a.C. vantaggio di una rete di traffici gravitante attorno al nuovo centro proto-urbano di Medhelan, nome celtico di Milano. Gli stanziamenti degli Insubri occupavano anche il territorio di Mozzate e, a partire dal III secolo a.C., questo, subì un processo di integrazione con la presenza romana nella Pianura Padana. Da Mozatum, nome romano di Mozzate, passava la Via Mediolanum-Bilitio, che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Luganum (Lugano) passando da Varisium (Varese).
Con l'arrivo del Cristianesimo nelle campagne dell'Insubria a Mozzate vengono fondate cappelle rurali che denotano patroni militari quali San Martino di Tours e lo stesso sant'Alessandro[Quale?], titolare dell'attuale parrocchia, che farebbero supporre la presenza di un manipolo di soldati.
Giulini narra che nel 1160 Mozzate accolse alcuni soldati milanesi, sfollati per via dell'incendio che consentì a Federico Barbarossa d'impadronirsi della città ambrosiana.[5] Mozzate fu parte del Contado del Seprio fino alla sua caduta nel 1287. Alcuni anni prima, nel 1262, Mozzate fu centro di un fatto d'arme, durante il quale 300 balestrieri distrussero una torre.
Nel 1346 il "locho dea Mozà" è attestato tra le località che, all'interno della pieve di Appiano, hanno in carico la manutenzione della cosiddetta "strada da Bolà".[6]
Con la costituzione del Ducato di Milano nel 1395, Mozzate entra a fare parte di questo stato fino all'epoca Napoleonica.
La storia del Seicento e del Settecento mozzatese è legata alle vicende delle varie famiglie che vi esercitarono i propri diritti feudatali: dapprima i Maineri, poi i Luini, in seguito i Del Maino, quindi i De Riva, successivamente i Castiglioni, poi i Carcano e, più tardi, i Cornaggia Medici, i Carena, i Litta[5] Modigliani, i Giussani[5] e i Rabbolinis.
L'abitato, tutto compreso tra la sponda destra del Bozzente e la strada Varesina, si ampliava ben al di là del nucleo originario, fino a raggiungere dimensioni simili alle attuali.[5] Testimonianze di un passato caratterizzato da un continuo sviluppo, sono le due chiese di Sant'Alessandro e della Vergine Addolorata, quest'ultima nella frazione di San Martino, documentate entrambe a partire dal XIV secolo[senza fonte].
Nel 1751 la giurisdizione del comune di Mozzate si estendeva anche ai cassinaggi di Santa Maria, San Martino, Montina, Scina, Ronco Albino e Lazaretto.[6]
Mozzate sta sulla postale di Varese dove le ultime colline muoiono nella pianura milanese. A mezza via fra Saronno e Tradate, ha 15 mila pertiche di territorio, senz'altre acque che il Bozzente. Boschi al basso, grani o gelsi nella maggior parte, viti nella poca collina, sono lavorati attentamente dai suoi 2 000 abitanti.[7]
Al tempo della Lombardia austriaca Mozzate fu dapprima spostato in Provincia di Varese (1786) e poi in quella di Milano (1791).[8]
In seguito, il governo di Napoleone spostò Mozzate dapprima di nuovo sotto Varese (Dipartimento del Verbano) e poi, nel 1802, per la prima volta sotto la competenza territoriale di Como.[9] Nel contesto di ulteriori spostamenti, un decreto napoleonico datato 1807 sancì l'annessione, da parte di Mozzate, del territorio dei soppressi comuni di Carbonate, Limido e Locate.[9] Se l'aggregazione comunale fu abrogata con la Restaurazione,[10][11][12] la compartimentazione territoriale del Regno Lombardo-Veneto sancì una nuova inclusione di Mozzate nella provincia di Como.[13]
Nel 1928 Mozzate fu accorpato al comune di Seprio,[14] da cui poi si rese di nuovo autonomo nel 1953[15]: tale unione era peraltro largamente ispirata a quella analoga già avvenuta nel 1809.
Mozzate sta al primo posto per tasso di criminalità nella zona del comasco.[senza fonte]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 febbraio 1963.[16]
Il castello rappresenta quello presente nel Comune; nella fascia ondata si ricorda il corso del Bozzente, sulla cui riva destra sorge il paese; le tre api simboleggiano l'industria nata grazie alla laboriosità dei suoi abitanti.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
La chiesa parrocchiale di Mozzate[17] è dedicata a Sant'Alessandro Martire. A tre navate, con pianta a croce latina, non se ne conosce la data esatta di costruzione. Comunque si evince dal “Liber notitiae sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero che esisteva nel XIII secolo. Fu ampliata nel 1568 dal parroco Perego e consacrata da San Carlo il giorno 11 settembre 1581 come prova una pergamena autografa rinvenuta nell'Ottocento durante il rifacimento dell'altare, dove era stata murata insieme con alcune reliquie di Santi. La chiesa e il suo campanile sono di buone linee architettoniche: l'altare, risalente agli anni 1842-1844, con un bassorilievo scolpito da Antonio Galli, reca la scena del martirio di Sant'Alessandro.
Piazza Sant'Alessandro ospita anche la chiesa del Crocifisso (XVII secolo),[18] un piccolo oratorio[5].
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Solaro (XIV secolo) è un santuario dedicato alla Beata Vergine Addolorata[19]. Vi si conserva un quadro raffigurante il martirio di Sant'Alessandro, opera pregevole attribuita alla scuola di Gaudenzio Ferrari[5].
La chiesa di San Bartolomeo[20] fu eretta dai Maineri[21] negli anni compresi tra il 1385 ed il 1433 ed è ora in stile barocco[5]. Fu consacrata il 14 luglio 1642 dal vescovo di Bobbio Francesco Maria Abbiati. La cappella, all'epoca del cardinal Federico Borromeo, successo al cugino Carlo, fu trasformata in abbazia[5] e ne fu investito un Castiglioni. Per lungo tempo, la chiesa costituì una cappella gentilizia di Villa Castiglioni Cornaggia Medici.[22] L'ultimo superiore dell'abbazia prima della dismissione della stessa fu Carlo Verri[5]. La chiesa fu ristrutturata nel 1925, quando Maria Vittoria Cornaggia Medici di Merone, divenuta proprietaria della chiesa, commissionò un restauro che, per la facciata, si ispirò alla chiesetta di San Martino dall'Argine[5]. L'adiacente campanile venne invece conservato nella sua semplice struttura di stile lombardo. Sulla torre una campana[23].
La Villa Castiglioni Cornaggia Medici (XVIII secolo)[24][5][25], nel capoluogo, già dei Castiglioni, fu costruita a partire da una residenza della fine XVI secolo,[21] che a sua volta potrebbe aver costituito un ampliamento del castello di Mozzate[21].[26] La dimora tardocinquecentesca fu costruita a seguito di alcune dispute interne alla famiglia Castiglioni, al termine delle quali il ramo imparentato ai Monti rimase proprietario del castello che la stessa famiglia possedeva in località San Martino (oggi noto come Villa Giussani Merlini[27]).[21] Nel corso dei secoli fu ristrutturata in stile rococò[26].
Inserita in un giardino all'inglese,[21][26] la villa presenta un impianto a "U" aperta verso il cortile, sul quale si affaccia un porticato dotato da colonne binate.[21] Dei corpi di fabbrica che compongono tale impianto, l'ala ovest, più bassa rispetto alle altre, è probabilmente la porzione più recente.[21]
Villa Giussani Merlini (XVII secolo)[28][5], dimora signorile di architettura settecentesca, fu costruita a partire da un castello medievale della famiglia Castiglioni.[27]
Una torre, probabilmente posta in corrispondenza dell'attuale Villa Cornaggia Medici, fu distrutta nel 1262 dalla milizia torriana[34]
Abitanti censiti[35]
Secondo le statistiche ISTAT[36] al 1º gennaio 2016 la popolazione straniera residente nel comune era di 1 092 persone, pari al 12% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[36]
Il comune di Mozzate è storicamente suddiviso nei quattro rioni Bozzente, Torre, Mornera e Solaro che, con cadenza annuale, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono (prima o seconda domenica di settembre), si fronteggiano nel Palio dei Rioni di Mozzate.
Il palio di Mozzate vide la sua inaugurazione nel 1979 e la sua interruzione nel 1987 alla sua nona edizione. Nel 2009, dopo 21 anni di assenza venne ristabilito nella forma attuale che culmina nella domenica dedicata al Santo Patrono con la sfilata dei rioni per le strade del centro di Mozzate in cui ogni rione rappresenta personaggi e vicende tipiche del tema annuale scelto. Le edizioni del Palio dei Rioni successive alla pausa ventennale sono state vinte da: Mornera (2009), Solaro (2010-2017), Bozzente (2018-2024).
L'agricoltura era un tempo l'attività più redditizia di Mozzate, che aveva di conseguenza un assetto tipicamente rurale, caratterizzato nel centro storico dalle tipiche case a corte e da cascine nella campagna. Il rapido evolversi economico del Dopoguerra ha mutato la vecchia realtà: continuano ad operare alcune aziende agricole ma nel contempo si sono sviluppate decine di iniziative nel settore industriale ed artigianale, con l'impianto di imprese di medie o piccole dimensioni. Inoltre è stato quasi completamente abbattuto riconvertito il centro storico; si sono approntate aree industriali e piani di intervento in zone già agricole; sono cresciute le abitazioni, anche grazie alla realizzazione degli spazi destinati all'edilizia economico-popolare.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
15 aprile 2008 | 17 settembre 2012 | Luca Denis Bettoni | Lega Nord | Sindaco | [37] |
17 settembre 2012 | 26 maggio 2013 | Corrado Conforto Galli | commissario prefettizio | [37] | |
26 maggio 2013 | 10 giugno 2018 | Luigi Monza | lista civica di centrosinistra Un'altra Mozzate | Sindaco | [37] |
10 giugno 2018 | 14 maggio 2023 | Luigi Monza | lista civica di centrosinistra Un'altra Mozzate | Sindaco | [37] |
14 maggio 2023 | in carica | Clemente Ciccozzi | lista civica Passione civica Mozzate | Sindaco | [37] |
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.