Lega Nord
partito politico italiano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Lega Nord?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
La Lega Nord, il cui nome ufficiale e completo è Lega Nord per l'Indipendenza della Padania,[52] è un partito politico italiano. Nacque tra il 1989 e il 1991 dalla federazione di sei movimenti regionalisti attivi nell'Italia settentrionale,[53][54] fu costituito con il nome di Lega Nord, quindi di Lega Nord Italia Federale nel febbraio 1995,[55] per adottare infine l'odierna denominazione nel febbraio 1997.[56] Sue diramazioni attive nel centro-sud Italia sono state dapprima la Lega Italia Federale, fondata nel maggio 1993, quindi il soggetto politico Noi con Salvini dal 2014 al 2018.
Umberto Bossi è stato fondatore della Lega Nord, segretario federale per oltre 20 anni e, dal 5 aprile 2012, presidente federale a vita.[2] A Bossi in segreteria subentrò Roberto Maroni, cui è succeduto, dal 15 dicembre 2013, Matteo Salvini. Dal 31 gennaio 2020 il Consiglio federale ha commissariato gli organi federali, il ruolo di segretario (commissario) è andato al deputato Igor Iezzi[57]. La Lega Nord è stata così sostituita dalla Lega per Salvini Premier (LSP), fino ad allora presente solo nell'Italia centro-meridionale e da quel momento attiva su tutto il territorio nazionale; essa è definita dallo statuto come «un movimento politico confederale costituito in forma di associazione non riconosciuta che ha per finalità la pacifica trasformazione dello Stato italiano in un moderno Stato federale attraverso metodi democratici ed elettorali» e che «promuove e sostiene la libertà e la sovranità dei popoli a livello europeo».[58]
Ancora esistente a livello giuridico, dal 2019 viene sostituito politicamente dalla Lega per Salvini Premier. Giornalisticamente e popolarmente la Lega Nord è talvolta chiamata "il Carroccio", un riferimento a una leggenda che coinvolse Alberto da Giussano durante la battaglia di Legnano.[59]