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Massiccio montuoso delle Alpi Graie Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Massiccio del Gran Paradiso (Massif du Grand Paradis in francese) è un massiccio montuoso delle Alpi Graie, costituito dal Gran Paradiso e da ampia parte delle Alpi del Gran Paradiso[1], che si trova interamente in territorio italiano, a cavallo tra Valle d'Aosta e Piemonte, ad est delle Alpi della Grande Sassière e del Rutor, a sud-ovest della Catena Emilius-Tersiva. La sezione meridionale si estende sino in Piemonte fino a raggiungere il Colle del Nivolet.[2]
Massiccio del Gran Paradiso | |
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Visione d'insieme del massiccio dal versante nord. | |
Continente | Europa |
Stati | Italia |
Catena principale | Alpi del Gran Paradiso (nelle Alpi Graie) |
Cima più elevata | Gran Paradiso (4 061 m s.l.m.) |
Il toponimo "Gran Paradiso" deriva, per assonanza e via il francese Grand paradis, dal patois valdostano Granta Parei, che vuol dire grande parete. È la stessa etimologia della vicina Granta Parey.[3]
Il massiccio del Gran Paradiso è l'unico massiccio montuoso culminante a oltre 4000 metri interamente in territorio italiano. Dai suoi contrafforti discendono degli impervi valloni che originano cinque valli (Val di Cogne, Valsavarenche, Val di Rhêmes, Valle dell'Orco e Val Soana).
La fascia che va dai 3000 ai 4000 m è ammantata di candidi ghiacciai, più estesi sul lato valdostano. Si tratta di ghiacciai perenni ma relativamente recenti essendosi formati durante la "piccola glaciazione" del secolo XVII.
Dal Gran Paradiso, cima più alta (4.061 m), parte la dorsale che divide la val di Cogne dalla Valsavarenche la quale, scendendo verso Aosta, si impenna nelle due vette dell'Herbétet (3.778 m). e della Grivola (3.969 m).
Sul versante piemontese si stagliano verso il cielo il Ciarforon (3.642 m), la Tresenta (3.609 m), la Becca di Monciair (3.544 m). Queste montagne sono facilmente individuabili, da un occhio esperto, anche dalla pianura torinese. Il Ciarforon è una delle vette più singolari delle Alpi: sul versante aostano è ricoperto da un'enorme calotta ghiacciata; dal Piemonte appare come uno spoglio monte di forma trapezoidale.
La classificazione SOIUSA del Massiccio del Gran Paradiso è la seguente:
Seguendo le definizioni della SOIUSA, il massiccio del Gran Paradiso è un supergruppo alpino suddiviso in quattro gruppi ed otto sottogruppi[4]:
Il Gruppo Gran Paradiso-Roccia Viva si trova al centro del massiccio del Gran Paradiso. Il Gruppo Ciarforon-Punta Fourà si trova nella parte occidentale; il Gruppo Grivola-Gran Serra si colloca a nord e, infine, il Gruppo Sengie-Chardonney ad est.
I ghiacciai principali si trovano tutti sul versante nord-ovest (valdostano) del massiccio:
I valichi alpini principali che collegano le varie valli che si diramano dal massiccio sono:
Il massiccio è diventato nel XIX secolo terreno di caccia dei sovrani di Casa Savoia. In particolare Vittorio Emanuele II aveva costituito la Riserva Reale del Gran Paradiso. Da questa riserva di caccia ne è nato nel 1922 il Parco nazionale del Gran Paradiso. Il massiccio pertanto è compreso in grande parte all'interno del parco medesimo.
Per favorire l'ascensione ai monti del massiccio e l'escursionismo in alta quota il massiccio è dotato di alcuni rifugi alpini:
Il massiccio è attraversato dall'Alta via della Valle d'Aosta n. 2.
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