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genere di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Mikania Willd., 1803 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Eupatorieae, sottotribù Mikaniinae). È anche l'unico genere della sottotribù Mikaniinae.[1]
Il nome del genere è stato dato dal botanico, farmacista e micologo tedesco Carl Ludwig Willdenow (Berlino, 22 agosto 1765 – Berlino, 10 luglio 1812), nella pubblicazione ”Species Plantarum. Editio Quarta. Berolini [Berlin]” del 1803[2], in onore di Josef Gottfried Mikan (1743-1814), professore all'Università di Praga[3]. La sottotribù è stata definita per la prima volta dai botanici Robert Merrill King (1930-2007) e Harold Ernest Robinson (1932-) nella pubblicazione “Phytologia; Designed to Expedite Botanical. 46(7): 447 (1980)” pubblicata a New York nel 1980.[4]
Normalmente le specie di questo genere hanno un habitus legnoso simile alla vite; in altri casi sono delle erbe (o arbusti) perenni, erette, poco ramificate e prive di rosetta basale. L'altezza di queste piante varia da 3 metri a 15 metri.[3][5][6]
Le foglie normalmente sono opposte o disposte a spirale; sono da sessili a lungamente picciolate. La lamina ha un contorno da lineare a ampiamente ovato (possono essere anche palmate a 3 -7 nervi), la base è strettamente cordata; la consistenza è membranosa o coriacea; i margini sono interi o dentati o ondulati. Le superfici sono glabre o pubescenti (a volte anche tomentose).
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali sia sui cauli principali che quelli laterali. Possono essere sia cimose che corimbose che tirsoidi con capolini sessili o pedicellati. I capolini sono formati da un sub-involucro cilindrico composto da 4 squame (o brattee) sub-uguali e persistenti nel cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi[7]. Le squame sono disposte su due serie (le due copie sono disposte in modo embricato). Il ricettacolo è piatto e privo di pagliette. Diametro dell'involucro: da 1 a 4 mm.
I fiori sono tetra-ciclici (con quattro verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo è composto da cinque elementi).[7] Sono inoltre actinomorfi e ermafroditi. I fiori per capolino sono 4.
Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
I sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
Le corolle hanno una forma ad imbuto o sono variamente campanulate; il colore è bianco oppure rosa. La superficie esterna può essere glabra oppure glandolosa; quella interna (in particolare nella gola o sui lobi) può essere papillosa. La forma dei lobi va da triangolare a strettamente oblunga.
L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[7] Le antere hanno un ampio collare e sporgono dalla gola della corolla. Le appendici apicali delle antere sono lunghe o più lunghe che larghe.
Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[7] La base dello stilo spesso è priva di un nodo evidente, è glabra e qualche volta è papillosa. I bracci dello stilo (gli stigmi) sono strettamente lineari e non sono ampi all'apice; possono inoltre essere poco o tanto papillosi. Le linee stigmatiche sono marginali.[9]
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio è prismatica con 4 – 10; la superficie è glabra o pubescente, a volte con ghiandole punteggiate. Il carpoforo ha una forma breve-cilindrica. Il pappo è composto da numerose (da 30 a 60) setole barbate, persistenti a forma capillare con celle apicali ottuse o acute e disposte su 1 - 2 serie.
Le specie di questo genere sono in prevalenza neotropicali e alcune sono pantropicali. La distribuzione quindi è prevalentemente in America (Centrale e Meridionale): zone temperato-umide e zone tropicali (bacino dell'Amazzonia). Meno di una decina sono distribuite nelle zone tropicali del Vecchio Mondo (Africa e Asia).[10]
La famiglia di appartenenza di questo genere (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[11] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[12]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Eupatorieae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Eupatorieae a sua volta è suddivisa in 17 sottotribù (Mikaniinae è una di queste).
Il genere si compone di circa 450 specie. I caratteri più distintivi di questo gruppo sono i capolini con quattro brattee involucrali e quattro fiori, la sporgenza degli stami dalle corolle. Da un punto di vista filogenetico il genere Mikania, nell'ambito della tribù delle Eupatorieae occupa una posizione abbastanza basale (più primitiva) e sembra essere abbastanza vicino alle specie del genere Piqueria, con le quali ha in comune il basso numero di fiori per capolino.[13]
Il numero cromosomico delle specie del genere varia da 2n = 32 fino a 2n = 108.[5]
L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[10]
Alcune specie di questo genere (Mikania micrantha) sono considerate invasive in quanto dotate di una crescita molto veloce (80 mm in 24 ore per una pianta giovane) e quindi capaci di sviluppare una considerevole biomassa in poco tempo soffocando persino alberi.[14]
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